Andrea Pellegrini

Andrea Pellegrini
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereJazz
Musica contemporanea
Pop
Musica d'autore
Periodo di attività musicale1985 – in attività
Strumentopianoforte
EtichettaSymphonia Bluesmiles, NJI Nuovo Jazz Italiano, Materiali Sonori, Onyx, Black Candy e altre; Erasmo Edizioni.
Gruppi attualicon Paul McCandless: Duo / Ainulindale Ensemble / West Coast Quintet / Paul McCandless Symphony Project. Quintetto di Livorno con Tino Tracanna. Bruno Tommaso Jazz Workshop.
Gruppi precedentiOkapia. Iridescente Ensemble di Claudio Riggio con Paolo Fresu. Orchestra Atipica Jazz Bonamici Group_One.
Album pubblicati17
Studio17
Raccolte1
Sito ufficiale

Andrea Pellegrini Constantini (Genova, 10 novembre 1963) è un pianista e compositore italiano di musica jazz.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Membro della famiglia di musicisti Pellegrini-Vianesi, si è perfezionato presso la fondazione Siena Jazz [1] ed ha conseguito il Diploma in Jazz con lode presso l'Istituto superiore di studi musicali Pietro Mascagni. È stato delegato italiano presso EMU European Music School Union (International Music Council UNESCO) dal 2005 al 2011. Ha collaborato con il giornale musicale Continuum, le riviste Jazzit e Audiophile Sound, il sito di cultura contemporanea Alleo.it e la casa editrice Erasmo pubblicando numerosi articoli, recensioni, interviste e due libri. Fra i suoi allievi Giulio Carmassi (Pat Metheny Unity Group), Novi (Tommaso Novi) e Motta (Francesco Motta).[2] Fra i suoi tre figli, Francesco Pellegrini detto "Maestro Pellegrini", fagottista, chitarrista rock e cantautore, è membro degli Zen Circus, fra i Big al Festival di Sanremo 2019, e ha collaborato con Nada, Motta, Criminal Jokers e altri; Chiara Pellegrini, cantante e polistrumentista, è membro della band Faya, vincitrice al Creole Global Music Contest di Berlino 2019.

Definito "poliedrico e eclettico" (Musica Jazz), attivo specialmente nel settore del jazz originale di matrice europea, ha collaborato con musicisti come i francesi Sylvain Clavier, Vittorio Silvestri, Eric Bretheau, Michel Altier, Vincent Calmettes, Pascal Salè, il chitarrista finlandese Tommy Varjola, i lituani Vjtautas Labutis e Eugenijus Kanevicius, gli svizzeri Stefano Saccon, Marcel Papaux, Baenz Oester, gli australiani Rob Burke, Jordan Murray, Niko Schauble, Stuart Vandergraaf, musicisti slovacchi come Juraj Susanik oltre a nordamericani come Scott Hamilton, Pat LaBarbera, Roberto Occhipinti, Jeremy Cohen, Jacob Duncan, il violoncellista Crispin Campbell. Impegnato soprattutto in una ricerca musicale che coniuga gli stilemi del jazz con quelli della musica accademica classica e etnica (collaborazioni con la cantante svedese di Kulning / Herding Calls Caroline Pehrson e con il cantore Sami di Joik Áilloš - Ingor Ántte Áilu Gaup[3]), collabora dal 1998 con il polistrumentista americano (oboe, corno inglese, sax soprano e sopranino, clarinetto basso) Paul McCandless.[4]

È stato attivo negli anni '80 sul versante free e radicale con Edoardo Marraffa, Roberto Bellatalla, Stefano "Stive" Lunardi. Ha inoltre collaborato con musicisti di jazz italiani di vari stili come Bruno Tommaso, Tino Tracanna, Paolo Fresu, Mirko Guerrini, Giampaolo Casati, Fulvio Sisti, Pino Minafra, Beppe Caruso, Emanuele Cisi, musicisti di estrazione classica come il flautista Stefano Agostini e pop come Jamie Moses, Irene Grandi (in duo), Bobo Rondelli (in duo), Cristina Donà e con Arnoldo Foà. Attivo anche come improvvisatore libero, si esibisce spesso commentando film muti o d'epoca, reading e performance legate al teatro o alla letteratura con Alessandro Agostinelli (es. "Benedetti da Parker" dall'omonimo romanzo edito da Cairo), Claudio Monteleone (es. "Umberto Dei - Biografia non autorizzata di una bicicletta" dall'omonimo libro di Michele Marziani, ed. Ediciclo) e altri. E' titolare della cattedra di Pianoforte Jazz presso il Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno.

