Alagna Valsesia

Alagna Valsesia
comune
Alagna Valsesia – Stemma
Alagna Valsesia – Bandiera
Alagna Valsesia – Veduta
Alagna Valsesia – Veduta
Alagna Valsesia - centro
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Vercelli
Amministrazione
SindacoRoberto Veggi (lista civica) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate45°51′14″N 7°56′14″E / 45.853889°N 7.937222°E45.853889; 7.937222 (Alagna Valsesia)
Altitudine1 191 m s.l.m.
Superficie133,17 km²
Abitanti694[1] (30-11-2023)
Densità5,21 ab./km²
FrazioniBalma, Boccorio, Cà di Janzo, Casa Verno, Dorf, Piane (Fum d'Boudma), Dosso (Fum Diss), Fum Tschukke, Fun d'Rùfinu, Gabbio (Fum Sand), Im Adelstodal, Im Felleretsch, Im Garrài, Im Oubre Grobe, Im Oubre Rong, Im Rong, Im Undre Grobe, Im Wold, Bonda (In d'Bundu), Ecco (In d'Ekku), In d'Follu, In d'Mèrlette, In d'Stütz, In d'Weng, Piana Fuseria, In d'Wittine, Isolello, Miniere, Porazzo (Purratz Hus), Riva Valdobbia, Sant'Antonio, Scarpia, Uttershus, Vogna Sotto, Wittwosma, Z'am Steg, Z'Jakmuls Hus, Pedemonte (Z'Kantmud), Pedelegno (Z'Pudelenn), Z'San Niklòs, Z'Yuassis Hus, Zar Chilchu, Zar Sogu, Montella, Goreto, Rusa,
Comuni confinantiAlto Sermenza, Campertogno, Gressoney-La-Trinité (AO), Gressoney-Saint-Jean (AO), Macugnaga (VB), Mollia, Rassa, Zermatt (CH-VS)
Altre informazioni
Cod. postale13021
Prefisso0163
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT002002
Cod. catastaleA119
TargaVC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 877 GG[3]
Nome abitantialagnesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
MottoExcelsior
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Alagna Valsesia
Alagna Valsesia
Alagna Valsesia – Mappa
Alagna Valsesia – Mappa
Posizione del comune di Alagna Valsesia nella provincia di Vercelli
Sito istituzionale

Alagna Valsesia (Im Land in walser; Alagna in piemontese; Lagna in dialetto valsesiano) è un comune italiano di 694 abitanti della provincia di Vercelli in Piemonte, situato ai piedi del versante meridionale del massiccio del Monte Rosa, la seconda montagna più alta delle Alpi.

È l'unico comune della provincia di Vercelli che confina con la Svizzera, col comune di Zermatt nel canton Vallese.

Dal 1º gennaio 2019 ha incorporato il comune limitrofo di Riva Valdobbia, divenendo il comune più esteso della provincia.

Il suo territorio fa parte del Sesia Val Grande geopark, dal 2013 patrimonio Rete di geoparchi globale dell'UNESCO.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Punta Grober (3497 m s.l.m.) e il Monte del Turlo (3128 m s.l.m.) viste dal corso

Il territorio del comune, caratterizzato da una geografia aspra e selvaggia, occupa l'estremità superiore della Val Grande, ai piedi del massiccio del Monte Rosa (4638 m s.l.m.), con il quale è collegato con una funivia, ed è situato all'interno dell'area del parco naturale dell'Alta Val Sesia e dell'Alta Val Strona con altre montagne delle Alpi del Monte Rosa a contornare la valle a (Corno Bianco 3320 m e Monte Tagliaferro 2964 m).

Attraversato dal fiume Sesia (che forma spettacolari cascate, raggiungibili con un sentiero da Alagna), dai torrenti Olen e Bors, il cui bacino trae origine dai ghiacciai del Monte Rosa, e dai torrenti Mud e Otro che originano dal monte Tagliaferro e dal Corno Bianco rispettivamente, confina con la Valle d'Aosta tramite il Col d'Olen dal quale si dirama la vallata di Gressoney, con la Svizzera e con il VCO; oltre a essere uno dei due punti di accesso piemontesi al suddetto massiccio assieme a Macugnaga, è l'unico comune della provincia di Vercelli a confinare con un altro stato, la Svizzera (con il Vallese comune di Zermatt). Dal fondovalle, dove è situato il paese, si diramano cinque valli laterali:

