Arcidiocesi di Cochabamba

Arcidiocesi di Cochabamba
Archidioecesis Cochabambensis
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Aiquile, Oruro
 
Arcivescovo metropolitaOscar Omar Aparicio Céspedes
AusiliariJuan Gómez[1],
Víctor Iván Vargas Galarza[2]
Arcivescovi emeritiTito Solari Capellari, S.D.B.
Presbiteri249, di cui 103 secolari e 146 regolari
6.583 battezzati per presbitero
Religiosi411 uomini, 670 donne
Diaconi36 permanenti
 
Abitanti1.999.540
Battezzati1.639.280 (82,0% del totale)
StatoBolivia
Superficie32.306 km²
Parrocchie74 (5 vicariati)
 
Erezione25 giugno 1847
Ritoromano
CattedraleSan Sebastiano
IndirizzoCasilla 129, Avda. Heroinas esquina Zenteno Anaya, Cochabamba, Bolivia
Sito webwww.iglesiacbba.org
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Bolivia
Vista di Cochabamba dalla statua del Cristo de la Concordia.

L'arcidiocesi di Cochabamba (in latino: Archidioecesis Cochabambensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Bolivia. Nel 2021 contava 1.639.280 battezzati su 1.999.540 abitanti. È retta dall'arcivescovo Oscar Omar Aparicio Céspedes.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende le seguenti province del dipartimento di Cochabamba in Bolivia: Arani, Esteban Arce, Arque, Ayopaya, Capinota, Cercado, Chapare, Germán Jordán, Punata, Quillacollo, Tapacarí, Bolívar e parte della provincia di Tiraque.

Sede arcivescovile è la città di Cochabamba, dove si trova la cattedrale di San Sebastiano. Nella stessa città sorge il santuario di Cristo de la Concordia.

Il territorio si estende su 32.306 km² ed è suddiviso in 74 parrocchie, raggruppate in 5 vicariati: Cochabamba, Ayopaya-Capinota, Sacaba-Chapare, Valle Alto e Valle Bajo.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Cochabamba, istituita nel 1975, comprende due suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Cochabamba fu eretta il 25 giugno 1847 con la bolla Ubique pateat di papa Pio IX, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di La Plata o Charcas (oggi arcidiocesi di Sucre) e dalla diocesi di Santa Cruz de la Sierra (oggi arcidiocesi).

L'11 dicembre 1961 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prelatura territoriale di Aiquile.

Il 30 luglio 1975 è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana mediante la bolla Quo gravius di papa Paolo VI.

Nel 1988 Cochabamba ricevette la visita di papa Giovanni Paolo II: a ricordo dell'avvenimento fu eretta la colossale statua del Cristo de la Concordia, una delle statue del Cristo più alte del mondo, che domina la città dalla cima del Cerro San Pedro.

A partire dalla seconda metà degli anni novanta, molti abitanti di Cochabamba sono emigrati a Bergamo, in cerca di occupazione. Questo flusso migratorio è favorito dall'intensa collaborazione tra la diocesi di Bergamo e l'arcidiocesi di Cochabamba.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • José María Yánez de Montenegro † (14 aprile 1848 - 24 novembre 1854 deceduto)
    • Sede vacante (1854-1857)
  • Rafael Salinas † (19 marzo 1857 - 25 agosto 1871 deceduto)
  • Francisco María Del Granado † (25 agosto 1871 succeduto - 25 settembre 1895 deceduto)
  • Jacinto Anaya † (10 settembre 1897 - 17 dicembre 1915 deceduto)
    • Sede vacante (1915-1918)
  • Luigi Francesco Pierini, O.F.M. † (20 febbraio 1918 - 31 ottobre 1923 nominato arcivescovo di La Plata o Charcas)
  • Abel Isidoro Antezana y Rojas, C.M.F. † (19 maggio 1924 - 13 novembre 1924 nominato vescovo di Oruro)
  • Julio Garret † (13 novembre 1924 - 28 dicembre 1929 dimesso)
  • Tomás Aspe, O.F.M. † (8 giugno 1931 - 21 novembre 1942 dimesso[3])
    • Sede vacante (1942-1951)
  • Juan Tarsicio Senner, O.F.M. † (26 ottobre 1951 - 19 agosto 1965 dimesso[4])
  • José Armando Gutiérrez Granier † (19 agosto 1965 - 21 luglio 1980 dimesso)
  • Gennaro Maria Prata Vuolo, S.D.B. † (21 novembre 1981 - 19 settembre 1987 dimesso)
  • René Fernández Apaza † (16 aprile 1988 - 8 luglio 1999 ritirato)
  • Tito Solari Capellari, S.D.B. (8 luglio 1999 succeduto - 24 settembre 2014 ritirato)
  • Oscar Omar Aparicio Céspedes, dal 24 settembre 2014

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 1.999.540 persone contava 1.639.280 battezzati, corrispondenti all'82,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 500.000 680.000 73,5 88 65 23 5.681 34 176 53
1965 435.300 460.860 94,5 143 48 95 3.044 159 367 49
1968 574.092 593.774 96,7 159 69 90 3.610 158 381 43
1976 660.000 677.146 97,5 145 55 90 4.551 170 298 54
1980 656.929 699.762 93,9 168 52 116 3.910 225 388 56
1990 856.900 905.270 94,7 182 52 130 4.708 1 258 433 60
1999 1.038.275 1.202.600 86,3 279 93 186 3.721 10 583 614 63
2000 1.057.637 1.230.259 86,0 277 93 184 3.818 11 500 622 66
2001 1.076.028 1.253.118 85,9 240 71 169 4.483 13 482 625 68
2002 1.077.308 1.267.422 85,0 238 78 160 4.526 17 443 632 72
2003 1.322.513 1.455.711 90,8 237 77 160 5.580 17 387 651 72
2004 1.325.861 1.455.711 91,1 240 80 160 5.524 16 406 661 72
2006 1.390.300 1.524.000 91,2 305 91 214 4.558 17 568 689 73
2013 1.593.000 1.732.000 92,0 316 96 220 5.041 32 561 706 73
2016 1.675.000 1.850.542 90,5 305 100 205 5.491 34 516 936 73
2019 1.582.274 1.929.602 82,0 289 96 193 5.474 34 444 670 74
2021 1.639.280 1.999.540 82,0 249 103 146 6.583 36 411 670 74

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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