Alessandro Manetti (calciatore)

Alessandro Manetti
Manetti al Verona nel 1994
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 167 cm
Peso 62 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 2008 - giocatore
Carriera
Giovanili
Lazio
Squadre di club1
1989-1990Lazio0 (0)
1990-1991Mantova28 (1)
1991-1992Lazio0 (0)
1992-1993Acireale26 (1)
1993-1999Verona171 (8)
1999-2002Genoa94 (5)
2002-2004Venezia63 (0)
2004-2005Padova18 (0)
2005-2007Alessandria27 (1)
2007-2008Derthona12 (1)
Nazionale
1989Bandiera dell'Italia Italia U-184 (0)
Carriera da allenatore
2010-2011Borgorosso Arenzano
2015Bandiera non conosciuta Rappr.Giovanissimi Liguria
2018-2020Borgorosso Arenzano
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Alessandro Manetti (Roma, 14 giugno 1972) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Centrocampista mancino[1], dotato di buona tecnica e fisicamente esile[2], era un jolly di centrocampo[3] che poteva essere utilizzato in più ruoli: ha giocato come mezzapunta[4][5], esterno (a sinistra[6][7] o a destra[8]), mezzala[9] e nel finale di carriera come regista[10]. Era rigorista[1] e tiratore di calci di punizione[11].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Cresce nelle giovanili della Lazio, dove compone il centrocampo titolare con Oberdan Biagioni e Luigi Di Biagio[12]. Esordisce in prima squadra nella partita di Coppa Italia contro il Bologna, il 30 agosto 1989[13], mentre in campionato non è mai impiegato dal tecnico Beppe Materazzi. Nel 1990 viene ceduto in prestito al Mantova, in Serie C1, dove colleziona 28 presenze nel campionato concluso all'ultimo posto in classifica dai virgiliani; rientrato alla Lazio, vi rimane per l'intera stagione 1991-1992, anche in questo caso senza mai scendere in campo, e nel 1992 passa all'Acireale, con cui ottiene la promozione in Serie B.

Verona[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993 viene acquistato dal Verona, con cui esordisce nel campionato cadetto sotto la guida di Bortolo Mutti, in una formazione comprendente diversi giovani ed elementi delle serie inferiori[1]. Disputa tre campionati di Serie B da titolare, diventando anche il primo rigorista della squadra[14]. Con gli scaligeri ottiene la promozione nel campionato di Serie B 1995-1996, concluso al secondo posto, e viene riconfermato anche per la stagione successiva, nella quale debutta nella massima serie il 27 agosto 1996, sul campo del Milan[15]. Realizza il suo primo ed unico gol in Serie A il 16 febbraio 1997, contro la Fiorentina, con un calcio di punizione nei minuti di recupero della partita[1][4].

La stagione termina con penultimo posto e la retrocessione; rimane al Verona anche per le due annate successive, e nel campionato 1998-1999 è impiegato da titolare da Cesare Prandelli[15]. Nel gennaio 1999 viene ceduto al Genoa in cambio di Marco Piovanelli[16], a causa del mancato rinnovo del contratto in scadenza[15]. Lascia il Verona dopo aver disputato 171 partite di campionato con 8 reti.

Genoa e Venezia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Genoa, allenato da Luigi Cagni (che lo aveva già avuto a Verona)[15], viene impiegato sulla fascia destra[8], giocando con continuità anche nella stagione 1999-2000[17]. Nel campionato 2000-2001 perde il posto da titolare, entrando in concorrenza con Giovanni Stroppa per il ruolo di mezzapunta[17]; il dualismo prosegue anche nella stagione successiva[18][19], nella quale Franco Scoglio esclude inizialmente Manetti dalla rosa per scelta tecnica[20]. A settembre viene reintegrato in rosa[21], e conclude la stagione da titolare, dopo la sostituzione di Scoglio con Claudio Onofri[22].

Al termine del campionato, in scadenza di contratto[23], si accorda con il Venezia, sempre in Serie B. Nella prima stagione colleziona 25 presenze in campionato, ed è tra i pochi giocatori riconfermati anche per il campionato successivo[24]. Sotto la guida di Angelo Gregucci ritrova il posto da titolare[25], e contribuisce con 38 presenze alla salvezza dei lagunari, dopo aver vinto i play-out contro il Bari, nei quali viene espulso durante la gara di ritorno[26]. Chiude l'esperienza veneziana con 63 presenze in campionato, e nell'estate 2004 è nuovamente svincolato[26].

Il finale di carriera[modifica | modifica wikitesto]

Viene ingaggiato dal Padova, insieme all'ex compagno di squadra nel Venezia Maurizio Rossi[7]; qui Renzo Ulivieri lo utilizza come alternativa a Cristian La Grottería nel ruolo di mezzapunta[27]. Il rendimento di Manetti è inferiore alle attese[28], e a fine stagione lascia i biancoscudati dopo aver totalizzato 18 presenze in campionato.

Nell'agosto 2005 scende in Serie D, all'Alessandria[29], dove rimane per due stagioni condizionate da un grave infortunio al ginocchio[30]. Nel settembre 2007 passa al Derthona, voluto da Felice Tufano che lo aveva già allenato ad Alessandria[10]; qui incontra diverse difficoltà, a causa di un rendimento negativo e per problemi di collocazione tattica[31]. Nel novembre 2007 si infortuna nuovamente al ginocchio[32], e al termine della stagione si ritira dall'attività agonistica.