Il gruppo del Monte Rosa poco prima di Alagna

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'origine germanica della popolazione locale ha sicuramente condizionato il toponimo che, secondo alcuni storici, deriva dal tedesco Land, in italiano terra o paese; studi più recenti ritengono che derivi dal termine olen, anche se le origini di tale termine appaiono dubbie, in quanto in tedesco moderno significa oliare, lubrificare e compare per la prima volta in un atto di convenzione del 1270 stipulato tra il Visconte d'Aosta Ibleto di Challant e i valsesiani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Comuni Walser, tra cui Alagna Valsesia

Il territorio di Alagna Valsesia, anticamente utilizzato come alpeggio, venne colonizzato nel XIII secolo dai Walser, nel corso di successive migrazioni, popolazioni di origine germaniche, che vi costruirono le proprie case e ne fecero un abitato permanente. Questa popolazione, proveniente dal vicino Cantone Vallese in Svizzera, era dedita alla pastorizia e all'agricoltura, e con la sua cultura, le sue tradizioni e i suoi caratteristici edifici rurali lasciò un segno profondo in molte zone dell'alta Valsesia. Il paese era una colonia secondaria, fondata da Walser provenienti dalla vicina Macugnaga.

Secondo la tradizione, Alagna - o Lagna - sarebbe stata fondata da un certo Enrico Staufacher che diede inizio alla costruzione delle prime abitazioni permanenti. In quel tempo l'ultimo centro abitato della valle era Pietre Gemelle, situato dove oggi sorge Riva Valdobbia. Inizialmente Alagna si aggregò alla comunità di Pietre Gemelle, costituitasi in parrocchia indipendente nel 1326. Verso la fine del Quattrocento Alagna si separò costituendosi in parrocchia autonoma (1475), ad eccezione del territorio della Val d'Otro che rimase parte della parrocchia di Riva, passando a quella di Alagna solo alcuni decenni più tardi. Come tutta la Valsesia fa parte dal 1323 al 1707 della Lombardia, prima sotto i Visconti poi con gli Sforza, nel Ducato di Milano. Il periodo sforzesco è contrassegnato da una notevole espansione dei commerci: a Riva Valdobbia, con decreto firmato proprio dal Duca di Milano Francesco Sforza, il 12 luglio 1451, si rafforza l'importanza di una Fiera, già attiva molti anni prima e conosciuta come Fiera di Pietre Gemelle.

La comunità Walser rimase relativamente isolata fin verso la metà del Cinquecento, ma non mancarono contatti con la popolazione valsesiana. Verso la fine del Cinquecento una famiglia di Varallo, gli Scarognini, iniziarono lo sfruttamento delle miniere d'oro nei dintorni di Alagna, attività che coinvolse anche la popolazione locale. L'attività estrattiva comprese anche argento e rame determinando una consistente immigrazione di lavoratori dalla Valsesia, dal biellese e da altre aree del Piemonte. La lingua dei Walser è una particolare variante del dialetto tedesco meridionale, chiamata "altissimo alemanno", ed è molto simile al dialetto svizzero tedesco nella sua forma più arcaica: il titzschu di Alagna Valsesia e Rimella in Valsesia è una delle sue tre varianti ancora esistenti in Italia.

Durante la seconda guerra mondiale il territorio di Alagna Valsesia venne incluso all'interno della Repubblica partigiana della Valsesia. Il 14 luglio 1944 i nazisti fucilarono presso il cimitero locale otto carabinieri e sette partigiani[4].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma, il gonfalone e la bandiera sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 1º dicembre 2021.[5]

«Troncato semipartito: nel PRIMO, d'azzurro, al versante sud del Monte Rosa al naturale; nel SECONDO, di rosso, all'aquila d'argento dal volo spiegato, artigliata su due monti al naturale uscenti dai fianchi ed accompagnata in capo dalla scritta "EXCELSIOR" in caratteri lapidari d'azzurro, cuciti di nero; nel TERZO, d'azzurro, alla chiesa posta di tre quarti nascente dalla punta, sinistrata da due campanili a cuspide, quello esterno più basso, aperti del campo ciascuno di una bifora, sullo sfondo di una catena di monti, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma attuale affianca i simboli di Alagna e Riva Valdobbia, sormontati dal profilo del versante valsesiano del Monte Rosa[6], e sostituisce quello precedente concesso ad Alagna, assieme al gonfalone municipale, con D.P.R. del 7 ottobre 1963.[7]

Stemma in uso fino al 2021

«Di rosso, all'aquila d'argento dal volo spiegato, artigliata su due monti al naturale, uscenti dai fianchi dello scudo, ed accompagnata in capo dalla scritta Excelsior in caratteri lapidari d'azzurro, cuciti di nero.»

