Alberto Capitta

Alberto Capitta

Alberto Capitta (Sassari, 2 gennaio 1954) è uno scrittore, regista e attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Sassari, Alberto Capitta è attore, regista e autore di testi teatrali ed è fondatore, insieme a Elda Broccardo, di Ariele Laboratorio.

Ha esordito come romanziere con "Il cielo nevica" (Guaraldi 1999) seguito da "Creaturine" (Il Maestrale 2004 e Il Maestrale / Frassinelli 2005; tradotto in Francia), l'opera gli vale un posto di finalista al Premio Strega. Nel 2006 gli viene assegnato il premio "Lo Straniero", la rivista fondata e diretta da Goffredo Fofi, per essere, tra l'altro, "uno dei più interessanti tra gli scrittori di una straordinaria fioritura sarda" (Nuova letteratura sarda)[1]. Nel 2007 Il Maestrale ha ripubblicato il romanzo d'esordio "Il cielo nevica“ (Guaraldi, 1999). Del 2008 è il romanzo "Il giardino non esiste", sempre per Il Maestrale. Ha curato il volume “Evasioni d'inchiostro” (Voltalacarta Editrici, 2012), racconti, favole e poesie dal carcere di Badu 'e Carros di Nuoro. Collabora con quotidiani (La Nuova Sardegna) e riviste (Lo Straniero, Gli Asini) e svolge attività didattico-teatrale nelle scuole.

Il suo quarto romanzo "Alberi erranti e naufraghi" si aggiudica il Premio Brancati per la narrativa nel settembre 2013[2] e il Premio Letterario Città di Osilo. È stato proclamato Libro dell'Anno 2013 dai lettori della trasmissione di RadioRai 3 Fahrenheit.

Il suo romanzo "L'ultima trasfigurazione di Ferdinand" è stato pubblicato nell'ottobre 2016, sempre per Il Maestrale di Nuoro ed è finalista al Premio Dessì 2017.

Nell'ottobre 2023 con l'editore Il Maestrale di Nuoro pubblica il suo sesto romanzo "La tesina di S.V." e contemporaneamente gli viene attribuito il Premio Angioni alla Carriera 2023 con la motivazione "(...) personalità straordinaria e tra le più rilevanti della narrativa e del teatro isolano e italiano, Capitta è stato capace di coniugare etica ed estetica della sua poetica, annoverata fra le più alte della Nuova Letteratura sarda".

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Autore[modifica | modifica wikitesto]

Curatore[modifica | modifica wikitesto]

  • Evasioni d'inchiostro (Voltalacarta Editrici, 2012)

Libri Illustrati[modifica | modifica wikitesto]

Autore[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Autore e regista[modifica | modifica wikitesto]

  • Oceani (1986)
  • Ahmar (1989)
  • Hongos, abbracciavamo l'acqua tra le foglie (1989)
  • Caino e Libia (1990)
  • Torta di pere (1990)
  • Los Hombres de Maiz (1992)
  • Sassari città sommersa (1995)
  • Francesco, dicono che salpò nell'Oltreaurora (1995)
  • La canzone del passaggio (1999)

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Il volume n.9 della collana Le montagne incantate (edita da Club Alpino Italiano e National Geographic Italia, 2019, ISBN 9771128561247 ) contiene un brano di Alberto Capitta.
  • Il volume n.4 della collana Parchi d'Italia (edita da Club Alpino Italiano, la Repubblica e National Geographic Italia, 2021, ISBN 9771128561292) contiene un brano di Alberto Capitta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giulio Angioni (ed.), Cartas de logu. Scrittori sardi allo specchio, Cagliari, CUEC, 2007
  2. ^ Albo d'oro premio Brancati, su comune.zafferana-etnea.ct.it. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).

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