Aeroporto di Latina

Aeroporto di Latina
aeroporto
Linea volo dell'aeroporto di Latina: la linea volo del 70º Stormo con gli SF-260EA e, in primo piano, l'ultimo SF-260AM in dotazione all'Aeronautica Militare.
Codice IATAQLT
Codice ICAOLIRL
Descrizione
Tipomilitare
GestoreAeronautica Militare
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBandiera del Lazio Lazio
CittàLatina
Posizione10 km da Latina, 2 km da Latina Scalo
Costruzione1939
UtilizzatoreAeronautica Militare e Aeroclub Latina
Reparti70º Stormo
Cat. antincendioICAO
Altitudine28 m s.l.m.
Coordinate41°32′44″N 12°54′33″E / 41.545556°N 12.909167°E41.545556; 12.909167
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
LIRL
LIRL
Sito webweb.archive.org/web/20050127013230/http://www.aeronautica.difesa.it/
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
12/301 700 mconglomerato bituminoso
dati estratti dalla scheda ENAV S.p.A.[1]

L'Aeroporto di Latina (ICAO: LIRL) è un aeroporto italiano situato in prossimità della località Casal delle Palme, 10 km a nord della città di Latina, lungo la Strada statale 7 Via Appia in direzione di Cisterna di Latina, nel territorio del comune di Latina. La struttura, intitolata alla memoria del Cap.Pilota Enrico Comani, Medaglia d'Oro al Valore Aeronautico, è dotata di una pista in asfalto lunga 1 700 m e larga 40 m, l'altitudine è di 28 m /97 ft, l'orientamento delle piste 12/30. L'aeroporto, militare ma aperto al locale Aeroclub e concessionari d'area, è gestito dall'Aeronautica Militare, la forza aerea italiana, ed effettua attività secondo le regole e gli orari VFR.

La Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Aeroporto di Littoria, intitolato al Cap. Pil. Enrico Comani (Medaglia d'Oro al Valore Aeronautico), venne inaugurato il 28 marzo 1938, costruito per sostituire i campi di volo di Sezze, Cisterna di Latina e Terracina che la Regia Aeronautica decise di chiudere. Subito dopo la sua costituzione venne istituita la Scuola di Volo Senza Visibilità (SVSV) che rimase attiva fino all'aprile 1943 quando, a causa degli eventi bellici che coinvolgono l'Italia nel corso della seconda guerra mondiale, il reparto sede della Scuola di Volo venne trasferito all'Aeroporto di Milano-Linate e la base laziale messa a disposizione di diversi reparti operativi, tutti impegnati nelle operazioni militari.[2]

Il 1º aprile 1942 fu costituito sull'aeroporto il 132º Gruppo Autonomo Aerosiluranti con le due squadriglie aerosiluranti 278ª Squadriglia e 281ª Squadriglia, dotate in totale di sedici velivoli Savoia-Marchetti S.M.79 Sparviero.

Nel pomeriggio del 9 settembre 1943, un bombardamento aereo alleato colpisce distruggendo le infrastrutture dell'aeroporto, già sgomberato dalla maggior parte dei velivoli che vi erano stanziati dopo i mitragliamenti che lo avevano colpito il 26 marzo, l'11 ed il 18 luglio.[3]

Dopo la guerra, con la costituzione della Repubblica, l'arma aerea si riformò nell'attuale Aeronautica Militare acquisendo ciò che rimaneva dell'impianto, rimasto in parte inutilizzato, ma nel 1955 tornò a compiti addestrativi su aerei come il C-45, il C-47 Dakota inizialmente, il Piaggio P.166M e Piaggio P.148 agli inizi degli anni sessanta e dal 1976 sul monomotore acrobatico SIAI-Marchetti SF-260AM.

L'aeroporto oggi[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente l'aeroporto è sede del 70º Stormo dell'Aeronautica Militare Italiana e di altri tre concessionari d'area (tra i quali il 118 con eliambulanza). Dista circa 2 km da Latina Scalo e 10 km da Latina. Negli ultimi anni si sono sviluppati progetti per la sua trasformazione in aeroporto civile commerciale (oggi aperto al traffico civile autorizzato) a favore delle numerose industrie dell'hinterland, dell'Agro Pontino e del turismo (Parco nazionale del Circeo, Isole Ponziane, ecc.). Determinanti per il suo futuro impiego sono stati nel tempo svariati studi sulla pre-fattibilità come struttura d'appoggio agli aeroporti di Roma. Per quest'ultima utilizzazione, l'aeroporto è stato al vaglio di organi statali e privati (biennio 2007/2008) assieme a quelli di Frosinone e Viterbo, ed inserito nelle linee guida per lo sviluppo aeroportuale regionale. Terzo scalo della regione (a frequentazione civile) per estensione dopo quelli romani, è geograficamente l'aeroporto provinciale più vicino alla Capitale.

Il 70º Stormo[modifica | modifica wikitesto]

Stemma del 70º Stormo
Stemma del 70º Stormo

Il 70º Stormo "Giulio Cesare Graziani" è un reparto completamente dedicato all'addestramento al volo dei piloti provenienti dall'Accademia Aeronautica o dai ruoli di complemento. Il primo approccio al volo dell'allievo avviene a Latina durante un duro ciclo di addestramento per conseguire il BPA, Brevetto Pilota d'Aeroplano: in questa fase i ritiri o i non selezionati si aggirano intorno al 50%. Nella scuola vengono anche addestrati piloti di altre forze armate dello Stato, come la Guardia di Finanza, l'Esercito Italiano, la Polizia di Stato e della Marina Militare. Il reparto ha a disposizione quattro tipi di velivoli: l'SF-260AM, ormai sostituito dalla versione più aggiornata SF-260EA, un MB-339 e due Piaggio P.166DL3 con i colori della Guardia di Finanza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ LIRL Latina (PDF) [collegamento interrotto], in ENAV S.p.A. Roma, 17 marzo 2005, 6 novembre 2006. URL consultato il 6 novembre 2011.
  2. ^ Giorgio Ciarini e Manuela Michelon, 70° Stormo M.O.V.M Capitano Pilota Enrico Comani, in Giorgio Ciarini, Military and Civil Aviation Website,Typhoon area, http://www.giorgiociarini.com/index.htm, 16 maggio 2011. URL consultato il 6 novembre 2011.
  3. ^ Cronologia della Resistenza nel Lazio - Littoria 1943, in Storia XXI secolo: il primo portale dei siti di storia italiana contemporanea, http://www.storiaxxisecolo.it/. URL consultato il 6 novembre 2011.

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