Il gonfalone è costituito da un drappo di azzurro. La bandiera è un drappo di azzurro.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio di Riale Inferiore
  • La chiesa di San Giovanni Battista venne edificata nel 1511 ed eretta a parrocchiale nel 1564. Sul suo esterno si osservano alcune pitture dei fratelli Avondo e un bel portale d'entrata in stile gotico, mentre l'interno, alquanto basso, è a tre navate sostenute da sei grosse colonne di granito nero del luogo. A destra si può osservare un elegante pulpito in pietra ollare e di disegno antico. A destra, l'altare laterale, un notevole lavoro di scultura lignea della fine del XVII secolo, mostra una Madonna col Bambino, San Rocco e San Sebastiano, pregevoli statue attribuite a Giovanni d'Enrico.
  • In frazione Pedelegno è da segnalare un edificio storico detto "Il Castello", appartenuto, secondo una tradizione rivelatasi infondata, alla famiglia Scarognini di Varallo. Il castello o domus lapidea di Alagna, forse costruito agli inizi del XV secolo per volere del feudatario Francesco Barbavara, conte di Pietre Gemelle, appartenne a un certo Pietro de Manno fino al 1489, quindi ad Antonio del fu Giovanni Salini e in seguito alla famiglia Chiarini, che lo possedeva fin dal 1541, alla quale sono forse da attribuire gli stemmi scolpiti sulla casa, uno dei quali reca il motto: "Omne Solum Forti Patria Est Quia Patria"[8].
  • In frazione Ca' Giacomolo si trova la Casa d'Henricis che diede i natali a tre artisti, Antonio, Giovanni e Melchiorre d'Enrico. Antonio, detto Tanzio da Varallo fu uno dei massimi esponenti della pittura seicentesca nell'Italia settentrionale.
  • Lo storico hotel Monte Rosa Guglielmina, si trova di fronte alla chiesa di San Giovanni, fu il primo costruito ad Alagna nel 1865.
  • Il centro di visita, con annesso giardino botanico d'alta quota, del Parco naturale Alta Valsesia, presso l'alpe Fum Bitz (1603 m).
  • All'interno del territorio comunale è sita la famosa capanna Regina Margherita che, con i suoi 4554 m s.l.m., è il rifugio più alto d'Europa.

Il parco naturale dell'Alta Val Sesia e dell'Alta Val Strona[modifica | modifica wikitesto]

Centro di Alagna Valsesia
Chiesa parrocchiale di San Giovanni

Il territorio comunale, dal fondovalle fino alla Punta Gnifetti (4.559 m) fa parte del parco naturale dell'Alta Val Sesia e dell'Alta Val Strona, facendone una delle aree protette italiane che raggiungono maggiori altitudini.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

L'1,0% della popolazione si definisce di madrelingua walser, anche se oltre l'11% è in grado di parlarlo.[9]

Abitanti censiti[10]

Le guide alpine e la tradizione alpinistica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Monte Rosa (parete valsesiana).
L'imponente Parete Valsesiana del Monte Rosa
Monte Tagliaferro m.2964 dal passo dei Salati
Statua ad Antonio Grober

Alagna Valsesia, al pari di Macugnaga (posta a settentrione dietro la costiera della Punta Grober) è uno tra i centri storici dell'alpinismo. Il suo corpo guide fondato con 24 membri nel 1872 è il più antico d'Italia dopo quello di Courmayeur (1868). È il punto di partenza tradizionale per la salita alla Capanna Regina Margherita.

In paese l'eredità alpinistica è ricordata dalla statua ad Antonio Grober inaugurata il 10 settembre 1911, due anni dopo la sua morte, e dalla targa commemorativa, posta sulla chiesa di San Giovanni Battista, dedicata a don Giovanni Gnifetti, che tra l'8 e il 9 agosto 1842 scalò per la prima volta la punta a lui dedicata (la Punta Gnifetti, 4559 m s.l.m. quarta in ordine d'altezza del Monte Rosa).

