Anello di Monaco

Anello di Monaco
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
DiffusioneMantova città e provincia
Creato daPutscher, pasticceri svizzeri immigrati a Mantova
Dettagli
Categoriadolce
RiconoscimentoP.A.T.
Ingredienti principalifarina
latte
burro
uova
zucchero
mandorle
uvetta
zucchero a velo
crema di nocciole
lievito di birra

L'anello di Monaco è un tipico dolce della cucina mantovana.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un dolce dalla complessa preparazione prodotto artigianalmente esclusivamente dai forni e dalle pasticcerie della città di Mantova e provincia. Per molto tempo lo si è associato al periodo natalizio ma, nel ventunesimo secolo, alcuni artigiani lo propongono tutto l'anno.

Dolce di pasta lievitata, nella forma ricorda una ciambella di notevole altezza (20–30 cm), con la parte superiore leggermente sbocciata. La pasta, di colore giallo intenso, viene intrecciata in lavorazione con un ripieno, generalmente di nocciole a cui vengono aggiunti marroni o composta di frutta, alcuni artigiani aggiungono anche del liquore per profumare il ripieno. L'Anello di Monaco emana un profumo e un sapore di nocciole e burro. La parte superiore del dolce viene glassata tradizionalmente con una glassa di zucchero fondente. Per non coprire la ricchezza di aromi dell'Anello di Monaco, con il sapore dolciastro della glassa, alcuni artigiani preferiscono usare il cioccolato bianco.

Origini [2][3][modifica | modifica wikitesto]

Dal 1789 in poi, Mantova ha accolto decine di pasticceri e caffettieri svizzeri, prevalentemente immigrati dal Cantone dei Grigioni, che importarono dolci della loro tradizione come facilmente rilevabile anche da un altro tipico dolce mantovano, l'Helvetia. Ne consegue che anche le origini dell'Anello di Monaco sono da ricercarsi in area svizzera-austro-tedesca. Fu infatti nel 1798 che la famiglia di Adolf Putscher di origine svizzera, propose per la prima volta ai mantovani l'Anello di Monaco, produzione che fu poi perfezionata localmente durante la dominazione austriaca. Possiamo considerarlo la versione cisalpina del dolce germanico Gugelhupf.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome fu imposto dall'uso dei cittadini mantovani in sostituzione del più ostico nome tedesco Kugelhupf, di cui è una derivazione. Probabilmente a suggerirne il nome fu la forma e la ricchezza dell'impasto e nell'immaginare la nota città di Monaco di Baviera come collocata in Svizzera. Altre ipotesi fanno risalire l'origine del nome ai monaci benedettini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dodicesima revisione dell’elenco dei prodotti agroalimentari (PDF) [collegamento interrotto], su buonalombardia.regione.lombardia.it, Agricoltura.regione.lombardia.it. URL consultato il 22 novembre 2017.
  2. ^ Anello di Monaco Mantova, su La Cucina Italiana. URL consultato il 22 novembre 2017.
  3. ^ Touring club italiano, Mantova e provincia Sabbioneta, le ville di delizia, l'abbazia di Polirone, il Po, Touring Editore, 2003, p. 108, ISBN 88-365-2949-6. URL consultato il 22 novembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costantino Cipolla, Annalisa Balestrieri, La cultura del «dolce» a Mantova. Quale marchio di qualità?, Editore Franco Angeli, Milano, 2004
  • Claudia Colucci, Wainer Mazza, Il quaderno delle ricette della grande provincia mantovana, San Giovanni Lupatoto, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]