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a numerose sue composizioni contenute nei dischi pubblicati, si segnalano il quartetto per oboe, violino, viola e violoncello A'Rabbia (prima esec. Palermo 1997, Quartetto Brunelleschi), Portovenere (spettacolo El Libro de Arena, regia di Francesco Carril Vaglini, Galleria d'arte “Sanzspace” Madrid 2009), composizione entrata nel repertorio di musicisti italiani e americani come Art Lande, Paul McCandless e Gunter Wehinger,[5] Nevermore (spettacolo “Progetto Contemporaneo 03” Ass.ne Studio Danza, Teatro Verdi, Maniaco, Pordenone), per il Cortometraggio Momento Presente,[6], regia di Alessandro Brucini (ALE Audiovisivi Liberi Eccessivi 2005, Bologna, Premio DAMS; Palermo Film Festival) e per il cortometraggio Essere Felici[7] su racconti di F. Kafka (regia di Alessandro Brucini, AutoPowerOff Productions 2004, Siena, Visionaria International Video Festival; Pistoia, Cinema e Letteratura Film Festival; Pisa, Biennale cinema dei Ragazzi). [8]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Leader[modifica | modifica wikitesto]

Pianista[modifica | modifica wikitesto]

Compositore[modifica | modifica wikitesto]

  • 1997 - Palermo Città d'Arte (Extramedia EM001) Palermo, composizioni per quartetto classico con oboe (Quartetto Brunelleschi) (Cd Rom)

Partecipazioni come pianista[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 2004 - Brano Cum Grano Salis con Ensemble Ainulindale e Paul McCandless, Cd 24bit allegato alla rivista Jazz Magazine n.25/2005 (JM25) ed.EmmeK, Fino Morasco, Como (New Sound 2000) con altri brani di Jan Garbarek, Freddie Hubbard, Orch. Jazz della Sardegna, Abdullah Ibrahim, Stefano di Battista