Alcuni anni prima, il 23 luglio 1801, Pietro Giordani, medico di Alagna, con un gruppo di compaesani raggiunse la cima oggi a lui intitolata (la Punta Giordani 4046 m s.l.m.). Fu la prima cima del gruppo a cadere e la prima impresa di livello nel gruppo del Rosa. Alcuni anni più tardi, nel 1819 Joseph Zumstein, ispettore forestale della Valsesia, arrivò sulla cima a lui dedicata: Punta Zumstein (m 4563 la terza del gruppo) insieme ad altre 10 persone. Oggi la tradizione alpinistica di Alagna continua a rimanere viva nei nomi di altri illustri alpinisti, primo fra tutti Silvio Mondinelli (detto "Gnaro"), residente ad Alagna. "Gnaro" ha raggiunto fama mondiale avendo scalato tutti i 14 ottomila della terra (secondo italiano dopo Messner) senza l'utilizzo dell'ossigeno.

Altre guide famose sono Michele Gabbio, Osvaldo Antonietti, Paolo Dalla Valentina e Michele Enzio quest'ultimo autore della scalata allo Shisha Pangma (8036 m s.l.m.) e membro della spedizione scientifica Share Everest (2008) che con Mondinelli e Confortola e il capo spedizione Agostino Da Polenza ha con successo impiantato la più alta stazione meteo del mondo al colle sud dell'Everest a quasi 8000 m di quota. Il 26 luglio 2014, Michele Cucchi, altra guida di Alagna, è in cima al K2 (8611 m s.l.m.). La salita, è realizzata all'interno della spedizione italiana per il 60º anniversario della prima ascensione.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

In autunno si svolge la caratteristica processione, detta del Rosario fiorito, la cui nascita risale al 1683. Ad essa partecipano gli abitanti da Alagna Valsesia nei loro tipici costumi, pregando e cantando nel linguaggio dei loro antenati. Tale manifestazione rappresenta il ringraziamento alla Vergine per la protezione data alle mandrie e agli alpeggi durante la stagione estiva.

Alagna è uno dei principali poli dell'Ecomuseo della Valsesia, distribuito in diverse località della valle. Di esso fanno parte il Teatro Unione Alagnese e il Museo Walser: Il primo è situato a sud verso l'ingresso dell'abitato ed è stato inaugurato il 30 dicembre 1900: all'interno si trovano le allegorie di Ars et Labor, opera del pittore valsesiano Camillo Verno (Campertogno 1870 - 1942). Il secondo sorge in frazione Pedemonte a nord dell'abitato ed è allestito in una tipica casa Walser su tre piani del 1628: al suo interno sono ricostruiti con grande accuratezza gli ambienti di un'antica casa (la stalla, la cucina, il fienile, ecc...), che illustrano come era la vita su queste montagne alcuni secoli fa.

Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel paese opera l'associazione culturale "Walser Gmai" (Comunità Walser), che preserva la cultura, la lingua, le usanze e le tradizioni secolari e uniche della comunità walser di Alagna Valsesia.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La funivia che raggiunge il passo dei Salati

In passato sede di una miniera d'oro, oggi Alagna è una località turistica estiva e invernale, molto conosciuta per essere la patria del freeride. Grazie ai nuovi impianti di risalita, che dal dicembre 2004 sono collegati con gli impianti di Gressoney-La-Trinité tramite funivia, Alagna è parte del grande comprensorio sciistico intervallare del Monterosa Ski, comprendente le stazioni sciistiche di Alagna, Gressoney e Champoluc. Con le funivie è possibile raggiungere il passo dei Salati (2936 m). Dal versante di Gressoney-La-Trinité del Passo Salati, parte la nuovissima funivia che conduce alle Roccette di Punta Indren (3275 m), punto di partenza quasi obbligato per l'ascesa alle principali vette del Monte Rosa, molte delle quali portano i nomi proprio di cittadini alagnesi. In località Wold, si trova invece una più piccola stazione sciistica, ottima per i principianti, composta da due sole sciovie.

Un altro polo di attrazione turistica è costituito dalle testimonianze culturali, architettoniche, folcloristiche legate alla popolazione dei walser: Alagna ha ospitato per tre volte, nel 1962 insieme a Saas-Fee, nel 1983 e nel 2007, il "Walsertreffen", il raduno triennale delle genti walser di tutta l'Europa. Il comune di Alagna fa parte della Comunità Montana Valsesia.

