ALDI

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ALDI
Logo
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Un ALDI Süd a Macclesfield
StatoBandiera della Germania Germania
Fondazione1913/1946
Fondata da
  • Karl Albrecht
  • Theo Albrecht
Sede principaleEssen (Aldi Nord)
Mülheim an der Ruhr (Aldi Süd)
SettoreGDO
Fatturato45,5 miliardi (Aldi Süd – 2015)[1]

21,8 miliardi € (Aldi Nord – 2015)[2] (2015)

Dipendenti40.100 in Germania, 148.900 nel mondo (Aldi Süd – 2016)[1]

58.179 (Aldi Nord – 2015)[2] (2016)

Slogan«(IT) Spendi meno, vivi meglio
(IT-AA) Zahl weniger, lebe besser»
Sito webwww.aldi.com/

ALDI (acronimo di ALbrecht-DIscount) è una multinazionale tedesca attiva nel settore della grande distribuzione organizzata, ed è una delle principali aziende del mondo nel suo settore. Il principale concorrente è Lidl.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione di ALDI in Europa (Sud arancione, Nord blu).

I fondatori della catena sono i fratelli Karl e Theo Albrecht, che aprirono il loro primo negozio nel 1946 rilevando l'attività fondata dalla madre nel 1913.

Negli anni '60 i due fratelli introdussero il marchio ALDI e, dopo una discussione sull'opportunità di vendere sigarette nei loro negozi, decisero di separare la catena di supermercati in due, dando origine ad Aldi Nord (gestita e amministrata da Theo), e Aldi Süd (gestita e amministrata da Karl), che si spartiscono i Länder della Germania e l'Europa senza farsi concorrenza.

I fratelli sono andati in pensione nel 1993, restando proprietari e come tali sono stati considerati fra gli uomini più ricchi del mondo fino alla loro morte.[3]

Oggi Aldi è l'ottava catena distributiva al mondo per fatturato[4] ed è presente in 18 paesi.

Nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Aldi nel mondo: Aldi Nord (blu), Aldi Süd (arancione).
Un negozio ALDI Hofer a Salisburgo, in Austria.
Un negozio ALDI nel Queensland.

Aldi è principalmente una catena tedesca, e in subordine europea. Gli unici paesi extraeuropei dove è operativa sono gli Stati Uniti, l'Australia e la Cina.

Paese Nome Gruppo Dal Negozi
Germania Aldi Nord 1946 2.298
Aldi Süd Süd 1946 1.880
Australia Aldi Süd 2001 514
Austria Hofer Süd 1968 493
Belgio Aldi Nord 1973 457
Francia Aldi Nord 1988 988
Irlanda Aldi Süd 1998 133
Italia Aldi Süd 2018 177
Lussemburgo Aldi Nord 1990 15
Paesi Bassi Aldi Nord 1973 491
Polonia Aldi Nord 2008 124
Portogallo Aldi Nord 2006 60
Slovenia Hofer Süd 2005 93
Spagna Aldi Nord 2002 264
Svizzera Aldi Suisse Süd 2005 193
Regno Unito Aldi Süd 1989 775
Ungheria Aldi Süd 2008 78
Stati Uniti Aldi Süd 1976 1.815
Numero totale di negozi Aldi Nord 5.293
Numero totale di negozi Aldi Sud 6.097

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Centro logistico a Oppeano visto dalla Transpolesana.

A maggio 2015, la controllata austriaca di Aldi Süd, Hofer, ha annunciato l'intenzione di entrare in Italia, e a dicembre ha creato una srl con base amministrativa a Verona[5] e poco dopo apre il sito internet ufficiale e incomincia la ricerca di immobili.

Nel dicembre 2016 sono partiti i cantieri per la costruzione del polo logistico a Oppeano (VR) inaugurato nel corso dell'anno successivo.[6] Il 1º febbraio 2018, Aldi Italia lancia la sua pagina su Facebook.

I primi 10 negozi sono stati aperti contemporaneamente il 1º marzo 2018, a essi sono seguite altre 40 aperture nel nord Italia, raggiungendo quota 50 punti vendita a fine 2018. Dopo aver raggiunto un numero di 51 punti vendita in sei regioni del nord Italia nel primo semestre[7], Aldi chiude il 2020 raggiungendo quota 100 negozi.[8] A fine 2021 ha 138 negozi. A maggio 2020 Aldi ha poi aperto il secondo polo logistico a Landriano (PV).

