Angelo Mortera

Angelo Mortera (Livorno, 1826 – ...) è stato un criminale italiano coinvolto nello Scandalo della Banca Romana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Angelo Mortera nacque a Livorno (allora parte del Granducato di Toscana) nel 1826. Tra il 1863 e il 1871 Mortera fu il presidente del consiglio sindacale degli agenti di cambio di Firenze. Dopo essersi dimesso dalla carica[1] Mortera trasferisce a Roma e lavora come agente di cambio. Nel 1883 Mortera lasciò il ruolo di agente di cambio al proprio nipote e si dedicò alla attività di borsa in proprio e come operatore per conto della Banca Romana. Fece operazioni per conto del governatore della Banca Bernardo Tanlongo e fu coinvolto nel relativo scandalo[2].

Mortera, proprio per via delle sue speculazioni in borsa, rimase scoperto per la cifra di 3 milioni di lire con la Banca Romana. Nel processo che seguì lo scandalo, Mortera venne accusato di appropriazione indebita della somma di 100000 lire. Compare in tribunale assieme a Bernardo Tanlongo e Cesare Lazzaroni, entrambi accusati di sottrazione di fondi, di falsificazione di atti e di assegni, di aver fatto fabbricare a Londra 41 milioni di false lire, onde coprire gli appropriamenti indebiti nelle casse della Banca[3]. A seguito di pressioni politiche, il procuratore generale Bartoli assolse Mortera e gli altri imputati nel 1893[4]. La conseguenza di questo processo farsa generò un forte sdegno nell'opinione pubblica e le dimissioni del ministro di Grazia e Giustizia Francesco Santamaria-Nicolini[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Postunitario – Affari general (PDF), in Archivio storico della Camera di commercio di Firenze - Inventario (1768-1963), Rita Romanelli (a cura di), Camera di commercio di Firenze, p. 143. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  2. ^ Procaccia, Cap 2.2 Angelo Mortera e la Banca Romana. Un operatore di borsa ebreo nella tempesta finanziaria italiana della fine del XIX secolo.
  3. ^ Raccolta periodica delle sentenze della Corte di cassazione di Roma, La Corte suprema di Roma, 26 ottobre 1893, pp. 561-580.
  4. ^ Pierpaolo Martucci, Le piaghe d'Italia: i lombrosiani e i grandi crimini economici nell'Europa di fine Ottocento, FrancoAngeli, 2002, p. 64.
  5. ^ Martucci, p. 65.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Claudio Procaccia, Ebrei a Roma tra Risorgimento ed emancipazione (1814-1914), Roma, Cangemini, ISBN 978-88-492-9961-8.
  • Francesco Colzi, Angelo Mortera e la Banca Romana. Un operatore di borsa ebreo nella tempesta finanziaria italiana della fine del XIX secolo, in Claudio Procaccia (a cura di), Ebrei a Roma fra Risorgimento ed emancipazione (1814-1914), Roma, Gangemi, 2014, ISBN 9788849229479.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]