Alberto Fortis

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Alberto Fortis
Alberto Fortis
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenerePop rock
Musica d'autore
Periodo di attività musicale1979 – in attività
Strumentovoce, pianoforte, armonica a bocca
EtichettaPhilips, CBS Italiana
Album pubblicati21
Studio12 + 1 EP
Live1 + 3 in studio
Raccolte5
Sito ufficiale

Alberto Fortis (Domodossola, 3 giugno 1955) è un cantautore, scrittore e poeta italiano.

Musicista eclettico e polistrumentista, Fortis è considerato uno dei più importanti esponenti del cantautorato italiano.[1][2]

Durante la sua lunga carriera, cominciata nel 1979, egli ha collaborato con numerosi artisti di fama nazionale ed internazionale trai i quali George Martin, Claudio Baglioni, Franco Califano, Roberto Vecchioni, Biagio Antonacci, la Premiata Forneria Marconi e la London Philharmonic Orchestra; ha inoltre aperto i concerti di James Brown e Bob Dylan.[3]

Dopo un grande successo sia commerciale che di critica negli anni '80, il cantante decide di continuare a sperimentare nuovi generi e di proporre nuove sonorità nei successivi decenni.[4]

In tempi più recenti musicista di nicchia e quindi non sempre apprezzato dal pubblico[5], Fortis ha comunque ricevuto un ampio elogio da parte della critica specializzata per diversi lavori; tra questi il disco eponimo Alberto Fortis, del 1979, il quale è stato inserito nella classifica dei migliori 100 dischi italiani della storia redatta dalla nota rivista Rolling Stone.[6]

Oltre alla sua attività nel mondo della musica, Fortis è anche regista (spesso per i propri video musicali), poeta e scrittore con all'attivo due raccolte di poesie e un'autobiografia.[7][8]

Nella sua carriera ha venduto nel mondo oltre un milione e mezzo di copie certificate.[9]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origini ebraiche,[10] imparentato con l'ex presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia Alessandro Fortis, trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Domodossola, sua città natale[11]. Il padre era un medico chirurgo promosso colonnello degli Alpini per i meriti acquisiti in un'azione umanitaria, che fu anche direttore sanitario dell’ospedale cittadino. Nella sua famiglia c'è un altro luminare della medicina: il professor Lino De Gasperis - primo cugino della mamma di Alberto, scomparsa quando lui aveva 17 anni - che fu uno dei primi cardiochirurghi italiani di grande fama, nonché maestro del professor Gaetano Azzolina. Da bambino subisce già il fascino della musica e a 13 anni è batterista in una band giovanile[12] chiamata i Paip's, dal nome del locale di Sestriere dove aveva iniziato a esibirsi davanti al pubblico come musicista[13]. Inizierà poi a suonare il pianoforte a 18 anni.

Terminati gli studi superiori si trasferisce a Genova per iscriversi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. In quegli anni comincia a suonare il piano e a comporre canzoni. Dopo pochi esami si ritira dagli studi universitari e si sposta a Roma, dove lavora come grafico e intanto cerca di introdursi, inizialmente senza successo, nell'ambiente musicale. L'anno successivo riprende la trafila presso i discografici, questa volta a Milano, dove riesce a entrare in Polygram Philips Records, attuale Universal Music, grazie al paroliere Alberto Salerno. L'azione congiunta di Alberto Salerno, che riesce a organizzare un incontro con i vertici della Polygram, della discografica Mara Maionchi e dell'arrangiatore e produttore Claudio Fabi, risulta decisiva per aiutare Alberto Fortis nel suo obiettivo di pubblicare il suo primo disco, che si chiama appunto Alberto Fortis,[14] uscito nel 1979, accompagnato dalla Premiata Forneria Marconi al completo.

Le canzoni A voi romani e Milano e Vincenzo vengono osteggiate dal circuito radio-televisivo ufficiale a causa dei testi, ma ottengono una grande diffusione soprattutto grazie alle emittenti libere che ne decretarono l'ampio successo. "Vincenzo" fa riferimento al famoso produttore discografico Vincenzo Micocci, che ritardò l'avvio di carriera del giovane Alberto Fortis. I due si riappacificarono in seguito, con Fortis che nel 2010 pubblica il brano "Vincenzo io ti abbraccerò". Vincenzo Micocci invece intitola la propria autobiografia "Vincenzo io ti ammazzerò"[15], a richiamare il brano di Fortis.

