A Day at the Races

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A Day at the Races
album in studio
ArtistaQueen
Pubblicazione18 dicembre 1976
Durata44:14
Dischi1
Tracce10
GenereHard rock[1]
EtichettaEMI Bandiera del Regno Unito
Elektra Bandiera degli Stati Uniti
ProduttoreQueen, Mike Stone
Registrazioneluglio-novembre 1976
FormatiLP, MC, CD, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Germania Germania[2]
(vendite: 250 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[3]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[4]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Giappone Giappone[5]
(vendite: 250 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[6]
(vendite: 20 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 1 000 000+)
Queen - cronologia
Album precedente
(1975)
Album successivo
(1977)
Singoli
  1. Somebody to Love
    Pubblicato: 12 novembre 1976
  2. Tie Your Mother Down
    Pubblicato: 4 marzo 1977
  3. Teo Torriatte (Let Us Cling Together)
    Pubblicato: 25 marzo 1977
  4. Long Away
    Pubblicato: 7 giugno 1977

A Day at the Races è il quinto album in studio del gruppo musicale britannico Queen, pubblicato il 18 dicembre 1976 dalla EMI.

Registrato presso gli studi Sarm East, The Manor e Wessex Studios in Inghilterra, l'album è una sorta di proseguimento del precedente album A Night at the Opera, con il quale condivide l'eclettismo musicale e la grafica di copertina.[8] Inoltre fu il primo disco del gruppo senza il contributo del produttore Roy Thomas Baker: venne infatti prodotto dai membri dei Queen insieme a Mike Stone.

L'album raggiunse la vetta della classifica nel Regno Unito, Giappone e Paesi Bassi. Negli Stati Uniti d'America arrivò fino alla quinta posizione della Billboard 200 e divenne il quinto album dei Queen ad essere certificato disco d'oro dalla RIAA.[7]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Venne registrato allo studio Sarm West and Wessex, Regno Unito. Il titolo si rifà a quello dell'album immediatamente precedente, A Night at the Opera. Entrambi i titoli sono ispirati ai due omonimi celebri film dei fratelli Marx, noti in Italia con i titoli tradotti di Una notte all'opera (1935) e Un giorno alle corse (1937). Infatti nelle intenzioni della band, i due album dovevano inizialmente essere pubblicati insieme come album doppio (progetto a cui teneva tantissimo soprattutto May); la casa discografica, tuttavia, ritenne più prudente pubblicare i due lavori indipendentemente per contenere i costi e ridurre il rischio economico vista anche l'atipicità dei contenuti musicali, che non davano certezze sul successo di vendite.

L'album è stato ripubblicato prima nel 1991 negli USA dall'Hollywood Records con l'aggiunta di due bonus track, in seguito nel 1994 dalla Parlophone (senza alcuna traccia bonus) ed infine nel 2011 rimasterizzato in formato digitale dalla Island/Universal e distribuito in edizione standard e deluxe, quest'ultima caratterizzata dalla presenza di un EP bonus.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Chicago Tribune[9]
Encyclopedia of Popular Music[10]
Pitchfork[11]
PopMatters[12]
Q[13]
Rolling Stone[14]
Piero Scaruffi[15]
Uncut[16]

L'album ebbe recensioni positive da parte della critica, con il Washington Post che descrisse A Day at the Races «una miscela giudiziosa di rock heavy metal e canzoni classicamente influenzate, quasi operistiche».[17] Anche la recensione dello Winnipeg Free Press fu elogiativa, scrivendo, «Races è la riconferma della posizione dei Queen come band migliore della terza ondata di gruppi rock inglesi».[18] Circus assegnò al disco un giudizio misto, scrivendo, «con A Day at the Races, [i Queen] hanno abbandonato completamente l'art-rock. Ora sono sciocchi. E meravigliosamente spudorati».[19]