In carriera ha totalizzato complessivamente 27 presenze ed una rete in Serie A e 301 presenze e 12 reti in Serie B.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Conta 4 presenze nella Nazionale Under-18, durante la sua militanza nella Primavera della Lazio.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2010-2011 subentra al dimissionario Maurizio Crovetto sulla panchina del Borgorosso Arenzano[33], squadra militante nel girone A della Serie D con la quale retrocede in Eccellenza[1] terminando al penultimo posto in classifica.[34] Con i liguri ottiene in totale 6 vittorie, 7 pareggi e 20 sconfitte in 33 gare.

Il 18 luglio 2011 ottiene l'abilitazione ad "Allenatore professionista di seconda categoria – Uefa A"[35].

Nel 2015 ha guidato la Rappresentativa "Giovanissimi" ligure[36].

Nella stagione 2018-2019 subentra a dicembre alla guida nuovamente dell'Arenzano, portando la squadra a disputare i play off, terminati però alla prima gara con la Sestrese.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Verona: 1998-1999

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Ricordate il sinistro di Manetti? «Due rigori, due gol a Chimenti» Larena.it
  2. ^ Roma senza affanni, a Verona spettacolo per pochi, Corriere della Sera, 26 settembre 1997, pag.43
  3. ^ Padova, scommettiamo?, Il Mattino di Padova, 3 settembre 2004, pag.47
  4. ^ a b Manetti decisivo, il gruppo Cagni risale, La Repubblica, 17 febbraio 1997, pag.41
  5. ^ Reja, esordio senza miracolo. La Reggina agguanta il pari, La Repubblica, 7 gennaio 2002, pag.5 - sez.Genova
  6. ^ Reja lancia Gabsi e Lorieri. Con l'Ancona è spareggio, La Repubblica, 3 marzo 2002, pag.11 - sez.Genova
  7. ^ a b E dal Venezia arrivano Rossi e Manetti, Il Mattino di Padova, 1º settembre 2004, pag.36
  8. ^ a b Il Genoa brinda alla prova di maturità, La Stampa, 2 febbraio 1999, pag.42
  9. ^ «Siamo caricati, vedrete...», La Nuova Venezia, 19 novembre 2003, pag.40
  10. ^ a b Derthona, adesso c'è Manetti, La Provincia Pavese, 7 settembre 2007, pag.49
  11. ^ «Che stress, andiamo in campo», La Nuova Venezia, 8 settembre 2003, pag.20
  12. ^ Testaccio, storia di un laziale che va a giocare con la Roma, Corriere della Sera, 27 maggio 1995, pag.41
  13. ^ Giordano si vendica dei fischi, La Stampa, 31 agosto 1989, pag.21
  14. ^ Genoa battuto e assediato dai tifosi, Corriere della Sera, 8 gennaio 1996, pag.37
  15. ^ a b c d «Quanto mi scoccia non poter giocare questa partita», La Nuova Venezia, 5 gennaio 2004, pag.21
  16. ^ Occhio all'Atalanta formato trasferta, La Stampa, 31 gennaio 1999, pag.46
  17. ^ a b La grande purga di Maciste, tagliati Stroppa e Zanoncelli, La Repubblica, 2 febbraio 2001, pag.12 - sez.Genova
  18. ^ Stroppa-Manetti è l'unico dubbio, La Repubblica, 12 ottobre 2001, pag.19
  19. ^ Tridente e pressing ossessivo Scoglio non rinuncia all'assalto, La Repubblica, 5 novembre 2001, pag.2 - sez.Genova
  20. ^ Il Professore conferma: Nicola e gli altri non rientrano nella mia idea di lavoro, La Repubblica, 30 luglio 2001, pag.5 - sez.Genova
  21. ^ Un Genoa antico a Pistoia, La Repubblica, 2 settembre 2001, pag.11
  22. ^ Grinta Onofri: Non ci resta che vincere, La Repubblica, 15 marzo 2002, pag.2 - sez.Genova
  23. ^ Si aspetta Sogliano, pochissimi i giocatori che resteranno, La Repubblica, 3 giugno 2002, pag.11 - sez.Genova
  24. ^ Manetti, l'ora del rilancio, La Nuova Venezia, 11 agosto 2003, pag.20
  25. ^ Anche Manetti per bloccare il Toro, La Nuova Venezia, 7 novembre 2003, pag.45
  26. ^ a b Manetti, un addio senza rancore, La Nuova Venezia, 3 luglio 2004, pag.41
  27. ^ Ulivieri e il cambio di modulo: così è nato l'«albero di Natale», Il Mattino di Padova, 4 dicembre 2004, pag.45
  28. ^ Cestaro ha deciso, Favero rimane, Il Mattino di Padova, 9 giugno 2005, pag.39
  29. ^ È la settimana decisiva per la Biellese. L'Alessandria già in forma campionato, La Stampa, 8 agosto 2005, pag.44
  30. ^ Grigi, 5 mesi di stop per Manetti, La Stampa, 2 settembre 2005, pag.41
  31. ^ Derthona, ingaggiato Troiano. Benzi: «È quel che ci mancava», La Provincia Pavese, 15 dicembre 2007, pag.59
  32. ^ Il Derthona non usa i nuovi, La Provincia Pavese, 21 novembre 2007, pag.43
  33. ^ Borgorosso Arenzano: Bonvicini il nuovo D.S. Dilettantissimo.tv
  34. ^ Luciano Breviario, Emessi anche gli ultimi verdetti con il Borgorosso Arenzano che retrocede in Eccellenza, su Riviera24.it, 8 maggio 2011. URL consultato il 29 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  35. ^ Corso per allenatori di seconda categoria “UEFA A” a Coverciano, gli abilitati Settoretecnico.figc.it
  36. ^ Rappresentativa Ligure GIOVANISSIMI: I CONVOCATI, su dilettantissimo.tv, 23 aprile 2015. URL consultato l'8 aprile 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]