Pubblicazioni editoriali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maurizio Mini, Andrea Pellegrini, Livorno, dalla 'musica americana' al Jazz - La storia, le storie, Livorno, Erasmo, 2013, ISBN 978-88-89530-55-9. Collana Erasmo Musica - I Quadrati, prefazione di Stefano Zenni.
  • Andrea Pellegrini, Il Jazz a Livorno, in Saggi e studi musicali, Pisa, Livorno, ETS, Associazione Amici del Mascagni, Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno. Distribuzione PDE, Sesto Fiorentino, 2009, ISBN 978-88-467-2613-1.
  • Andrea Pellegrini, I Pellegrini – Vianesi, 200 anni di musica dal Barocco al Rock in Comune Notizie, rivista del Comune di Livorno, n. 78/2012 (aut. Tribunale di Livorno n.400, 1-3-1984), Livorno, Comune di Livorno, URP - Pubblicazioni - Rete Civica, Gennaio - marzo 2012.
  • Andrea Pellegrini, Mirabolanti avventure di un jazzista, Livorno, Erasmo, 2014, ISBN 978-88-98598-13-7. Cd allegato (Quintetto di Livorno, Tino Tracanna, Modigliani - il tratto, l'Africa e perdersi), pagg. 88.
  • Andrea Pellegrini, Andrea Pellegrini Real Book, Livorno, MBM, 2021.[22]
  • Andrea Pellegrini, Andrea Pellegrini Bb Real Book, Livorno, MBM, 2022.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Jazznet - Corso di Alta Qualificazione per Musicisti di Jazz e Derivazioni Contemporanee" (Borsa di Studio fondazione Siena Jazz, Unione europea 1996)
  2. ^ Motta (Francesco Motta), Vivere La Musica, Milano, Il Saggiatore, 2020, pag. 120: "E' lì che ho incontrato una delle persone più importanti per la mia crescita, Andrea Pellegrini - straordinario compositore e pianista jazz, e padre di Francesco Pellegrini (...)"
  3. ^ Vincitore dei premi Áillohaš Music Award 1999 e Nordlysprisen 2003, Áilloš ha collaborato, tra gli altri, con Jan Garbarek nel disco I Took Up the Runes.
  4. ^ “...ho potuto "sentire" i miei strumenti nella sua musica come con Eberhard Weber. La sua musica ha una qualità "vocale" anche se è strumentale, ha una cantabilità molto personale" (Paul McCandless, intervista di Patricia Barbetti in Birdland, Radio Svizzera Italiana, Rete2, 3 aprile 2001)
  5. ^ Eseguita per esempio da questo trio in tour nel 2006 a: San Francisco; Throckmorton Theater, Mill Valley, CA - Usa; Dance Palace, Point Reyes, CA - Usa; Ernie Shelton Concerts, Sebastipol, CA - Usa
  6. ^ Momento Presente (2005). URL consultato il 5 settembre 2016.
  7. ^ http://www.visionaria.eu/film.php?idfilm=132&titolo=Essere_felici[collegamento interrotto]
  8. ^ Si segnala anche l'orchestrazione della colonna sonora di Filippo Gaetani per il film Ritorno a Parigi, regia di Maurizio Rasio, festival di Venezia 1995 (Roma, studio Forum), http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=35221&film=Ritorno-a-Parigi , https://www.imdb.com/title/tt0110996/
  9. ^ Definito "Extraordinary" da Tom Jurek, www.allmusic.com. Altri commenti: "Un perfetto gioco delle parti", Federico Borzelli, Musica di Repubblica; “Un'alternanza di vitalismo jazzistico e melodismo di marca europea” Marcello Lorrai, Radio Svizzera Italiana, Audioschede 30 marzo 2007; "Un sound ricco di spunti impressionistici, etnici e romantici che si accostano alle parti improvvisate di matrice europea" M.E., Gazzetta di Parma 22 gennaio 1998
  10. ^ "Fra l'impronta surreale di Carla Bley e il senso melodico italiano, polifonie vocianti e contrappunti graffianti cancellano ogni traccia di prevedibilità" Enzo Boddi in Musica Jazz dicembre 2003 pag.66. "From the confines of disorder comes captivating music" Jerry D'Souza www.allaboutjazz.com/reviews/r0503_083.htm. "Il lavoro di Pellegrini attinge a varie fonti con senso della sintesi. I riferimenti alla nostra tradizione popolare, condensati al meglio in "Tarantella esagonale", sono filtrati attraverso la sensibilità jazzistica e la coscienza delle indagini compiute sul terreno folklorico da autori come Bartòk e Stravinskij. La tendenza ad accostamenti timbrici inusuali particolarmente evidente in "Baloo" e "Portovenere" si colloca sulla strada aperta da Bruno Tommaso. La coralità ed il respiro delle orchestrazioni assumono poi in "Ballata per Hrabal" delle coloriture quasi zappiane Enzo Boddi www.allaboutjazz.com/italy 2003. "Stravinskj, Hindemith, echi zappiani, canterburiani e classici. Classe sopraffina, utilizzo superbo dei fiati, impatto totale con musica senza confini" V.G. in Il mucchio selvaggio n.603/2004 pag.XIII. Sull'orchestra v. anche Enzo Boddi in Musica Jazz gennaio 2004, Antongiulio Zimarino in Jazz Convention 2004 Copia archiviata, su jazzconvention.net. URL consultato il 5 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2009). e L.A. in Jazzit marzo 2004