Le miniere[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Le miniere dell'Alta Val Sesia.

L'estrazione mineraria sui monti della Valsesia appartiene ad epoca antica anche se non è stato possibile appurare a che periodo risalgono i primi scavi minerari nel territorio di Alagna.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Sport Invernali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Monterosa Ski.
Alagna Valsesia, Monterosa ski, Funifor Passo dei Salati 2980 m
Telecabina Alagna Valsesia 1200 m - Pianalunga 2050 m
Tagliaferro (2964 m s.l.m.) dal Passo dei Salati (2980 m s.l.m.)

Alagna è una delle più importanti stazioni sciistiche piemontesi. Negli ultimi anni, per numero di presenze, si è affermata sempre più come la principale località sciistica dell'Alto Piemonte. I primi impianti di risalita sorsero nella seconda metà degli anni cinquanta, quando venne aperto il comprensorio sciistico Belvedere-Val d'Otro. Fu realizzata una moderna cabinovia ad agganciamento automatico che dal centro di Alagna raggiungeva il Belvedere. In quota furono aperti una seggiovia monoposto Marchisio e due sciovie.

Negli anni sessanta iniziò lo sviluppo di un nuovo comprensorio sciistico. La ditta Ceretti & Tanfani realizzò tre ardite funivie che dal centro di Alagna permettevano di salire sino ai 3260 metri di Punta Indren. Le funivie Alagna-Zaroltu-Bocchetta delle Pisse-Punta Indren erano molto utilizzate anche d'estate da molti alpinisti che ambivano a raggiungere le vette del Monte Rosa. Oltre alle funivie, vennero aperte anche la cestovia Balma e la seggiovia monoposto Mullero, che andavano a completare l'offerta del nuovo comprensorio sciistico. In questi anni nacque anche il terzo comprensorio sciistico di Alagna, il Wold, micro stazione adattissima ai principianti.

Lo sviluppo di Alagna proseguiva bene. Nell'agosto del 1971 si verificò però un terribile incidente alla cabinovia Alagna-Belvedere, in cui persero la vita alcune persone. A seguito di questa tragedia tutti gli impianti del comprensorio Belvedere-Val d'Otro furono chiusi e abbandonati. Ad Alagna restavano solo gli impianti dell'area Bocchetta-Punta Indren (oltre alla microstazione del Wold), che assunsero sempre più rilevanza, anche grazie all'apertura di due sciovie sul ghiacciaio di Punta Indren, che permettevano di sciare tutto l'anno.

Gli anni settanta e ottanta furono positivi, con gli impianti sempre ben frequentati. Le piste, in particolare la Balma, che da Punta Indren conduceva alla Bocchetta delle Pisse, erano molto rinomate. Rinomatissimi anche i percorsi fuoripista, come il Vallone dell'Olen, la Malfatta e il Canale dell'Aquila. Quest'ultimo permetteva di scendere a Gressoney-La-Trinité. Negli anni novanta a causa di una diminuzione delle nevicate e di impianti non più al passo con i tempi, si registrò un calo di presenze ed Alagna subiva sempre più la concorrenza delle stazioni valdostane.

Nel nuovo millennio, per rilanciare la stazione sciistica, si decise di procedere all'ammodernamento degli impianti ed al collegamento sciistico con Gressoney e Champoluc. Alagna entrava così a far parte del grande carosello del Monterosa Ski. Nel 2000 i primi due tronconi della funivia che conduceva a Punta Indren furono dismessi e sostituiti da più moderni impianti. Furono inaugurate la cabinovia Alagna-Pianalunga e la seggiovia biposto Pianalunga-Bocchetta delle Pisse. Nel 2001 fu dismessa la seggiovia monoposto Mullero e negli anni seguenti iniziarono i grandi lavori per la costruzione del funifor Pianalunga-Cimalegna-Salati, che raggiungendo il Passo dei Salati, avrebbe permesso il collegamento sciistico con Gressoney. L'impianto con le nuove piste, tra cui la Olen, furono inaugurati nel dicembre 2004.

