Antiemorragici

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Gli agente antiemorragici sono sostanze che promuovono l'emostasi (arrestano il sanguinamento).[1] Esso può anche essere conosciuto come agente emostatico.[2]

Un emostatico (in inglese: stiptic) è un tipo specifico di agente antiemorragico che lavora formando tessuto per sigillare i vasi sanguigni danneggiati. Le matite emostatiche contengono "astringenti".[3]

Gli agenti antiemorragici utilizzati in medicina hanno diversi meccanismi d'azione:

Usi medici[modifica | modifica wikitesto]

Gli agenti emostatici sono usati durante le procedure chirurgiche per ottenere l'emostasi e sono classificati come "emostatici, sigillanti e adesivi". Esse variano in base al loro meccanismo d'azione, la composizione, la facilità di applicazione, l'adesione al tessuto, l'immunogenicità e i costi. Questi agenti consentono una rapida emostasi, una migliore visualizzazione della zona chirurgica, tempi operativi più brevi, sono diminuite le necessità di trasfusioni, è diminuito il tempo di guarigione delle ferite e il miglioramento complessivo del tempo di recupero del paziente.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antiemorràgico, su treccani.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  2. ^ Emostatico, su treccani.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  3. ^ Astringente, su treccani.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  4. ^ Krishna S Vyas e Sibu P Saha, Comparison of hemostatic agents used in vascular surgery, in Expert Opinion on Biological Therapy, vol. 13, n. 12, 22 ottobre 2013, pp. 1663–1672, DOI:10.1517/14712598.2013.848193, PMC 4390172, PMID 24144261.

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