  11. ^ MP in Jazzit maggio/giugno 2004 pag.107: "L'arrangiamento gioca un ruolo predominante alla maniera di George Russel e Carla Bley". Jerry D'Souza in All About Jazz https://www.allaboutjazz.com/interferenze-jazz-orchestra-atipica-bonamici-group-one-nuovojazzitaliano-review-by-jerry-dsouza[collegamento interrotto]
  12. ^ "Un accurato studio e una pertinace ricerca stilistica. Un disco ammantato dalla stessa tensione realistica dei Macchiaioli. I capitoli dell'opera sono autoconsistenti. Indubbio buongusto e equilibrio audiotattile” A.A., Jazzit 2009. “Mosaico di emozioni sonore” periodico Corsica Nov. 2009
  13. ^ "Apertamente ispirato all'estetica pre-elettronica di Miles e del cool, jazz acustico contemporaneo europeo senza complessi" Peter Wessel in "Cuadernos de Jazz" Madrid 2000. “Plurirecensito in ogni parte del mondo, questo Cd contiene temi sofisticati, sinceri, intensi e estremamente lirici" Roberto Nannetti, Jazzitalia.net. "Attenzione, capolavoro! Le due parole d'ordine di questo disco sono: impressione e astrazione. Rende omaggio, attraverso la musica, alla filosofia dei pittori moderni dell'inizio del XX secolo, Paul Klee e Vassily Kandinsky, tutti e due genii dell'arte astratta. Ogni pezzo testimonia una doppia attenzione, quella del dettaglio, come nei quadri di Paul Klee che traboccano sempre di inventiva sul piano delle armonie e delle forme e quella della impressione, emozione procurata dal colore degli accordi e delle sonorità; in una confezione verde che riproduce un'opera di Paul Klee, questo piccolo gioiello del Jazz romantico e astratto contiene alcuni temi magici resi dal suono della tromba di Paolo Fresu che sembra talvolta alzarsi in volo nell'immensità di un cielo d'autunno" Veronique Pernin, Parigi, rivista "So What" n. 29 dic. 1998. "Un disco che scorre fluido e omogeneo alternando a tratti più jazzistici e robusti alcuni momenti più complessi, ricchi di riferimenti alla musica colta occidentale" Antonio Vanni, "Jazzit", Nov.-Dic. 1999. "Suggestivi paesaggi d'insieme ... panorami acustici immersi in un'aura da locus amoenus" Giordano Selini, Basimedia Magazine, Maggio 2000. V. anche Afo Sartori e Donatella Domenici, Quotidiano "Il Tirreno" 3 Ago. 1998
  14. ^ Musiche di Nino Pellegrini, Andrea Pellegrini, Luca Flores. Cinzia Guidetti in http://www.jazzitalia.net/recensioni/emmaeilmartedi.asp
  15. ^ V. recensione di Enzo Boddi, rivista Musica Jazz, Nov. 2012, n.744, pag. 67.
  16. ^ Riccardo Parrucci flauto, Fabrizio Desideri sax alto, Marco Bartalini tromba e flicorno, Rossano Emili clarinetto basso, Gloria Merani violino 1, Marco Domenichelli violino 2, Flaminia Zanelli viola, Elisabetta Casapieri violoncello, Marco Cattani chitarra, Giacomo Riggi vibrafono, Andrea Pellegrini pianoforte, Nino Pellegrini contrabbasso, Paolo Corsi batteria, musica e direzione di Bruno Tommaso. Musiche ispirate alla vita di Carlo Gesualdo da Venosa. Vedi ad es. Alberto Bazzurro in Copia archiviata, su italia.allaboutjazz.com. URL consultato il 1º ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013). (3,5stelle) e Claudio Serni in www.alleo.it/content/il-nuovo-jazz-di-bruno-tommaso, 11 marzo 2013.
  17. ^ "Pianist Andrea Pellegrini, guitarist Marco Cattani and flutist Riccardo Parucci give dedicated and inspired performances throughout". Alain Drouot in Downbeat, april 2014.
  18. ^ Michele Bedini, cantautore, voce; Ilaria Gigli, vl, Marco Bartalini, tb, Luigi Pieri, sax, Marcello Angeli, tbn, Marco Cattani, chit., Andrea Pellegrini, p, Mirco Capecchi, cbs, Michele Vannucci, batt., Andrea Pacini, perc. Vocals: Roberta D'Alò, Anna Sinigaglia, Stefano Rapezzi, Andrea Pellegrini
  19. ^ Musica di Francesco Schina. Francesco Schina, sax, Andrea Pellegrini, pianoforte, Bernardo Sacconi, contrabbasso, Piero Borri, batteria.
  20. ^ https://www.adnkronos.com/maestro-pellegrini-con-suo-padre-in-fragile-per-pianoforte-e-voce_24BXHEQ9CMqbs6ErJz3HmW
  21. ^ fonè records - fonè di giulio cesare ricci - sito ufficiale
  22. ^ https://www.livornosera.it/attualita-livorno/tra-musica-e-parole-esce-andrea-pellegrini-real-book/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]