Assedio di Alessandria d'Egitto (30 a.C.)

Battaglia di Alessandria
parte della guerra civile romana (44-31 a.C.)
L'antica città di Alessandria d'Egitto
Data31 luglio - 1º agosto 30 a.C.
LuogoAlessandria d'Egitto
EsitoPrimo attacco: vittoria pirrica di Marco Antonio;
Secondo attacco: netta vittoria di Ottaviano
Schieramenti
Comandanti
Marco Antonio
Cleopatra
Ottaviano
Agrippa
Effettivi
28.000 legionari romani
6.000 egiziani
44.000 legionari romani
Perdite
12.00011.000
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L'assedio di Alessandria si risolse il 31 luglio 30 a.C. tra le forze di Ottaviano e quelle di Marco Antonio e Cleopatra nel corso della Guerra civile romana. Anche se molti uomini di Marco Antonio disertarono, Ottaviano riuscì solo faticosamente a vincere la battaglia. La diserzione proseguì e, all'inizio di agosto, Ottaviano fece un secondo vittorioso tentativo di invasione dell'Egitto.

Secondo attacco di Ottaviano[modifica | modifica wikitesto]

Ottaviano lanciò via terra il secondo assalto, simultaneamente da est e da ovest, conquistando la città dopo una breve lotta. Marco Antonio si suicidò in seguito alla diserzione della propria flotta, così come fece Cleopatra nove giorni dopo. Dopo aver fatto giustiziare Cesarione, il figlio di Cleopatra e Giulio Cesare, Ottaviano riconobbe l'importanza di possedere l'Egitto ed annesse il regno come nuova provincia romana. Dopo la conquista tutti gli ufficiali romani inviati in Egitto erano equites e nessun senatore poté visitare l'Egitto senza l'esplicita autorizzazione di Ottaviano.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mary Boatwright, Daniel Gargola, Richard Talbert, The Romans: From Village to Empire (New York: Oxford University Press, 2004)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]