Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Accademia Nazionale
di Santa Cecilia
La sede storica, tuttora sede legale, in via Vittoria 6 a Roma
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica classica
Periodo di attività musicale1585 – in attività
Sito ufficiale

L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia è una delle più antiche istituzioni musicali al mondo. La sede storica, tuttora sede legale, è in via Vittoria a Roma, mentre tutta la struttura artistica, amministrativa e museale dal 2003 si trova presso l'Auditorium Parco della Musica. Fondata nel 1585 con la bolla papale Ratione congruit di papa Sisto V, invocava due santi importanti nella storia della musica occidentale: san Gregorio Magno, che diede il nome al canto gregoriano, e Santa Cecilia, patrona della musica.

Inizialmente istituita come congregazione a scopi artistici e assistenziali, nel corso dei secoli è divenuta una Accademia internazionalmente acclamata per la sua importanza, con un corpo accademico costituito da 70 membri effettivi e 30 onorari, nel quale figurano i maggiori musicisti italiani e stranieri, ed un'orchestra e un coro sinfonici noti e apprezzati in tutto il mondo. All'attività concertistica si affiancano un'attività di promozione della cultura e del patrimonio musicale e una tradizione didattica di altissimo livello con corsi di perfezionamento tenuti dai migliori solisti.

Dal 1998 è diventata fondazione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima costituzione della Congregazione de' musici di Roma avvenne fra il 1585 ed il 1622 nella chiesa di Santa Maria dei Martiri, meglio conosciuta come il Pantheon. Successivamente venne spostata nella chiesa di San Paolino alla Colonna dal 1622 al 1652, nella chiesa di Santa Cecilia in Trastevere dal 1652 al 1661, nella chiesa di San Nicola dei Cesarini dal 1661 al 1663, nella chiesa della Maddalena dal 1663 al 1685 e quindi nella chiesa di San Carlo ai Catinari nel 1685.

Durante il primo secolo di esistenza, della congregazione fece parte un gran numero di eccellenti musicisti e compositori dell'epoca, tra i quali Giovanni Pierluigi da Palestrina. L'istituzione in quel periodo si trovò spesso in posizione di rivalità con altre istituzioni papali come la cappella Sistina. Lo scontro era incentrato intorno ai diritti di controllare l'accesso alla professione musicale, nell'istruzione dei musicisti e nella pubblicazione della musica. Tale rivalità durò fino al 1870, quando finì il potere temporale del papato, con la costituzione dello Stato italiano.

I primi anni del XVIII secolo furono i più gloriosi per l'Accademia. Fra i suoi componenti del periodo figuravano musicisti come Arcangelo Corelli, Alessandro e Domenico Scarlatti e Niccolò Jommelli. Nel 1716, papa Clemente XI decretò che tutti i musicisti che praticavano la professione a Roma erano obbligati a divenire membri della congregazione. L'Accademia sospese la sua attività nel periodo rivoluzionario delle guerre napoleoniche ma riaprì regolarmente nel 1822 alcuni anni dopo la Restaurazione.

Musicisti dell'Accademia in posa prima di un concerto tenuto in Palazzo Doria-Pamphili. Giuseppe Branzoli, seduto in primo piano, tiene in mano un mandolone

Il periodo che va dalla riapertura alla fine del potere temporale dei papi fu un periodo di grandi cambiamenti. L'Accademia si aprì a tutte le altre professioni collegate alla musica come poeti, danzatori, storici della musica, costruttori di strumenti musicali ed editori musicali. Nel 1838, la Congregazione di Santa Cecilia venne proclamata Accademia e quindi Accademia papale. L'elenco dei soci dell'accademia in quel periodo è formidabile ed include Cherubini, Mercadante, Donizetti, Rossini, Paganini, Auber, Liszt, Mendelssohn, Berlioz, Gounod e Meyerbeer. Fra le teste coronate d'Europa vi erano membri onorari come la regina Vittoria d'Inghilterra.

