Antonio, guerriero di Dio

Antonio, guerriero di Dio
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2006
Durata110 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, biografico
RegiaAntonello Belluco
SoggettoAntonello Belluco, Giovanna Caico
SceneggiaturaAntonello Belluco, Giovanna Caico, Angelo Grasso
ProduttoreAngelo Bassi, Maurizio Mattei, Claudio Napoli
Distribuzione in italiano01 Distribution
FotografiaGino Sgreva
MontaggioAlessio Doglione
MusichePino Donaggio
CostumiFrancesco Bureca
Interpreti e personaggi

Antonio, guerriero di Dio è un film del 2006 diretto da Antonello Belluco, al suo esordio registico. Il film è basato sulla vita di sant'Antonio da Padova.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1263 un frate in ginocchio davanti alla bara del santo, morto da 32 anni, inizia a descriverne la vita. Antonio era partito nel 1221 dall'Africa, ma la nave affonda sulle coste della Sicilia lasciando il giovane portoghese come sopravvissuto grazie all'intervento del mercante e matematico Leonardo Fibonacci da Pisa.

Nel frattempo l'usuraio padovano Tebaldo Gherardi, mentre requisisce una casa, affida a Baldrico Scrovegni, un suo crudele seguace, l'oscura missione di andare a trovare un "tesoro" sulla nave affondata. Assieme allo scagnozzo Folco, Baldrico raggiunge il luogo del naufragio e, parlando con alcuni pescatori, scopre che quell'uomo si chiamava Antonio e si convince che è quello il "tesoro" tanto ricercato.

Dopo la sua convalescenza, Antonio viene a conoscenza che san Francesco ha radunato frati ad Assisi e quindi vuole andare a trovarlo. Dopo la morte di Francesco, Papa Gregorio IX lo nomina come il successore di Francesco e lo rimanda per la sua strada, dove incontra diverse persone, fino alla sua morte.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola è stata giudicata come «accettabile, semplice» dalla commissione di valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana, secondo cui il film è «insieme acerbo e dignitoso, non visionario ma nemmeno retorico, da vedere come inizio di un accostamento al Santo in modi poi più profondi e sostanziosi».[1]

Secondo il Messaggero di Sant'Antonio, l'attore protagonista Jordi Mollà «interpreta in modo sorprendente l'aura mistica di un uomo concreto, mentre le fotografie naturalistiche e le scelte sonore catturano l'attenzione dello spettatore senza scivolare troppo nel celebrativo».[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio, guerriero di Dio, su cnvf.it. URL consultato il 16 maggio 2021.
  2. ^ Santità in un ciak, su messaggerosantantonio.it. URL consultato il 17 maggio 2021.

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