Accertamenti diffusione stampa

Accertamenti Diffusione Stampa
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata
Fondazione1975
Sede principaleMilano
Persone chiaveMassimo Cincera (presidente)[1]
SettoreStatistica
Sito webwww.adsnotizie.it

Accertamenti Diffusione Stampa S.r.l. (acronimo ADS) è una società di certificazione con sede a Milano. Si occupa di certificare i dati di tiratura e diffusione forniti dagli editori di quotidiani e periodici pubblicati in Italia. Dal 2013 ADS certifica anche la vendita delle edizioni digitalizzate dei giornali italiani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima di ADS[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1961, su iniziativa di Arnoldo Mondadori, i maggiori editori italiani di periodici strinsero un accordo con la Fieg: nacque l'Istituto Accertamento Diffusione (IAD) con il compito di elaborare dati certi di tiratura e diffusione della stampa periodica italiana. L'attività dello IAD fu esposta a critiche, riguardanti soprattutto il margine di discrezionalità concesso agli editori nella segnalazione delle tirature[2].
Nel 1972 l'organismo si sciolse.

Dalla fondazione ad oggi[modifica | modifica wikitesto]

L'ADS è stata fondata nel 1975 dalle seguenti associazioni[3]:

Al gennaio 2008 costituiscono ADS le seguenti associazioni:

  • «Utenti pubblicità associati»
  • Associazione delle imprese di comunicazione (Assocom)
  • «Unione nazionale delle imprese di comunicazione» (UNICOM)
  • «Federazione italiana editori giornali»
  • «Federazione concessionarie di pubblicità» (FCP)

Le prime tre rappresentano la parte "utenti-agenzie", le altre due la parte "editori-concessionarie". Le due componenti nominano pariteticamente i membri che siedono nel Consiglio d'amministrazione della società.

Nel 2012 è stata creata la «Società accertamenti diffusione stampa S.r.l.», il cui consiglio d'amministrazione, presieduto da Fabrizio Carotti, è costituito dai seguenti membri[4]:

  • UPA: Andrea Imperiali, Giovanna Maggioni, VIttorio Meloni, Raffaele Pastore
  • ASSAP: Isabelle Frances Harvie-Watt, Fidelio Perchinelli
  • UNICOM: Donatella Consolandi
  • FIEG: Azzurra Caltagirone, Fabrizio Carotti, Stefano De Alessandri, Francesco Dini, Giuseppe Ferrauto, Carlo Perrone, Luca Traverso
  • FCP: Massimo Martellini

Nel 2015 è stato rinnovato il consiglio di amministrazione. Azzurra Caltagirone è stata eletta nuovo presidente di ADS. Il nuovo cda, in carica per il triennio 2015-2017, è composto da[5]:

  • Membri FIEG: Francesco Dini, Giuseppe Ferrauto, Carlo Mandelli, Carlo Perrone, Luca Traverso, Donatella Treu;
  • Membri UPA: Andrea Imperiali, Giovanna Maggioni, Vittorio Meloni, Raffaele Pastore;
  • Membri ASSAP: Stefano Del Frate, Vita Piccinini;
  • Membro FCP: Massimo Martellini;
  • Membro UNICOM: Gianluca Bovol.

Nel biennio 2016-2018 ha ricoperto la carica di presidente Carlo Mandelli[6]. Gli è subentrato, nel biennio successivo (2018-2020), Paolo Nusiner[7].

Rilevamento e certificazione[modifica | modifica wikitesto]

ADS certifica i dati forniti dagli editori, in termini di[4][8]:

  • tiratura = numero delle copie stampate in Italia ed all'estero, esclusi gli scarti di macchina;
  • totale vendita = totale pagata (nei canali previsti dalla legge) e quota abbonamenti;
  • diffusione = somma di totale vendita, abbonamenti pagati, vendite in blocco, abbonamenti da quota associativa, abbonamenti gratuiti, omaggi, coupon gratuiti e diffusione all'estero.
  • resa = numero di copie stampate e ritornate indietro invendute;
  • totale pagata = somma di totale vendita e abbonamenti pagati.

