Antonino Tringali Casanuova

Antonino Tringali Casanova

Deputato del Regno d'Italia poi Consigliere nazionale del Regno d'Italia
LegislaturaXXIX, XXX
Sito istituzionale

Presidente del Tribunale speciale per la difesa dello Stato
Durata mandato28 novembre 1932 –
29 luglio 1943
PredecessoreGuido Cristini
Successorecarica soppressa

Ministro di grazia e giustizia della Repubblica Sociale Italiana
Durata mandato23 settembre 1943 -
1º novembre 1943
Predecessorenessuno
SuccessorePiero Pisenti

Dati generali
Partito politicoPNF
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
Professionegiurista

Antonino Tringali Casanuova (Cecina, 10 maggio 1888Cremona, 1º novembre 1943) è stato un giurista e politico italiano. Durante il Regime fascista fu presidente del Tribunale speciale per la difesa dello Stato e, in quanto tale, membro di diritto del Gran consiglio del fascismo. Fu poi Ministro di Grazia e Giustizia della Repubblica Sociale Italiana. Spesso viene citato (anche in documenti ufficiali) come Tringali Casanova.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origini aristocratiche, partecipò alla prima guerra mondiale come capitano dei Lupi di Toscana, ferito ottenne la medaglia di bronzo al valor militare. Laureato in giurisprudenza, aderì al fascismo fin dalla sua fondazione e capeggiò lo squadrismo nella zona di Volterra. Partecipò alla Marcia su Roma e dal 1922 fu per dieci anni sindaco e poi podestà di Castagneto Carducci. Nel 1927 venne nominato giudice del Tribunale speciale di cui fu poi vicepresidente (1928-1932) e infine presidente (1932-1943), diventando, in quest'ultima veste, membro di diritto del Gran consiglio del fascismo. Fedelissimo di Mussolini, durante l'ultima seduta del Gran consiglio del 25 luglio 1943 espresse un voto contrario all'Ordine del giorno Grandi, minacciando nel dibattito i firmatari di quest'ultimo[1].

Dopo l'8 settembre, aderì alla Repubblica Sociale Italiana e nel settembre del 1943 venne nominato Ministro di Grazia e Giustizia. Morì poco dopo il suo insediamento per un attacco di angina pectoris, e il suo posto venne preso da Piero Pisenti[2].

Il nome di Tringali Casanuova figura nell'elenco CROWCASS (Central Registry of War Criminals and Security Suspects) (1947), compilato dagli Alleati anglo-americani, delle persone ricercate dalla Jugoslavia per crimini di guerra.[3]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Franzinelli, pp. 39-42.
  2. ^ Franzinelli, p. 42.
  3. ^ (Name) TRINGALI-CASANUOVA Antonio - (C.R. File Number) 195627 - (Rank, Occupation, Unit, Place and Date of Crime) Official, Justizministerium, Rom (It.) 41-43 - (Reason wanted) Torture - (Wanted by) Yugo. In: The Central Registry of War Criminals and Security Suspects, Consolidated Wanted Lists, Part 2 - Non-Germans only (March 1947), Naval & University Press, Uckfield 2005, p. 73 (Facsimile del documento originale conservato presso l'Archivio Nazionale Britannico a Kew/Londra)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tribunale speciale per la difesa dello Stato, Decisioni emesse, Roma, SME- Ufficio Storico, 1981-87 [1]
  • A. Dal Pont, A. Leonetti, P. Maiello, L. Zocchi, Aula IV. Tutti i processi del Tribunale speciale fascista. Roma, Anppia, 1961.
  • Mimmo Franzinelli, Il tribunale del duce, Milano, Mondadori, 2017, ISBN 978-88-04-67370-5.
  • Adriano Dal Pont e Simonetta Carolini, L'Italia dissidente e antifascista. Le Ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal Tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1927 al 1943, Milano, La Pietra, 1980.
  • Fondazione RSI

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]