Amazona ochrocephala

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Amazzone capogiallo
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Ordine Psittaciformes
Famiglia Psittacidae
Genere Amazona
Specie A. ochrocephala
Nomenclatura binomiale
Amazona ochrocephala
(Gmelin, 1788)

L'amazzone capogiallo (Amazona ochrocephala), detta anche amazzone fronte gialla è un uccello della famiglia degli Psittacidi.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 30-35 cm di lunghezza, per un peso di circa 400 g.

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

L'amazzone capo giallo ha un colore di fondo verde, più chiaro e tendente al giallo nelle parti inferiori. La fronte è gialla ed è presente una zona rossa nella giuntura delle ali; le remiganti primarie hanno sfumature azzurre e quelle secondarie rosse; le penne timoniere della coda, che tendono al giallo, hanno macchie azzurre e rosse nella parte centrale. Le zampe sono grigie, mentre il becco e grigio con una chiazza giallo-ocra ai lati della parte superiore. Maschio e femmina hanno lo stesso colore.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre soprattutto di semi, noci e frutta. Può arrecare danni alle piantagioni nelle sue zone d'origine.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Similmente alla maggioranza dei pappagalli, non costruisce un vero nido, sfruttando invece le cavità degli alberi che vengono allargate a con l'aiuto del becco. La femmina depone due-tre uova che cova per circa 26 giorni. I piccoli si involano a due mesi circa dalla schiusa.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È diffuso in Sud America, nel bacino amazzonico e in Guyana, con popolazioni anche nel nord-ovest del continente e a Panama. Vive nelle foreste tropicali, ma può adattarsi ad altri habitat, quali le savane alberate. In Italia, una popolazione inselvatichita da cattività è presente nei quartieri di Albaro, Carignano e Castelletto della città di Genova, probabilmente ibridata almeno parzialmente con individui di Amazona aestiva di pari origine[2].

Rapporti con l'uomo[modifica | modifica wikitesto]

Come altri pappagalli è minacciato dalla distruzione della foresta e dalle catture per essere venduto come animale da compagnia. Viene comunque anche riprodotto in cattività. In Italia è divenuto famoso per essere comparso nella trasmissione Portobello.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Psittacidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 maggio 2014.
  2. ^ https://www.researchgate.net/publication/274072267_Nuovi_dati_sulla_presenza_di_amazzoni_Amazona_spp_nella_citta_di_Genova

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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