Alberto Fortis in concerto a Lecce nel luglio 2018

Nel 1979 Fortis apre il concerto di James Brown allo stadio Braglia di Modena.[16] Dopo un brevissimo cameo nel cinema, dove interpreta una parte in Liquirizia di Salvatore Samperi, esce il suo secondo album Tra demonio e santità, un concept album incentrato sul dialogo tra il bene e il male che ottiene un buon successo ma minore rispetto al disco d'esordio. Il terzo album, La grande grotta pubblicato nel 1981, registrato al One Step Up Studio di Los Angeles, si rivela essere il suo album più venduto, anche grazie a canzoni come Settembre e La nena del Salvador.

Dopo l'uscita di Fragole infinite (1982) registrato a Londra negli Abbey Road Studios ed El nino (1984), Fortis continua a incidere album senza ottenere successo rilevante, e si trasferisce negli Stati Uniti dove nel 1987 registra Assolutamente tuo, album che contiene il brano Qui la luna partecipante al Festivalbar, la cui produzione e gli arrangiamenti sono di Carlos Alomar, chitarrista e compositore molto conosciuto per la sua collaborazione con David Bowie, avendo suonato nei suoi album più di ogni altro musicista.[17]

Nel 2005 prende parte a O' Scià, il festival ideato da Claudio Baglioni sulla spiaggia dell'isola di Lampedusa.

Nel 2006 ha preso parte alla terza edizione del reality show di Rai 2 Music Farm, classificandosi quarto.

Fortis nel 2007

Dal 2008 è testimonial ufficiale dell'associazione di volontariato dei City Angels.

Il 12 novembre 2010 è ospite nel programma televisivo I migliori anni di Carlo Conti, in cui si esibisce con una versione modificata di Milano e Vincenzo, cantando Vincenzo io ti abbraccerò.

Il 30 settembre 2014 è uscito il suo album di inediti Do l'anima, a distanza di nove anni dal precedente progetto discografico.

Con te è il diciannovesimo lavoro discografico (Extended play) di Alberto Fortis, pubblicato nel 2016 da Sony Music Italy.

Nel 2018 esce il doppio album 4Fortys, col quale festeggia quarant'anni di carriera. Il disco comprende tutti i brani dell'album di esordio eseguiti in piano e voce live, alcuni brani celebri del repertorio e tre inediti: Venezia, Maphya e Caro Giuseppe. Il 14 dicembre dello stesso anno esce l'album raccolta in formato vinile I Love You su etichetta Playaudio al quale segue, nel febbraio dell'anno seguente, il singolo I Love You.

Nel novembre 2019 esce il box 1° officiALive che contiene due CD con le registrazioni dei brani live eseguiti al Castello Sforzesco il precedente 9 giugno, oltre a un libro con foto, immagini, appunti inediti provenienti dall'archivio personale di Alberto Fortis e un DVD, tutto distribuito dall'etichetta Azzurra Music. Nel dicembre dello stesso anno il canale satellitare Sky Arte gli dedica una puntata del programma "33 giri Italian Masters"[18] in cui narra in prima persona aneddoti sulla propria carriera e in particolare sull'incisione del suo primo album.

Nel 2020 pubblica per la major Universal Music Group il singolo Nyente da diRe. Questo brano inedito, registrato a Milano e masterizzato a New York da Greg Calbi presso gli studi Sterling Sound, è stato realizzato ed arrangiato dallo stesso Fortis insieme allo storico collaboratore Franco Cristaldi.

L'8 febbraio 2022 è stato annunciato, in collaborazione con Tony Cicco e i Deshedus, come uno dei 9 "Big" partecipanti a Una voce per San Marino 2022, festival musicale volto a selezionare il rappresentante sanmarinese all'Eurovision Song Contest 2022 a Torino.[19]

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

Polistrumentista autodidatta, Fortis è in grado di suonare il pianoforte e la fisarmonica a bocca oltre ad avere delle buone conoscenze tecniche della batteria (strumento che adoperava in gioventù). Caratteristica della sua discografia è la voce dotata di una vasta estensione vocale e di un timbro molto riconoscibile.