Questo è il dettaglio al 2023 della presenza italiana di ALDI, limitata al Nord:[9]

Regione Numero
di negozi
Bandiera dell'Emilia-Romagna Emilia-Romagna 27
Bandiera del Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia 13
Bandiera della Lombardia Lombardia 61
Bandiera del Piemonte Piemonte 23
Bandiera del Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige 11
Bandiera del Veneto Veneto 42

Pratiche commerciali[modifica | modifica wikitesto]

Logo di Aldi Nord
Logo di Aldi Süd

Molte, ma non tutte, le pratiche Aldi finalizzate all'efficienza e alla riduzione dei costi sono diffuse in Germania o spesso nell'Europa continentale, assai meno nei paesi anglosassoni. Fra queste:

  • i sistemi di tornelli e casse per entrata e uscita obbligate
  • il deposito per l'uso del carrello
  • i sacchetti a pagamento
  • il rifiuto dei buoni sconto dei produttori (per i prodotti non a proprio marchio)
  • l'accettazione solo di contanti (dal 2004 anche delle carte di debito, ma non ancora della carte di credito)
  • la scarsa numerosità del personale
  • una procedura standardizzata di checkout (codici a barre su tutti i lati del prodotto; solo dopo aver pagato il cliente mette i prodotti nei sacchetti su un banco separato)
  • attività pubblicitaria molto limitata (in Germania)
  • offerte spot settimanali di prodotti di svariate categorie merceologiche (soprattutto non-food)

Specializzato in prodotti essenziali come alimentari, bevande, prodotti per la pulizia, ecc., Aldi ha in genere prodotti con il proprio marchio (perfino varie marche di sigarette, a prezzi dimezzati rispetto a quelli delle marche normali) e mai più di due prodotti con altri marchi, per un totale di 700-800 articoli. La limitata varietà permette un'ampia gamma di prodotti anche con superfici di vendita più ridotte dei concorrenti. Fin dagli anni '90 Aldi offre una discreta varietà di frutta e verdura, latticini e altri prodotti freschi, recentemente anche prodotti biologici. Prodotti non-food (elettrodomestici, PC, abiti, ecc.) sono in genere offerti in quantità limitate come offerte speciali per la durata di una settimana o meno (offerte spot), e da parte dei consumatori sono considerate particolarmente appetibili a causa dei prezzi molto aggressivi.

In tutto il mondo i supermercati Aldi hanno tipicamente la stessa dimensione (800–1000 m2, una dimensione più piccola dei supermercati oggi prevalenti in Germania), lo stesso aspetto esteriore (un edificio basso con tetto a spioventi) e la stessa disposizione interna (così che il cliente trovi sempre facilmente i prodotti). Spesso i prodotti non sono collocati sugli scaffali ma lasciati sui pallet (pratica comune anche a Wal-Mart).

Gran parte dei risparmi sono riversati sui consumatori sotto forma di prezzi più bassi. Aldi usò anche la transizione all'euro (inizio 2002) per sottolineare questo approccio. Aldi ha contrastato la diffusa percezione di un livello qualitativo corrispondente ai prezzi, con successo in Germania.

Dalla metà degli anni novanta a oggi (2010), in Germania la catena Aldi, pur essendo ancora il più grande discounter, sta lentamente perdendo quote di mercato, soprattutto a favore dei suoi maggiori concorrenti Lidl, Netto, Norma e Penny che mettono in atto pratiche commerciali molto simili.

[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b https://unternehmen.aldi-sued.de/de/ueber-aldi-sued/unser-unternehmen/
  2. ^ a b Kennzahlen – Nachhaltigkeitsbericht 2015. (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2016). In: Unternehmensgruppe ALDI Nord.
  3. ^ Eleonora Barbieri, Ecco i Paperoni del mondo: il più ricco è mister Wal-Mart, su ilgiornale.it, il Giornale, 24 aprile 2006. URL consultato il 6 settembre 2018 (archiviato il 6 settembre 2018).
    «A livello europeo, invece, i più ricchi sono i tedeschi Albrecht: i fratelli Karl e Theo»
  4. ^ Global Powers of Retailing 2019 (PDF), su www2.deloitte.com.
  5. ^ Esclusiva: Aldi Süd è sbarcata in Italia, a Verona il quartier generale, su italiafruit.net. URL consultato il 1º febbraio 2016.
  6. ^ Angelo Buscaini, Aldi costruisce a Oppeano il suo mega-centro logistico. URL consultato il 5 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  7. ^ A un anno dal debutto, Aldi si rafforza in Italia, con 51 negozi, su ilsole24ore.com, 5 marzo 2019.
  8. ^ Aldi, tocca quota 78 aperture, su foodweb.it, 17 dicembre 2019.
  9. ^ Elenco punti vendita sul sito aziendale, su aldi.it.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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