Dopo l'unità d'Italia l'Accademia, divenuta Reale, procedette alla formazione, a partire dal 1895, di una orchestra sinfonica ed un coro destinati a diventare stabili. Nel contempo vennero istituiti al suo interno la biblioteca, il museo strumentale e il liceo musicale, che poi divenne conservatorio autonomo, il Conservatorio Santa Cecilia. Vennero poi istituiti anche la Regia scuola di recitazione "Eleonora Duse", la Scuola nazionale di cinematografia e nel 1939 i corsi di alto perfezionamento musicale. Uno dei più recenti lavori è stata l'apertura della nuova bibliomediateca nel 2005, che ha portato alla catalogazione informatica e alla digitalizzazione, ancora in corso d'opera, di migliaia di documenti d'archivio, manoscritti, volumi, partiture e spartiti musicali, fotografie, materiali audiovisivi e registrazioni, compresa un'importante collezione di musiche tradizionali, inserita negli Archivi di etnomusicologia, che sono ora a disposizione del pubblico per la consultazione in sala e attraverso internet.

Nel febbraio 2008 l'Accademia ha poi inaugurato la nuova sede del suo museo degli strumenti musicali. Tutto il patrimonio dell'Accademia è così ora a disposizione nella stessa sede dei concerti al Parco della Musica, uno dei più grandi centri musicali al mondo.

L'Orchestra[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stata la prima in Italia a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico, promuovendo prime esecuzioni di importanti capolavori del Novecento. Dal 1908 a oggi l’Orchestra ha tenuto circa 15.000 concerti collaborando con i maggiori musicisti del secolo: è stata diretta, tra gli altri, da Mahler, Debussy, Strauss, Stravinskij, Sibelius, Hindemith, Toscanini, Furtwängler, De Sabata e Karajan. I suoi direttori stabili sono stati Bernardino Molinari, Franco Ferrara, Fernando Previtali, Igor Markevitch, Thomas Schippers, Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti e Myung-Whun Chung. Dal 1983 al 1990 Leonard Bernstein ne è stato il Presidente Onorario; dal 2005 Antonio Pappano è il Direttore Musicale.

Grazie a Sir Antonio Pappano, il prestigio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha avuto uno slancio straordinario, ottenendo importanti riconoscimenti internazionali. Con Pappano, l’Orchestra e il Coro sono stati ospiti dei maggiori festival: Proms di Londra, Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo, Festival di Lucerna, Festival di Salisburgo, e delle più prestigiose sale da concerto, tra cui Philharmonie di Berlino, Musikverein di Vienna, Concertgebouw di Amsterdam, Royal Albert Hall di Londra, Salle Pleyel di Parigi, Scala di Milano, Suntory Hall di Tokyo, Semperoper di Dresda, Konzerthaus di Vienna. L’attività discografica, dopo una lunga collaborazione con alcune delle più celebri etichette internazionali che ha prodotto memorabili testimonianze ormai storiche, è stata in questi ultimi anni molto intensa: sono state infatti pubblicate, sempre con la direzione di Sir Antonio Pappano, Madama Butterfly di Puccini (con Angela Gheorghiu, incisione premiata con un Brit Award), il Requiem di Verdi (Gramophone Award, BBC Music Magazine, Brit Classical), gli Stabat Mater di Rossini e Pergolesi con Anna Netrebko (Gramophone Editors’ Choice Award), il Guillaume Tell di Rossini, la Sesta Sinfonia di Mahler, la Petite Messe Solennelle di Rossini, i Quattro pezzi sacri di Verdi, il War Requiem di Britten e il cd “Rossini Overtures”. Di recente pubblicazione l'Aida di Verdi che vanta un cast stellare (Anja Harteros, Jonas Kaufmann, Erwin Schrott) e numerosi premi, tra cui: Best Recording 2015 per il New York Times e per il Telegraph (UK), Best opera 2015 - Apple Music, Choc Classica de l’année, Diapason D’or e Choix de France Musique (Francia), Record of the month per Gramophone (UK), l'ECHO Klassik Preis 2016 e il Preis der deutschen Schallplattenkritik (Premio della critica discografica tedesca). Sempre nel 2015 è stato pubblicato un cd con il Concerto n. 1 di Čajkovskij e il Concerto n. 2 di Prokof’ev eseguiti da Beatrice Rana e per la Decca il Concerto per violino di Brahms, sempre sotto la bacchetta di Antonio Pappano, con Janine Jansen. Antonio Pappano e l’Orchestra hanno inciso, inoltre, Nessun Dorma, The Puccini Album con il tenore Jonas Kaufmann (Best Classical Music Recordings of 2015 per il New York Times) che ha scalato le classifiche mondiali. Per la Deutsche Grammophon è stato pubblicato il Concerto per pianoforte di Schumann con Jan Lisiecki alla tastiera. Di recente uscita il cd “Anna Netrebko. Verismo” (DG) e, per l’etichetta Ica Classics, la Seconda e Quarta Sinfonia di Schumann e In the South e la Prima Sinfonia di Elgar.

