Jama'at al-Tawhid wa al-Jihad

جماعة التوحيد والجهاد
Jamāʿat al-Tawḥīd wa al-Jihād
La bandiera nera dell'organizzazione: in alto la shahāda, in basso (colore giallo) il nome del gruppo.
Attiva1999 - 17 ottobre 2004
NazioneBandiera dell'Iraq Iraq, Bandiera della Giordania Giordania
Contesto Vicino Oriente
IdeologiaTakfirismo, Jihādismo, Antiamericanismo
Alleanzeal-Qāʿida, Guerriglia irachena
Componenti
FondatoriAbū Muṣʿab al-Zarqāwī
Componenti principaliAbū Muṣʿab al-Zarqāwī, Abū Ayyūb al-Maṣrī, Abū Bakr al-Baghdādī
Attività
Azioni principaliGuerra in Iraq
[1][2]
Voci su organizzazioni terroristiche in Wikipedia

La Jamāʿat al-tawḥīd wa al-jihād[3] (in arabo جماعة التوحيد والجهاد?, Jamāʿat al-tawḥīd wa al-jihād), ossia "Gruppo Tawḥīd e Jihād", è stata un gruppo terroristico gihadista e takfirita attivo in Vicino Oriente, fondato e guidato dal 1999 al 2004 da Abū Muṣʿab al-Zarqāwī.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo è nato in Giordania nel 1999 su iniziativa di Abū Muṣʿab al-Zarqāwī, che già in passato aveva avuto legami col gruppo di al Qaida.[1] Vi fu una iniziale fase preparativa: al-Zarqāwī si recò in Pakistan ed Afghanistan, tra il 1999 ed il 2000, con il compito di addestrare e organizzare quanti più militanti possibili per al-Qāʿida.[1] Tra il 2001 e il 2002 tornò in Vicino Oriente, per permettere al gruppo di espandersi ulteriormente, reclutando militanti in Palestina e in Giordania.[1] Il primo a interessarsi delle sue attività fu il governo della Germania del Cancelliere Gerhard Schröder, che iniziò progressivamente a identificare le prime celle terroristiche della Jamāʿa anche sul suolo tedesco.[1]

Il gruppo continuò a crescere e si spostò lentamente dalla Giordania fino in Iraq, a Falluja, dove nel 2004, ormai abbastanza potente, mostrò la propria ferocia con la decapitazione del cittadino statunitense Nicholas Berg, ucciso ad Abu Ghraib da al-Zarqāwī in persona.[1][4] Il gruppo riuscì ad attirare l'attenzione dei mass media e del governo statunitense, che decise di porre su al-Zarqāwī una taglia di ben 10 milioni di dollari.[2]

Già in questo periodo l'ambizione di al-Zarqāwī e del suo gruppo era quella di creare un nuovo califfato islamico da proclamare dopo la caduta del regime di Saddam Hussein;[2] attirando l'attenzione di altri gruppi come al-Qāʿida e Anṣār al-Islām.[1] Durante i primi anni della Guerra in Iraq, gli attacchi della Jamāʿa contro gli obiettivi statunitensi si intensificarono, sostenuti dai mujaheddin della guerriglia irachena, di cui al-Zarqāwī dirigerà personalmente alcune operazioni.[2] Alla fine del 2004, con Osama bin Laden che si complimentava con al-Zarqāwī per il suo operato, era ormai noto di come i due terroristi fossero entrati in sintonia; e la Jamāʿa entrò a far parte ufficialmente di al-Qāʿida, assumendo la denominazione di Tanẓīm Qāʿida al-Jihād fī Bilād al-Rāfidayn (Organizzazione della base del jihād nel Paese dei Due Fiumi).[1][5] In quel periodo, la taglia posta su al-Zarqāwī, raddoppiò fino a raggiungere la cifra di 25 milioni di dollari.[6]

Il Tanẓīm Qāʿida al-Jihād fī Bilād al-Rāfidayn sopravvisse fino alla morte di al-Zarqāwī nel 2006, per diventare a quel punto Dawlat al-ʿIrāq al-Islāmiyya ("Stato Islamico dell'Iraq"), guidato da Abū Ayyūb al-Maṣrī fino anche alla morte di quest'ultimo nel 2010. Gli subentrerà allora Abū Bakr al-Baghdādī che metterà fine all'alleanza con al-Qāʿida, proclamando il 29 giugno 2014 la nascita di un califfato, il cosiddetto Stato Islamico,[7] o Da'esh.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Jamaat al-Tawhid wa'l-Jihad / Unity and Jihad Group, su globalsecurity.org. URL consultato il 14 maggio 2016.
  2. ^ a b c d e Chi è Al Zarqawi, la mente della guerriglia irachena, su repubblica.it, 28 giugno 2004. URL consultato il 14 maggio 2016.
  3. ^ Il termine tawḥīd si richiama al concetto dell'Unità e dell'Unicità di Allah. Quello di jihād si richiama invece all'accezione secondaria dell'"impegno [bellico] sulla strada di Dio" (al-jihād fī sabīl Allāh).
  4. ^ Civile americano decapitato, L'esecuzione ripresa in video, su repubblica.it, 11 maggio 2004. URL consultato il 14 maggio 2016.
  5. ^ L'espressione araba al-Rāfidayn è l'equivalente arabo del greco Mesopotamia, la terra cioè che giace fra i fiumi Tigri ed Eufrate.
  6. ^ Profile: Tawhid and Jihad group, su news.bbc.co.uk, 8 ottobre 2004. URL consultato il 14 maggio 2016.
  7. ^ Antonello Guerrera, Che cos'è lo Stato Islamico, il gruppo jihadista che minaccia l'Iraq e il mondo, su repubblica.it, 4 agosto 2014. URL consultato il 14 maggio 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]