Aldo Zanotta

Aldo Oreste Giuseppe Zanotta
NascitaNovi Ligure, 2 febbraio 1903
MorteChiarista, 28 dicembre 1940
Cause della morteMorto in combattimento
Luogo di sepolturacimitero di Mombaruzzo
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoAlpini
RepartoII Battaglione complementi, 9º Reggimento alpini, 3ª Divisione alpina "Julia"
Anni di servizio1939-1940
GradoTenente di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Comandante di2ª Compagnia
Decorazionivedi qui
dati tratti da I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro[1]
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Aldo Oreste Giuseppe Zanotta (Novi Ligure, 2 febbraio 1903Chiarista, 28 dicembre 1940) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Novi Ligure il 2 febbraio 1903, figlio di Fulvio[N 1] e di Giuseppina Mocafighe.[1] Compì gli studi inferiori e superiori a Novi Ligure, frequentando poi l'Università di Genova dove conseguì la laurea in economia e commercio nel 1924.[1] In quello stesso anno frequentò come allievo ufficiale il corso tenutosi al Corpo d'armata di Torino, al termine del quale fu nominato sottotenente di complemento assegnato al Corpo degli alpini. Prestò servizio militare obbligatorio presso il Battaglione alpino "Val Maira" inquadrato nel 5º Reggimento alpini. Lavorò poi nel settore alberghiero, fu amministratore presso alcune industrie di Milano mettendosi successivamente in proprio. Il 12 giugno 1932 sposò la signorina Lina Ciarlo che gli diede una figlia, Maria Rosa.[1] Richiamato in servizio come istruttore il 20 agosto 1939,[N 2] vi rimane anche dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, il 10 giugno 1940,[1] prestando servizio presso la 502ª compagnia mitraglieri da posizione.[N 3] schierata sul fronte francese. Allo scoppio della guerra con la Grecia, avvenuto il 28 ottobre dello stesso anno, chiese ed ottenne di partire per il fronte, assegnato come comandante della seconda compagnia al II battaglione complementi del 9º Reggimento alpini. L'unità arrivò nella Valle del Devoli, in Albania, il 14 dicembre[2] raggiungendo la linea del fronte il giorno 19, a Beducias, nel settore tenuto dalla 3ª Divisione alpina "Julia" al comando del generale Mario Girotti. Cade in combattimento il giorno 28 dicembre,[N 4] a Quota 1067, nel settore del Vojussa. Gli fu conferita la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

I funerali poterono essere effettuati solo il 6 marzo 1941, e la salma fu tumulata in un cimitero locale rientrando in Italia nel 1961, traslata nel Cimitero di Mombaruzzo.[N 5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia alpina, era primo al contrassalto in una forte posizione nemica. Due volte ferito, tornava a riprendere il comando e contrattaccava ancora l'avversario superiore in forze, riuscendo, con l'esempio e con prodigi di valore, a respingerlo ed a mantenere la contesa posizione fino a che, colpito a morte, donava la sua giovinezza alla Patria sulle posizioni conquistate. Q. 1067 di Chiarista e Fratarit (Fronte greco), 27 dicembre 1940
— [1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dove il padre faceva di professione l'albergatore.
  2. ^ Nel 1933 era stato promosso al grado di tenente di complemento.
  3. ^ Tale unità era stata assegnata al IV settore di copertura della Guardia alla Frontiera.
  4. ^ La data fu fissata dal Ministero della guerra, ma probabilmente era il 27.
  5. ^ La salma riposa nella cappella di famiglia della moglie, dove si trova anche quella dello zio della signora Lina, il tenente colonnello medico alpino Carlo Mocafighe, direttore sanitario della 4ª Divisione alpina "Cuneense", decorato con medaglia d’argento al valor militare, caduto sul fronte russo nel 1943.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Bianchi, Cattaneo 2011, p. 244.
  2. ^ a b Bianchi, Cattaneo 2011, p. 245.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
  • Andrea Bianchi, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Zanotta, Aldo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 marzo 2023.
  • Zanotta, Aldo, su MOVM. URL consultato il 31 marzo 2023.