Agapornis

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Agapornis
Agapornis roseicollis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Ordine Psittaciformes
Famiglia Psittaculidae
Sottofamiglia Agapornithinae
Genere Agapornis
Selby, 1836
Specie

vedi testo

Agapornis (Selby, 1836) è un genere di uccelli della famiglia Psittaculidae, diffuso in Africa, comunemente noti come inseparabili.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico del genere è greco (αγάπη, cioè "amore fraterno", e όρνις, "uccello") e il suo significato è analogo al nome comune inglese (lovebird).

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Sono uccelli socievoli che non conducono in libertà una vita solitaria costituendo, infatti, delle vere e proprie famiglie che vanno dai 5 ai 20 soggetti. Riempiono il nido con paglia e foglie di salice piangente.

Sono grandi 13–17 cm e pesano 40-60 grammi. Il fenotipo ancestrale si presenta generalmente verde, ma per quasi tutte le specie del genere Agapornis, grazie all'allevamento in cattività sono emerse molte mutazioni con differenti colori.

Quando cantano, emettono un suono molto acuto. Si nutrono di piccoli semi, frutta e verdura.

Molto particolare la presenza del controbecco.

Dismorfismo sessuale[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda il sesso, per il genere Agapornis esistono sei specie dove il dimorfismo sessuale non è presente (dette monomorfiche) e tre specie dove è presente un evidente dimorfismo sessuale (dette dimorfiche).

Specie dimorfiche:

Specie monomorfiche:

I principali metodi di sessaggio sono endoscopico (endoscopia a livello addominale) e molecolare (analisi del DNA da piuma).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questi pappagalli sono originari dell'Africa centro-meridionale, anche se le zone di diffusione sono molto diverse a seconda delle specie. Gli inseparabili vivono nelle steppe e nelle savane, nei pressi di pozze d'acqua e boschi d'acacie.[senza fonte]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Comprende le seguenti specie:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Psittaculidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 maggio 2014.

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