Nel 2005 si decise di non revisionare la funivia Bocchetta delle Pisse-Punta Indren, puntando a realizzarne una più moderna con arrivo più in quota. La funivia, così come la cestovia Balma e le sciovie sul ghiacciaio di Punta Indren, furono così dismesse. Negli anni seguenti, a causa della difficoltà nel reperire i finanziamenti regionali, Alagna vide sfumare la realizzazione del nuovo impianto. Punta Indren sarebbe stata raggiunta da un nuovissimo funifor realizzato nel versante di Gressoney e pagato interamente dalla Regione Valle d'Aosta. Il nuovissimo funifor Passo Salati-Indren fu inaugurato nel dicembre 2009 ed è parte dell'area sciistica di Gressoney-La-Trinité.

Per quanto riguarda Alagna, da quando è stato creato il collegamento con Gressoney, gli inverni sono stati positivi, anche se i più nostalgici continuano a rimpiangere la perdita della storica funivia Bocchetta delle Pisse-Punta Indren. Il 18 dicembre 2017 è stata inaugurata la nuova seggiovia quadriposto Cimalegna-Salati da 1600 persone/ora con arrivo a 3030 metri di quota. Per il futuro si vuole continuare a sviluppare la stazione, in particolare si vorrebbe realizzare una seggiovia biposto denominata Balma-Bocchetta, per rivitalizzare la bellissima pista Balma.

La capitale del Freeride[modifica | modifica wikitesto]

Valsesia vista dall'arrivo del Funifor al Passo dei Salati (2980 m s.l.m.)

Nel corso degli ultimi anni, Alagna si è imposta quale località per eccellenza per la pratica del freeride (il claim della località è appunto "freeride paradise"). Questo claim venne dato dalla rivista statunitense Powder che in un articolo scrisse: "Is Alagna, Italy, a Freeride Paradise?" (citato in A.Gallo, Polvere Rosa, edizioni Idee Verticali). Nel corso degli anni, il territorio di Alagna venne dapprima scoperto e poi letteralmente lanciato quale posto per antonomasia per il fuori pista. Questa attività oggi richiama appassionati del genere da tutto il mondo, in particolare da Stati Uniti, Canada, Svezia, Norvegia, Germania e Paesi del nord Europa in generale. Ciò è dovuto principalmente alla particolare conformazione della valle, aspra e impervia ma allo stesso tempo con numerose valli laterali pensili, "a pettine", che permettono un grandissimo sfruttamento del terreno con panorami di volta in volta sempre diversi e inseriti in paesaggi grandiosi.

I percorsi più famosi e spettacolari, caratterizzati da un ambiente selvaggio e imponente, sono soprattutto attorno alla Punta Giordani 4046 m e alla Malfatta 2914 m, vallone di Bors. Quest'ultimo, con la celebre pista Balma che lo percorre per intero, è il cuore del fuoripista di Alagna, sia nel classico attacco da Punta Indren, sia attraverso le varianti dal passo dei Salati. Tra queste ultime citiamo il Canale a Y, il Canale obliquo, il Canale rettilineo, il Canale Longhez, il Passo del Diavolo tutti attorno ai 45° di pendenza. Altri remunerativi itinerari si sviluppano nello splendido vallone d'Otro al cospetto del Corno Bianco 3320 m quali il Passo dell'Uomo storto e il passo della Coppa. Tra lo sci estremo vanno citati il Canale Perazzi lungo il versante sud-est della Punta Parrot 4436 m con inclinazione a 55° e il Canale Sesia tra la Punta Gnifetti 4559 m e la Parrot (50°). Tra quelli con accesso in Eliski, il Cavallo, Rizzetti e il Turlo.

Piste di sci alpino[modifica | modifica wikitesto]

La Piramide Vincent

Piste servite dalla cabinovia Alagna-Pianalunga

  • Alagna

Piste servite dalla seggiovia biposto Pianalunga-Bocchetta delle Pisse

  • Mullero

Piste servite dalla funivia Pianalunga-Cimalegna-Salati

  • Olen
  • Bodwitch
  • Cimalegna

Piste servite dal tapis roulant Baby Pianalunga

  • Baby Pianalunga

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Impianti di Risalita

Impianti a fune[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Case walser in frazione Pedemonte
Casa walser alagnese
Casa walser in frazione Pedelegno
Case walser in frazione Pedelegno

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale si articola frazioni nelle quali si respira la tipica atmosfera walser dalla caratteristica architettura della casa in legno di larice.