Il Coro[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della plurisecolare Accademia di Santa Cecilia sono legate alla pratica del canto corale: nella seconda metà del ’500, alcuni Maestri di Cappella e Cantori si riunirono in associazione eleggendo a Presidente Giovanni Pierluigi da Palestrina e fondando di fatto l'Accademia.

Solo dalla fine dell'Ottocento il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia inizia ad assumere un assetto stabile e a partecipare alle esecuzioni di musica polifonica e del grande repertorio sinfonico-vocale. Attualmente è diretto da Piero Monti. La sua attività si espleta nella stagione invernale e in quella estiva dell’Accademia affiancando l'Orchestra per l’esecuzione di grandi opere sinfonico-corali classiche e moderne.

Il Coro ha inoltre collaborato con prestigiose orchestre e celebri direttori: con Lorin Maazel e l'Orchestra dello Schleswig-Holstein (1992); con Carlo Maria Giulini e l'Orchestra della Rai di Torino (1993); con Claudio Abbado e i Berliner Philharmoniker (1995); con Valery Gergiev e l'Orchestra del Teatro Kirov (1998), con la prestigiosa Lucerne Festival Orchestra diretta da Claudio Abbado (agosto 2006). Nel 2007 il Coro ha eseguito nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura di Roma il Requiem di Verdi con i Wiener Philharmoniker diretti da Daniele Gatti; nel 2008 ha collaborato a Parigi con l’Orchestre National de France e Sir Colin Davis eseguendo la Grande Messe des morts di Berlioz; tra gli appuntamenti più recenti, con la direzione di Pappano e l’Orchestra di Santa Cecilia, segnaliamo il Guillaume Tell e i Quattro pezzi sacri di Verdi ai Proms di Londra (2011 e 2013), lo Stabat Mater di Rossini e il War Requiem di Britten al Festival di Salisburgo (2011 e 2013).

Insieme all'Orchestra dell'Accademia ha preso parte all'incisione della Madama Butterfly di Puccini (con Angela Gheorghiu, incisione premiata con un Brit Award), il Requiem di Verdi (Gramophone Award, BBC Music Magazine, Brit Classical), gli Stabat Mater di Rossini e Pergolesi con Anna Netrebko (Gramophone Editors’ Choice Award), il Guillaume Tell di Rossini, la Petite Messe Solennelle di Rossini, i Quattro pezzi sacri di Verdi, il War Requiem di Britten. Di recente pubblicazione l'Aida di Verdi che vanta un cast stellare (Anja Harteros, Jonas Kaufmann, Erwin Schrott) e numerosi premi, tra cui: Best Recording 2015 per il New York Times e per il Telegraph (UK), Best opera 2015 - Apple Music, Choc Classica de l'année, Diapason D'or e Choix de France Musique (Francia), Record of the month per Gramophone (UK), ECHO Klassik Preis 2016 e il Preis der deutschen Schallplattenkritik (Premio della critica discografica tedesca). Antonio Pappano, l'Orchestra e il Coro hanno inciso, inoltre, Nessun Dorma - The Puccini Album con il tenore Jonas Kaufmann (Best Classical Music Recordings of 2015 per il New York Times) che ha scalato le classifiche mondiali.

