Archivio nazionale cinema d'impresa

L'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa (CIAN)[1] viene istituito nel 2005 a Ivrea per conservare e diffondere[2] i documenti visivi realizzati in ambito d'impresa. L'Archivio fa parte del Centro Sperimentale di Cinematografia[3].

La sede[modifica | modifica wikitesto]

L'archivio ha sede nell'ex asilo olivettiano[4] progettato da Mario Ridolfi in collaborazione con Volfango Frankl.

I film d'impresa[modifica | modifica wikitesto]

L'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa conserva circa 82.000[5] rulli di film realizzati a partire dai primi anni del Novecento da imprese come italiane.[6] Aem Milano, Aurora Penne, Birra Peroni, Borsalino, Bosca, Breda, Edison, Fiat, Ferrovie dello Stato, Frama Film International, GFT, GTT, Innocenti, IREN, Istituto per il Commercio Estero, Italgas, Metropolitana Milanese, Montecatini, Montedison, Necchi, Nino Cerruti, Olivetti, Rancilio, Recchi, Menabrea, Venchi Unica, Veneranda Fabbrica del Duomo, enti di ricerca come l’Enea e l’Enea Antartide; case di produzione come Frama Film International-Victor J Tognola, Fargo Film, Documento Film, RPR, Buttafarro, Showbiz-Ranuccio Sodi, Film Master e Rectafilm, associazioni culturali Art Doc Festival, FEDIC e privati come Edoardo Fadini, Filippo Paolone, Agata Guttadauro, Arcangelo Mazzoleni, Andrea Berbacchi, Ranuccio Sodi, Antonio Canevarolo e Corrado Farina.[1]. Il cinema d'impresa[7] ha rappresentato dagli anni Trenta agli anni Ottanta un settore importante della politica aziendale e ha prodotto migliaia di documentari che oggi costituiscono un patrimonio prezioso per ricostruire la storia economica e sociale dell'Italia e più complessivamente la memoria del nostro tempo.

I film di famiglia, il cinema religioso, il cinema militante[modifica | modifica wikitesto]

Negli ultimi anni l’Archivio si è aperto a generi cinematografici poco o per nulla conosciuti come il cinema a tematica religiosa[8], con i film della Congregazione Salesiana, della Veneranda Fabbrica del Duomo, del Centro di Documentazione Ebraica di Milano, dell’Archivio Tavola Valdese e della Mediacor; il cinema sperimentale e militante, il cinema amatoriale[9] e il cinema di famiglia di cui conserva una delle più grandi collezioni nazionali: circa 10.000 film[10] che testimoniano l’evoluzione della società italiana da un punto di vista insolito.[5][11][12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Centro Sperimentale di Cinematografia - Archivio Nazionale Cinema d'Impresa (ANCI), su fondazionecsc.it. URL consultato il 19 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2014).
  2. ^ Archivio Nazionale Cinema d'Impresa, su YouTube. URL consultato il 9 settembre 2017 (archiviato il 31 maggio 2021).
  3. ^ Centro Sperimentale di Cinematografia - Homepage, su fondazionecsc.it. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  4. ^ scheda progetto - architetti, su architetti.san.beniculturali.it. URL consultato il 20 aprile 2021.
  5. ^ a b Archivio fotografico Cineteca Nazionale | CSC, su Centro Sperimentale di Cinematografia. URL consultato il 20 aprile 2021 (archiviato il 13 aprile 2021).
  6. ^ Scheda Partner - Imprese, su imprese.san.beniculturali.it. URL consultato il 19 novembre 2014 (archiviato il 29 novembre 2014).
  7. ^ Il cinema industriale, su progetto-cabiria.eu. URL consultato il 19 novembre 2014 (archiviato il 29 novembre 2014).
  8. ^ Ecco il film sui martiri giapponesi che ha anticipato Silence di Scorsese, su Famiglia Cristiana. URL consultato il 20 aprile 2021 (archiviato il 20 aprile 2021).
  9. ^ SemiColonWeb, FEDIC: una playlist con 72 anni di cinema indipendente, su news.cinecitta.com. URL consultato il 20 aprile 2021 (archiviato il 20 aprile 2021).
  10. ^ CSC - Archivio Nazionale Cinema Impresa, su Polo del '900. URL consultato il 20 aprile 2021 (archiviato il 20 aprile 2021).
  11. ^ CALL FOR ACTION | Mi Ricordo – Raccolta nazionale di film di famiglia – CDEC – Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, su cdec.it. URL consultato il 20 aprile 2021 (archiviato il 20 aprile 2021).
  12. ^ Anche con i film di famiglia si fa la storia, su riforma.it, 26 febbraio 2018. URL consultato il 20 aprile 2021 (archiviato il 20 aprile 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]