Frazioni del centro[modifica | modifica wikitesto]

  • Zar Sogu (alla segheria): Resiga (1154 m)
  • Im Undre Grobe: Riale inferiore
  • Im Oubre Grobe: Riale superiore
  • Z'Jakmuls Hus: casa Giacomolo
  • Z'Pudelenn: Pedelegno
  • Zar Chilchu (alla chiesa): Centro (1191 m)
  • In d'Bundu: alla Bonda
  • In d'Ekku (sulla morena): Indecco
  • In d'Stütz (alle pendici): Stitz
  • Purratz Hus: casa Porrazzo
  • Z'Yuassis Hus: casa Prati

Frazioni In Olter (Otro)[modifica | modifica wikitesto]

  • Im Felleretsch: Feglierec (1670 m)
  • In d'Follu (alla bacinella): Follu (1664 m)
  • Fum Tschukke (sulla roccia): Ciucche
  • Dorf (villaggio) (1698 m)
  • Scarpia (1726 m)
  • In d'Weng (alle coste) (1715 m)

Frazioni Oubna-Um (in alto e all'intorno)[modifica | modifica wikitesto]

  • Fum Diss: al Dosso (1357 m)
  • Fum d'Boudma: alle Piane (1380 m)
  • In d'Wittine (alle località lontane): Vittine (1508–1596 m)
  • Fun d'Rùfinu: sulla Rusa (1386 m)
  • Im Garrài: al Goreto (1384 m)
  • Im Adelstodal: Montella (1287 m)

Frazioni Unna-Hin (in basso e in dentro)[modifica | modifica wikitesto]

  • Zam Steg: al Ponte (1212 m)
  • Pedemonte (1246 m)
  • Im Rong: al Ronco
  • Im Oubre Rong: Ronco superiore
  • Wittwosma (1479 m)
  • Uttershus: Uterio
  • Z'San Niklòs: San Nicolao (1254 m)
  • Im Wold: alla selva (1309 m)
  • In d'Mèrlette: ai Merletti (1271 m)

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2 luglio 1985 8 giugno 1990 Bruno Guglielmina - Sindaco [11]
8 giugno 1990 24 aprile 1995 Claudio Canclini - Sindaco [11]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Claudio Canclini lista civica Sindaco [11]
14 giugno 1999 12 febbraio 2002 Ennio Fanetti lista civica Sindaco [11]
28 maggio 2002 24 febbraio 2006 Pietro Giulio Axerio lista civica Sindaco [11]
24 febbraio 2006 30 maggio 2006 Raffaella Attianese Comm. straordinario [11]
30 maggio 2006 15 maggio 2011 Sandro Bergamo lista civica Sindaco [11]
15 maggio 2011 5 giugno 2016 Sandro Bergamo Sindaco [11]
5 giugno 2016 27 maggio 2019 Roberto Veggi lista civica: Noi per voi Sindaco [11]
27 maggio 2019 in carica Roberto Veggi lista civica: Insieme Sindaco [11]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - CIMITERO DI ALAGNA, 12-14.07.1944
  5. ^ a b Alagna Valsesia (Vercelli) D.P.R. 01/12/2021 concessione di Stemma, Gonfalone e Bandiera, su presidenza.governo.it. URL consultato il 10 giugno 2023.
  6. ^ Alagna ha il nuovo stemma, su valsesianotizie.it, 4 agosto 2023.
  7. ^ Alagna Valsesia, decreto 1963-10-07 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 novembre 2021.
  8. ^ S. Gilardino, voce castello in I Walser e la loro lingua, pp. 358-360.
  9. ^ (EN) Gabriele Iannaccaro, Vittorio Dell&#39 e Aquila, Indagine sociolinguistica sulle comunità Walser del Piemonte. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Giordani, La colonia tedesca di Alagna Valsesia e il suo dialetto, Varallo Sesia, Unione Tipografica Valsesiana, 1927.
  • AA.VV., Alagna Valsesia una comunità walser, Borgosesia, Valsesia Editrice, 1983.
  • Enrico Rizzi, Sulla fondazione di Alagna, in Bollettino Storico per la Provincia di Novara, LXXIV, n. 1983, pp. 335-368.
  • Arialdo Daverio, Alagna Valsesia. Censimento delle antiche case in legno, Varallo, Parco Naturale Alta Valsesia, Regione Piemonte, Unione Alagnese, 2005.
  • Sergio Gilardino, I Walser e la loro lingua dal grande nord alle Alpi. Dizionario della lingua walser di Alagna Valsesia, Magenta, Centro Studi Zeisciu, 2008.

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