Le iniziative per i giovani[modifica | modifica wikitesto]

Con la stagione di concerti e spettacoli "Tutti a Santa Cecilia", attiva da oltre quindici anni, l'Accademia di Santa Cecilia propone iniziative ed attività a carattere educativo dedicate ai bambini (a cominciare dai neonati), ai giovani, alle scuole, alle famiglie ed in generale al nuovo pubblico che vuole avvicinarsi all’universo della Musica. . Caposaldo della Stagione è il ricco calendario dei concerti-spettacolo: lezioni-concerto in cui vengono esplorate di volta in volta le molteplici caratteristiche della Musica, o in cui viene approfondita la conoscenza di una famiglia strumentale dell’Orchestra o di un gruppo vocale. Ulteriori attività sono quelle negli ospedali, con progetti basati sulla musicoterapia e sulle esibizioni alle future madri.

Il Coro di Voci Bianche[modifica | modifica wikitesto]

Da sempre sensibile alla formazione musicale dei più giovani, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha istituito un percorso didattico che permette ai ragazzi di apprendere l’arte del cantare insieme. Superando alcune prove attitudinali, è possibile accedere a uno dei quattro cori di Voci Bianche, a seconda dell’età e del livello artistico. L’attività di questi Cori è molto variegata e stimolante. I ragazzi partecipano a numerosissime esibizioni, alcune delle quali legate alla programmazione sinfonica dell’Accademia e vengono istruiti su un vasto repertorio, che va dalla tradizione colta a quella popolare, dall’opera al musical.

Il Coro di Voci Bianche è costituito da circa 90 ragazzi di età compresa tra 7 e 14 anni. Partecipa alle produzioni sinfoniche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Tra le numerose rappresentazioni prestigiose a cui ha preso parte, basti citare “Carmen”, “War Requiem”, “ Carmina Burana”, “Damnation de Faust”, “Boris Godunov”, "Ivan il Terribile", "Kaddish"Sinfonia n. 3" di Mahler e “Jeanne D’Arc” di Honegger, "Re Ruggero" di Szymanowski con l’Orchestra e il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; “Turandot”, “Carmen”, “Werther”, “Pagliacci”, "Tosca" , “Otello” con il Teatro dell’Opera di Roma.

La JuniOrchestra[modifica | modifica wikitesto]

Fondata nel 2006, l'orchestra giovanile di Santa Cecilia è la prima orchestra di ragazzi nata nell'ambito delle fondazioni lirico-sinfoniche d'Italia. È diretta da Simone Genuini e da Carlo Rizzari, assistente del maestro Antonio Pappano.

È divisa in quattro orchestre, l'orchestra Kids1, l'orchestra Kids2, l'orchestra Teen e l'orchestra Young. A quest'iniziativa partecipano ragazzi dai 4 ai 23 anni. Il vasto repertorio comprende brani di Monteverdi, Haydn, Mozart, Beethoven, fino a Bartok e Shostakovich e ai compositori moderni, come Piazzolla e Marquez.

Tra i vari concerti in cui si è esibita, si citano quelli alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme, su invito dell'allora sindaco di Roma Walter Veltroni, quello al Quirinale, su invito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e della senatrice Rita Levi Montalcini, alla Camera dei deputati, su invito del presidente Gianfranco Fini, all'aula Paolo VI su invito del pontefice Benedetto XVI e alla festa dell'Europa, al Campidoglio, su invito del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del presidente della Repubblica.

Degne di nota sono le tournée in val di Sella, su invito del famoso violoncellista Mario Brunello, a Ischia, invitati dalla fondazione Walton, e al Ravello Festival nel 2009 e nel 2011. Nel luglio 2009 la JuniOrchestra è stata insignita del premio Anima, sezione musica, proprio per lo spirito di solidarietà che la contraddistingue.