In una recensione retrospettiva, Stephen Thomas Erlewine del sito internet AllMusic citò Tie Your Mother Down e Somebody to Love, insieme alla ballata You Take My Breath Away, quali migliori tracce del disco, e disse come l'album segnò l'inizio di «una nuova fase nella carriera dei Queen, dove sono titani che conquistano il mondo, invece di perdenti sul traguardo».[1] La rivista di settore Q scrisse che «l'ampio respiro dell'ambizione dell'opera rimane sempre impressionante, così come brani come Tie Your Mother Down di May e le barocche Somebody to Love e Good Old-Fashioned Lover Boy di Mercury».[13] Ben Sisario, scrisse nella The Rolling Stone Album Guide (2004), di trovare l'album «un po' troppo prevedibile» e lo definì «un sequel sbrigativo di A Night at the Opera».[20] In maniera simile, Aj Ramirez, scrivendo su PopMatters, descrisse l'album «un paragone peggiorativo» rispetto al suo predecessore e «un disco buono ma non stupendo», pur ammettendo che la band era «ormai saldamente al comando della meccanica della composizione di canzoni pop».[21]

Nel 2006, un sondaggio nazionale della BBC vide A Day at the Races posizionarsi al 67º posto nella classifica dei migliori album di tutti i tempi.[22] Lo stesso anno, in un sondaggio mondiale indetto dal Guinness dei primati e da NME per votare i "Greatest 100 Albums of All Time", A Day at the Races si classificò alla posizione numero 87.[23] Il disco è inoltre incluso nelle classifiche di Classic Rock e Metal Hammer "The 200 Greatest Albums of the 70s", essendo indicato come uno dei migliori 20 album del 1976.[24] Nell'edizione 1987 di The World Critics List, il DJ della BBC Peter Powell indicò A Day at the Races quale sesto miglior album discografico di sempre,[25] e Jim DeRogatis del Chicago Sun-Times incluse il disco nella sua lista "The Great albums" nel 2006.[26]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Tie Your Mother Down – 4:48 (Brian May)
  2. You Take My Breath Away – 5:09 (Freddie Mercury)
  3. Long Away – 3:34 (Brian May)
  4. The Millionaire Waltz – 4:54 (Freddie Mercury)
  5. You and I – 3:25 (John Deacon)
  6. Somebody to Love – 4:56 (Freddie Mercury)
  7. White Man – 4:59 (Brian May)
  8. Good Old-Fashioned Lover Boy – 2:54 (Freddie Mercury)
  9. Drowse – 3:45 (Roger Taylor)
  10. Teo Torriatte (Let Us Cling Together) – 5:50 (Brian May)
Tracce bonus nella riedizione del 1991
  1. Tie Your Mother Down (1991 Bonus Remix by Matt Wallace) – 3:44 (Brian May)
  2. Somebody to Love (1991 Remix by Randy Badazz) – 5:00 (Freddie Mercury)
CD bonus nella riedizione del 2011
  1. Tie Your Mother Down (Backing Track Mix 2011) – 3:48 (Brian May)
  2. Somebody to Love (Live at Milton Keynes Bowl, June 1982) – 7:55 (Freddie Mercury)
  3. You Take My Breath Away (Live in Hyde Park, September 1976) – 3:06 (Freddie Mercury)
  4. Good Old-Fashioned Lover Boy (Top of the Pops, July 1977 - Mono) – 2:51 (Freddie Mercury)
  5. Teo Torriatte (Let Us Cling Together) (HD Mix) – 4:47 (Brian May)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Queen
Altri musicisti

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1977) Posizione
Australia[27] 45
Austria[34] 22
Canada[35] 38
Giappone[36] 24
Paesi Bassi[37] 12
Regno Unito[38] 45