Noto per pluralità di fonti musicali a cui attinge, durante la sua carriera ha spaziato tra il pop, la musica d'autore, il gospel e la musica latina.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Live
EP
Raccolte

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • Al. Che fine ha fatto Yude? - 2010

Raccolte di poesie[modifica | modifica wikitesto]

  • Tributo giapponese - 1988
  • Dentro il giardino - 1994

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Incisioni e interpretazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • La sedia di lillà - Antonella Ruggiero ha inciso il brano nel 2014 con la collaborazione di Luca Vicini "Vicio" (arrangiamento, basso e programmazione) e di Roberto Colombo (programmazione archi). La registrazione è contenuta nell'album "Quando facevo la cantante" (2018) - CD3 "La canzone d'autore".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alberto Fortis si racconta: "Oggi una canzone come 'A voi romani' non potrebbe mai essere pubblicata", su RavennaToday. URL consultato il 20 agosto 2023.
  2. ^ nicolavacca, “Tra demonio e santità” di Alberto Fortis: un capolavoro neppure sfiorato dal tempo, su zonadidisagio.wordpress.com, 10 maggio 2019. URL consultato il 20 agosto 2023.
  3. ^ Radio Swiss Classic, su www.radioswissclassic.ch. URL consultato il 22 febbraio 2024.
  4. ^ Alberto Fortis, su Alberto Fortis Cantautore Italiano. URL consultato il 20 agosto 2023.
  5. ^ https://www.ilsussidiario.net/autori/valerio-beck, Chi è Alberto Fortis, cantautore italiano/ In gara a Una voce per San Marino nel 2022, su IlSussidiario.net, 28 aprile 2023. URL consultato il 23 febbraio 2024.
  6. ^ Alberto Fortis e quell'omonima perla che 40 anni dopo viene ristampata | Rolling Stone Italia, su rollingstone.it, 30 novembre 2018. URL consultato il 23 febbraio 2024.
  7. ^ Al. Che fine ha fatto Yude?, su www.libreriauniversitaria.it. URL consultato il 23 febbraio 2024.
  8. ^ Edoardo Esposito- www.edo-design.com, Francesco Facconi- www.mdsol.it, Che fine ha fatto Yude? La storia autobiografica di Alberto Fortis - L'Isola della Musica Italiana, su www.lisolachenoncera.it. URL consultato il 23 febbraio 2024.
  9. ^ Fortis, Alberto - Treccani, su Treccani. URL consultato il 22 febbraio 2024.
  10. ^ Alberto Fortis, intervista, su Rockol. URL consultato il 6 settembre 2020.
  11. ^ Biografia di Alberto Fortis, su nonsolosuoni.it. URL consultato il 26 maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2020).
  12. ^ Biografia, su Alberto Fortis Cantautore Italiano. URL consultato il 26 maggio 2020.
  13. ^ Lo Spazio Musica di Spaghetti Italiani - Biografia di Alberto Fortis, su spaghettitaliani.com. URL consultato il 26 maggio 2020.
  14. ^ Mi ritornano in mente di Giacomo Gianfranco D'Amato - Editrice Zona, pag 181
  15. ^ Libro Vincenzo io ti ammazzerò. Biografia di Vincenzo Micocci, un creativo nell'industria discografica - V. Micocci - Coniglio Editore | LaFeltrinelli, su lafeltrinelli.it. URL consultato il 26 maggio 2020.
  16. ^ (EN) Sergio Bossi, 1000 Notes... Stories of Music and Musicians..., Lulu.com, ISBN 978-1-326-16718-9. URL consultato il 16 febbraio 2020.
  17. ^ Rockol com s.r.l, √ Biografia di Alberto Fortis | Le ultime news, concerti e testi, su Rockol. URL consultato il 26 maggio 2020.
  18. ^ La musica di Alberto Fortis, su Sky Arte - Sky, 9 dicembre 2019. URL consultato il 26 maggio 2020.
  19. ^ Una Voce per San Marino: ecco i "big" in finale, c'è anche Achille Lauro, su sanmarinortv.sm, San Marino RTV, 8 febbraio 2022. URL consultato l'8 febbraio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Gianluca Testani, Arcana Editrice, 2006, ISBN 88-7966-422-0.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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