Amenemhat III

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Amenemhat
Amenemhat III con Corona bianca (AEIN 924), Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen.
Re dell'Alto e Basso Egitto
Incoronazione1846 a.C.[1]
PredecessoreSesostri (III)
SuccessoreAmenemhat (IV)
Morte1801 a.C.[1]
Sepolturapiramide
Luogo di sepolturanecropoli di Dahshur e di Hawara
DinastiaXII dinastia egizia
PadreSesotri (III)
ConsorteKhnemet-nefer-hedjet Aat, Khnemet-nefer-hedjet Hetepti

Amenemhat (III) (Hor Abau) (... – 1801 a.C.) è stato un faraone appartenente XII dinastia egizia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Statua di Amenemhat.Museo Egizio, Berlino

Figlio di Sesostri (III), per cui sono documentati 3 anni di coreggenza con il padre.

Sulla durata del suo regno le fonti storiche sono discordanti: Manetone gli attribuisce 18 anni di regno mentre il Canone Reale ne attesta almeno 40. La data più alta confermata da ritrovamenti archeologici è il 45º anno di regno.

Il regno di Amenemhat (III) può essere considerato il momento di massimo splendore e potenza del Regno Medio. Per l'Egitto fu un periodo di pace caratterizzato da un notevole sviluppo del commercio anche con l'estero (sicuramente con le città di Biblo e Ugarit, mentre sono supposti ma non comprovati i contatti con Creta).

Una grande quantità di informazioni su questo periodo vengono dalle iscrizioni rinvenute nelle varie località ove si trovavano cave di pietra, confermando così la notevole attività edilizia del sovrano.

Rovine della piramide di Amenemhat (III) nel Fayyum

Impresa di grande rilevanza attribuita ad Amenemhat (III) fu la bonifica del Fayyum e l'utilizzo del lago Qarun come bacino di controllo delle acque del Nilo. Anche se preceduto in tali opere da altri sovrani della XII dinastia la vastità, e l'importanza, dell'opera di Amenemhat fu tale che ancora in epoca romana il sovrano aveva un culto proprio nel Fayyum.

Sembra probabile che pur mantenendo la capitale a Ity Tawy (el-Lisht), Amenemhat abbia trasferito la Residenza, ossia il suo palazzo, e sede del governo effettivo, a Shedet.

Non sono noti i motivi per cui a questo sovrano sembrano appartenere due piramidi, una a Dahshur e l'altra a Hawara. Nei pressi della seconda sorgeva anche un complesso edificio, di cui rimangono scarsissime tracce, di cui Manetone dice: ... egli costruì il Labirinto nel nomo di Crocodilopoli, come tomba per sé.

Mogli di Amenemhat (III) furono Khnemet-nefer-hedjet Aat e Khnemet-nefer-hedjet Hetepti.

Liste reali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Liste reali egizie.
Lista di Abido Lista di Saqqara Canone Reale Anni di regno
(Canone reale)
Sesto Africano Anni di regno
(Sesto Africano)
Eusebio di Cesarea Anni di regno
(Eusebio di Cesarea)
Altre fonti:
64
N5
n
U5D36
t

n m3ˁ t rˁ - Nemaatra

39
N5C10N35

n m3ˁt rˁ - Nemaatra

2.25
HASH
40 Lacheros 8 Lamaris 8 Amenhemat III

Titolatura[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Titolatura reale dell'antico Egitto.
Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
G5
ḥr Horo
O29
D36
G30
a ba(w) Abau Grande nel potere
G16
nbty (nebti) Le due Signore
V15
t
E9
D36
F44
t
N16
N16

V15
t
E9
D36
t
Z2
N31
iti iwa ta (wy)
iti iwa t hr(?)
Colui che ha preso l'eredità delle Due Terre
Colui che ha preso l'eredità di Horus
G8
ḥr nbw Horo d'oro
G5
S12
V29S34
bik nbw wah ankh bik nebu wah ankh Il falco d'oro, forte nella vita
M23
X1
L2
X1
nsw bjty Colui che regna
sul giunco
e sull'ape
N5
n
U5
t
t
H8
n m3ˁ t rˁ Nemaatra Ra risiede presso Maat
G39N5
s3 Rˁ Figlio di Ra
M17Y5
N35
G17F4
t
i mn m h3 t Amenemhat Amon è il primo

Altre datazioni[modifica | modifica wikitesto]

Autore Anni di regno
Malek 1859 a.C. - 1814 a.C.[2]
Grimal 1842 a.C. - 1797 a.C.[3]
von Beckerath 1853 a.C. - 1806/05 a.C.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Cimmino, Franco - Dizionario delle dinastie faraoniche, pag 470
  2. ^ (con John Baines), Atlante dell'antico Egitto, ed. italiana a cura di Alessandro Roccati, Istituto geografico De Agostini, 1980 (ed. orig.: Atlas of Ancient Egypt, Facts on File, 1980)
  3. ^ Grimal, Storia dell'Antico Egitto, pag 209
  4. ^ Chronologie des Pharaonischen Ägypten (Chronology of the Egyptian Pharaohs), Mainz am Rhein: Verlag Philipp von Zabern. (1997)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cimmino, Franco - Dizionario delle dinastie faraoniche - Bompiani, Milano 2003 - ISBN 88-452-5531-X
  • Alan Gardiner, Egypt of Pharaohs, Oxford University Press, 1961, Trad. it. di Ginetta Pignolo, La civiltà egizia, Einaudi, Torino, 1971
  • Hayes, W.C. - Il Medio Regno in Egitto: dall'ascesa dei sovrani di Herakleopolis alla morte di Ammenemes III - Storia antica del Medio Oriente 1,4 parte seconda - Cambridge University 1971 (Il Saggiatore, Milano 1972)
  • Wilson, John A. - Egitto - I Propilei volume I -Monaco di Baviera 1961 (Arnoldo Mondadori, Milano 1967)
  • Nicolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, 9ª ed., Roma-Bari, Biblioteca Storica Laterza, 2011, p. 192, ISBN 978-88-420-5651-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signore dell'Alto e del Basso Egitto Successore
Sesostri (III) Medio Regno Amenemhat (IV)
Controllo di autoritàVIAF (EN298607092 · ISNI (EN0000 0004 0364 571X · CERL cnp00539482 · LCCN (ENn87897980 · GND (DE118823175 · J9U (ENHE987007257648505171