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Stephen Thomas Erlewine, A Day at the Races, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 22 marzo 2020.
  2. ^ (DE) Queen – A Day at the Races – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  3. ^ (EN) A Day at the Races, su British Phonographic Industry. URL consultato il 22 marzo 2020.
  4. ^ (EN) A Day at the Races – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 7 agosto 2014.
  5. ^ (EN) Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970–2005, Roppongi, Tokyo, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
  6. ^ (PL) Przyznane w 2009 roku, su bestsellery.zpav.pl, Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 4 agosto 2014.
  7. ^ a b (EN) Queen - A Day at the Races – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 13 maggio 2015.
  8. ^ Filmato audio David R. Fuller, Roger Taylor Interview 1976, su YouTube, 7 gennaio 2010, a 1 min 55 s.
  9. ^ Greg Kot, An 18-record, 80 Million-copy Odyssey, in Chicago Tribune, 19 aprile 1992. URL consultato il 19 aprile 2016.
  10. ^ Colin Larkin, Encyclopedia of Popular Music, 5th, Omnibus Press, 2011, p. 2248, ISBN 0-85712-595-8.
  11. ^ Queen: Reissues Album Review, su pitchfork.com, Pitchfork.
  12. ^ (EN) AJ Ramirez, In the Lap of the Gods: The First Five Queen Albums, su PopMatters, 8 giugno 2011. URL consultato il 19 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2013).
  13. ^ a b Q, settembre 1993, p.118: "The breadth of its ambition remains ever impressive, as do tracks such as May's stomping 'Tie Your Mother Down' and Mercury's baroque one-two, 'Somebody To Love' and 'Gold Old-Fashioned Lover Boy'."
  14. ^ (EN) Dave Marsh, A Day At The Races, su Rolling Stone, 24 febbraio 1977. URL consultato il 10 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2017).
  15. ^ The History of Rock Music. Queen, su scaruffi.com.
  16. ^ (EN) Queen – The First Five Albums, su Uncut. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2015).
  17. ^ Queen Interviews - Queen - 02-07-1977 - A Day at the Races - Washington Post - Queen Archives: Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor, John Deacon, Interviews, Articles, Reviews, su queenarchives.com.
  18. ^ Queen Interviews - Queen - 01-20-1977 - A Day at the Races - Winnipeg Free Press - Queen Archives: Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor, John Deacon, Interviews, Articles, Reviews, su queenarchives.com.
  19. ^ Queen Interviews - Queen - XX-XX-1977 - A Day at the Races - Circus - Queen Archives: Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor, John Deacon, Interviews, Articles, Reviews, su queenarchives.com.
  20. ^ Sisario, Ben, The New Rolling Stone Album Guide, a cura di Nathan Brackett e Christian Hoard, 4th, Simon & Schuster, 2004, p. 668, ISBN 0-7432-0169-8. URL consultato il 15 aprile 2013.
  21. ^ Aj Ramirez, In the Lap of the Gods: The First Five Queen Albums, su popmatters.com, PopMatters, 8 giugno 2011. URL consultato il 16 ottobre 2015.
    «With the group now firmly in command of the mechanics of pop songcraft (fittingly, the album spun off the most singles from any Queen LP up until then)»
  22. ^ Top 100 Albums. BBC Radio 2. Andata in onda il 28 agosto 2006. Archiviato in rocklistmusic.co.uk
  23. ^ Guinness poll, su thisislondon.co.uk. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).
  24. ^ Classic Rock/Metal Hammer, "The 200 Greatest Albums of the 70s", March 2006
  25. ^ The World Critics List. 1987
  26. ^ The Great Albums, su jimdero.com.
  27. ^ a b (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  28. ^ a b c d e f g (DE) Queen - A Day At The Races, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 27 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
  29. ^ (EN) Top Albums - March 12, 1977, su Library and Archives Canada. URL consultato il 27 agosto 2017.
  30. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  31. ^ (EN) Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970–2005, Roppongi, Tokyo, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
  32. ^ (EN) Official Albums Chart: 2 January 1977 - 8 January 1977, su Official Charts Company. URL consultato il 27 agosto 2017.
  33. ^ (EN) Queen – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 27 agosto 2017. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  34. ^ (DE) Jahreshitparade 1977, su austriancharts.at. URL consultato il 27 agosto 2017.
  35. ^ (EN) Top 100 Albums of 1977, su Library and Archives Canada. URL consultato il 27 agosto 2017.
  36. ^ (JA) 年間アルバムヒットチャート 1977年, su entamedata.web.fc2.com. URL consultato il 27 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2013).
  37. ^ (NL) Dutch charts jaaroverzichten 1977, su Dutch Charts. URL consultato il 27 agosto 2017.
  38. ^ (EN) Complete UK Year-End Album Charts, su chartheaven.9.forumer.com. URL consultato il 27 agosto 2017 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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