Anna Bonaiuto

Anna Bonaiuto (a sinistra) in Prima la musica, poi le parole (1998)

Anna Bonaiuto (Latisana, 28 gennaio 1950) è un'attrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Latisana, in provincia di Udine, il 28 gennaio 1950 da padre napoletano e madre friulana. Dopo il diploma all'età di 22 anni all'Accademia nazionale d'arte drammatica, si impone presto, grazie alla sua intensità interpretativa, come una delle attrici più promettenti del teatro e del cinema italiano. Ha lavorato in teatro con importanti registi come Mario Missiroli, Luca Ronconi, Mario Martone, Carlo Cecchi, Toni Servillo. Il suo primo ruolo importante al cinema è Armida, la servante di Claude Jade e Duilio Del Prete, in Una spirale di nebbia di Eriprando Visconti.

Nel 1992 le viene affidato il ruolo della moglie di Renato Caccioppoli in Morte di un matematico napoletano di Mario Martone che la conferma come una delle attrici di maggior talento del panorama artistico nazionale. A conferma di ciò nel 1993 vince la coppa Volpi alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia come migliore attrice non protagonista nel film di Liliana Cavani Dove siete? Io sono qui.

Nel 1995 ancora Mario Martone le offre il ruolo della protagonista del film L'amore molesto, tratto dal bestseller omonimo di Elena Ferrante. Il film è presentato in concorso al Festival di Cannes 1995, e l'interpretazione di Anna Bonaiuto riceve il plauso generale, tanto da farle vincere i maggiori premi cinematografici della stagione: il David di Donatello, il Nastro d'argento, il Globo d'oro e la Grolla d'oro come miglior attrice protagonista. Nel 1998 Fulvio Wetzl le offre il ruolo di Marina nel film Prima la musica, poi le parole, pellicola che parteciperà a molti festival internazionali, a cominciare dal Giffoni Film Festival 1999.

Nanni Moretti nel 2006 la dirige ne Il caimano e nel 2007 è nel cast di Mio fratello è figlio unico, diretta da Daniele Luchetti e L'uomo di vetro di Stefano Incerti. Una delle sue performance più giustamente celebrate è la parte di Livia Danese, moglie di Giulio Andreotti, nel film Il divo di Paolo Sorrentino. Numerosi i riconoscimenti anche dalla critica teatrale tra i quali il premio Ubu nel 2003 come migliore attrice italiana per l'interpretazione di donna Rosa Priore in Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo, con la regia di Toni Servillo.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Audiolibri[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]


Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore David di Donatello per la migliore attrice protagonista Successore
Asia Argento
per Perdiamoci di vista
1995
per L'amore molesto
Valeria Bruni Tedeschi
per La seconda volta
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