Adalgiselo

Adalgiselo o Adalgiso (Adalgyselus ducis in latino volgare), (... – ...; fl. VII secolo) fu un duca franco e maestro di palazzo d'Austrasia dal 634 al 639.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu nominato maestro di palazzo tra il dicembre 633 e il gennaio 634 nello stesso momento in cui Sigeberto III fu nominato re d'Austrasia. Con l'aiuto di Cuniberto, vescovo di Colonia, fece da reggente del giovane re. Adalgiselo, Cuniberto e Sigeberto erano stati nominati da Dagoberto I[1]. Appare anche nel 634 come testimone del testamento di Adalgiselo Grimo, diacono di Verdun, probabilmente suo zio. Questa filiazione lo renderebbe un cugino relativamente vicino ai primi Arnolfingi e Pipinidi[2].

Alla morte di Dagoberto I nel 639, Sigeberto III nominò Pipino di Landen maestro di palazzo, e alla morte di quest'ultimo nel 640, nominò Ottone suo tutore. Intorno al 643, Radulfo, nominato duca di Turingia da Dagoberto nel 633, si ribellò. Adalgiselo e Grimoaldo I guidarono l'esercito contro il ribelle, ma le loro truppe vennero sconfitte e furono costretti a concentrano le loro truppe per proteggere la vita del giovane re. Successivamente, Sigeberto fece uccidere Ottone per nominare Grimoaldo come maestro di palazzo, ma il destino di Adalgiselo è sconosciuto[3].

Secondo la cronaca di Fredegario, Adalgiselo sarebbe morto nella battaglia contro Radulfo. Un Adalgiselo è citato in diversi atti successivi, nel 644 in una donazione del re Sigeberto, in un'altra donazione del re a favore delle abbazie di Stavelot e Malmédy; tuttavia è difficile dire se sia lo stesso o un omonimo[4].

Famiglia e figli[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente egli ebbe come figli[5]:

  • Bodogisel (o Bobo), che accompagnò il padre nella spedizione contro Radulfo, viene poi citato come nobilissimus vir nel 693 e 702;
  • Ragenfrido, domesticus nel 694.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Settipani 1989, pp. 48-9.
  2. ^ Settipani 2000, pp. 213, 216 e 217.
  3. ^ Settipani 1989, pp. 105-6.
  4. ^ (EN) Charles Cawley, « Franks, merovingian nobility» , su Medieval Lands, Foundation for Medieval Genealogy, 2006-2016.
  5. ^ Settipani 2000, p. 217.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Foundation for Medieval Genealogy : Noblesse mérovingienne.
  • John Michael Wallace-Hadrill, The Fourth Book of the Chronicle of Fredegar with its Continuations, Greenwood Pressª ed., 1960..
  • Bernard S. Bachrach, Merovingian Military Organization, 481–751, University of Minnesota Pressª ed., 1971..
  • Christian Settipani, Les Ancêtres de Charlemagne, Paris, 1989, 170 p. (ISBN 2-906483-28-1)
  • Christian Settipani, La Préhistoire des Capétiens (Nouvelle histoire généalogique de l'auguste maison de France, vol. 1), Villeneuve-d'Ascq, éd. Patrick van Kerrebrouck, 1993, 545 p. (ISBN 978-2-95015-093-6), p. 139-146
  • Christian Settipani, « L'apport de l'onomastique dans l'étude des généalogies carolingiennes », dans Onomastique et Parenté dans l'Occident médiéval, Oxford, Linacre College, Unit for Prosopographical Research, coll. « Prosopographica et Genealogica / 3 », 2000, 310 p. (ISBN 1-900934-01-9), p. 185-229
Predecessore Maestro di palazzo d'Austrasia Successore
Pipino di Landen 634-639 Pipino di Landen