Direttori musicali stabili dell'orchestra (in ordine cronologico)[modifica | modifica wikitesto]

Antonio PappanoChung Myung-whunDaniele GattiGiuseppe SinopoliThomas SchippersIgor MarkevitchFernando PrevitaliFranco FerraraBernardino Molinari

Presidente sovrintendente e Consiglio di amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gli accademici[modifica | modifica wikitesto]

Insieme alla funzione didattica e concertistica, l'Accademia ha lo scopo di riunire un corpo accademico composto di 100 fra i più eminenti esponenti della cultura e dell'arte musicale. Sono suddivisi nelle due classi di 30 accademici onorari e 70 effettivi, guidati da un Consiglio.[3][4] Gli Accademici qui riportati dopo il Consiglio sono in carica.

Consiglio Accademico[modifica | modifica wikitesto]

  • Michele dall'Ongaro, Presidente
  • Andrea Lucchesini, Vicepresidente
  • Annalisa Bini, Consigliere
  • Michele Campanella, Consigliere
  • Sandro Cappelletto, Consigliere
  • Marcello Panni, Consigliere
  • Franco Petracchi, Consigliere

Accademici onorari (al 27 gennaio 2020)[modifica | modifica wikitesto]

Martha Argerich, Vladimir Ashkenazy, Daniel Barenboim, Alfred Brendel, Chung Myung-whun, Plácido Domingo, Peter Eötvös, Valery Gergiev, Philip Glass, Sofija Asgatovna Gubajdulina, Jonas Kaufmann, György Kurtág, Alexander Lonquich, Yo-Yo Ma, Zubin Mehta, Anne-Sophie Mutter, Kent Nagano, Seiji Ozawa, Arvo Pärt, Itzhak Perlman, Simon Rattle, Gianfranco Ravasi, Grigory Sokolov, Yuri Temirkanov,

Accademici effettivi (al 27 gennaio 2020)[modifica | modifica wikitesto]

Salvatore Accardo, Paolo Arcà, Felix Ayo, Antonio Ballista, Cecilia Bartoli, Alberto Basso, Giorgio Battistelli, Marco Betta, Annalisa Bini, Fabio Biondi, Rodolfo Bonucci, Mario Brunello, Michele Campanella, Bruno Canino, Sandro Cappelletto, Giovanni Carli Ballola, Giuliano Carmignola, Aldo Ceccato, Riccardo Chailly, Matteo D'Amico, Michele dall'Ongaro, Pietro De Maria, Roberto De Simone, Mariella Devia, Enrico Dindo, Ivan Fedele, Gabriele Ferro, Rocco Filippini, Luca Francesconi, Daniele Gatti, Alfonso Ghedin, Bruno Giuranna, Andrea Lucchesini, Fabio Luisi, Benedetto Lupo, Giacomo Manzoni, Riccardo Muti, Fiamma Nicolodi, Gianandrea Noseda, Marcello Panni, Antonio Pappano, Carlo Maria Parazzoli, Giorgio Pestelli, Franco Petracchi, Maurizio Pollini, Quirino Principe, Massimo Quarta, Beatrice Rana, Salvatore Sciarrino, Renata Scotto, Giovanni Sollima, Maria Tipo, Uto Ughi, Fabio Vacchi, Ciro Visco, Agostino Ziino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il maestro Pappano lascia l’orchestra di Santa Cecilia e la Royal Opera House di Londra, su Agi. URL consultato il 6 marzo 2023.
  2. ^ Daniel Harding nuovo direttore musicale di Santa Cecilia - Lazio, su Agenzia ANSA, 6 marzo 2023. URL consultato il 6 marzo 2023.
  3. ^ Chi siamo, su Accademia Nazionale di Santa Cecilia. URL consultato il 17 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2020).
  4. ^ Accademici, su Accademia Nazionale di Santa Cecilia. URL consultato il 17 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2017).

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