Un esempio dei varii termini è riscontrabile sulla vendita dei quotidiani a partire dall'aprile 2012.[4]

Scopo dei rilevamenti è “fornire informazioni oggettive ed imparziali al mercato” che consentano agli investitori di indirizzare e ottimizzare la loro comunicazione pubblicitaria.[9]

I rilevamenti sono di due tipi: esterni (presso distributori, rivenditori e abbonati); interni (presso ciascun editore o presso il suo distributore unico nazionale). Entrambe le verifiche sono svolte da società di revisione, con una differenza: l'ADS sceglie una società che si occupi dei rilevamenti esterni, mentre ciascun editore ha la facoltà di scegliere una società di fiducia per i rilevamenti interni.[10]

I rapporti dei revisori vengono esaminati da un'apposita Commissione; una volta approvati, il Consiglio direttivo Ads rilascia a ciascun editore la certificazione richiesta. Successivamente i dati vengono pubblicati sul bollettino «Ads notizie».

Pubblicazione dei dati[modifica | modifica wikitesto]

I dati vengono resi noti mensilmente. Dal 1998 Ads pubblica ogni mese anche i dati – comunicati dall'editore – sulla media mobile mensile degli ultimi dodici mesi[11] (ad esempio ad ottobre 1998 la media del periodo novembre 1997 - ottobre 1998 (due semestri), a novembre 1998 la media di dicembre 1997 - novembre 1998, eccetera).

Dall'aprile 2012 il nuovo sistema di rilevazione, per settimanali e quotidiani, considera l'intero singolo mese invece che il periodo di 12 mesi a cui appartiene. Per i mensili gli studi vengono pubblicati ogni due mesi.[4]

Dal mese di gennaio 2013 la diffusione certificata dall'ADS comprende anche la vendita delle copie digitali[12]. Nel luglio 2016 ADS ha deciso di sospendere per alcuni mesi la rilevazione della vendita delle copie digitali multiple dei quotidiani[13]. All'inizio del 2017 ADS ha emanato nuove norme per l'accertamento della vendita delle edizioni digitali dei quotidiani[14], che sono entrate in vigore con i rilevamenti di maggio, pubblicati nel luglio 2017[15].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Massimo Cincera (Sesaab) è il nuovo presidente di Ads, su primaonline.it. URL consultato il 22 giugno 2020.
  2. ^ Nello Ajello, "Il settimanale di attualità", in Storia della stampa italiana, Vol. V, La stampa italiana del neocapitalismo, a cura di Valerio Castronovo e Nicola Tranfaglia, Roma-Bari, Laterza, 1976.
  3. ^ Marco Marsili, La rivoluzione dell'informazione digitale in rete, Bologna, 2009, pag. 70.
  4. ^ a b c d Quotidiani - Aprile 2012, su primaonline.it, 7 giugno 2012. URL consultato l'8 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2012).
  5. ^ Azzurra Caltagirone è il nuovo presidente di Ads, su primaonline.it. URL consultato il 6/5/2015.
  6. ^ Rinnovati i vertici Ads: Carlo Mandelli nominato presidente, su primaonline.it. URL consultato il 26 maggio 2016.
  7. ^ Paolo Nusiner nuovo presidente Ads, su primaonline.it. URL consultato il 19 dicembre 2018.
  8. ^ Estratto del regolamento ADS S - art. 2, su adsnotizie.it. URL consultato l'8 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2012).
  9. ^ Marco Marsili, op. cit, pag. 85.
  10. ^ Marco Marsili, op. cit, pag. 71.
  11. ^ Marco Marsili, op. cit, pag. 72.
  12. ^ ADS: Diffusione dei quotidiani a gennaio 2013, su primaonline.it. URL consultato il 13 marzo 2013.
  13. ^ I nuovi dati Ads sulla diffusione della stampa. Manca il dato sulle copie digitali multiple per cui sono state definite nuove modalità di certificazione: lo rivedremo in autunno, su primaonline.it. URL consultato il 19 luglio 2016.
  14. ^ Regolamento aggiuntivo per l'esecuzione degli accertamenti ADS per le edizioni digitali, su adsnotizie.it. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  15. ^ I dati Ads di maggio per quotidiani, settimanali e mensili. Le stime sono le prime prodotte dopo l’entrata in vigore del nuovo regolamento sulla diffusione digitale, su primaonline.it. URL consultato il 24 luglio 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Marsili, La rivoluzione dell'informazione digitale in rete, Bologna, Odoya, 2009.
  • Franco Brigida, Media e pubblicità in Italia, Milano, FrancoAngeli, 2004, pp. 62-63.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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