22º Congresso degli Stati Uniti d'America

22° Congresso degli Stati Uniti
Il Campidoglio in un dipinto anonimo del 1827.
Inizio4 marzo 1831
Fine4 marzo 1833
Presidente del SenatoJohn Calhoun (J)
fino al 28 dicembre 1832
Vacante
dal 28 dicembre 1832
Presidente pro temporeSamuel Smith (J)
Littleton Tazewell (J)
Hugh Lawson White (J)
Speaker della Camera dei rappresentantiAndrew Stevenson (J)
Membri48 Senatori
213 Rappresentanti
3 Membri non votanti
Maggioranza al SenatoJacksoniani
Maggioranza alla CameraJacksoniani
Sessioni
I: 5 dicembre 1831 – 16 luglio 1832
II: 3 dicembre 1832 – 2 marzo 1833
< 21º 23º >

Il 22º Congresso degli Stati Uniti d'America, formato dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti, si è riunito a Washington, D.C. presso il Campidoglio dal 4 marzo 1831 al 4 marzo 1833. Riunitosi durante il terzo e il quarto anno della presidenza di Andrew Jackson, questo Congresso ha visto confermato il dominio della maggioranza dei jacksoniani sia al Senato che alla Camera.

Contesto ed eventi importanti[modifica | modifica wikitesto]

Fu la politica dei dazi doganali a dominare i lavori del 22º Congresso, compiendosi un ulteriore passo verso la futura guerra civile fra stati del Nord e stati del Sud. Gli anni Venti dell'Ottocento statunitense furono segnati da una depressione economica che colpì soprattutto il Sud agrario e schiavistico, mentre il Nord riuscì in parte ad attenuare gli effetti della crisi sviluppando ancora di più il suo settore manifatturiero. Ecco perché le tariffe istituite nel 1828 vennero duramente contestate dai senatori e rappresentanti del Sud e Jackson venne costretto a modificare le tariffe nel 1832. Ma ciò non bastò a placare le polemiche e lo stato della Carolina del Sud (si iniziativa dello stesso vicepresidente, John C. Calhoun) decise di non applicare le norme federali dichiarandole incostituzionali. Iniziò così quella che venne definita Nullification Crisis (dal termine "nullification", abrogazione): sulla base di una teoria costituzionale che vedeva la Costituzione come un vero e proprio contratto stretto tra gli stati dell'Unione (e che traeva le sue origini da alcuni scritti di James Madison e Thomas Jefferson), qualsiasi stato avrebbe potuto insindacabilmente disapplicare ogni norma federale giudicata incostituzionale (una teoria che si sarebbe riproposta più volte nel corso della storia statunitense). La crisi si risolse con un compromesso politico che prevedeva un abbassamento delle tariffe, il quale tuttavia non bastò a frenare la nascita di un vero e proprio partito, il Nullifier Party, da una costola dell'area politica a sostegno del presidente Jackson. I semi della divisione tra gli stati erano sempre più maturi.

Ma non soltanto il tema delle tariffe diede linfa al dibattito del Congresso. Un tentativo degli anti-jacksoniani di rinnovare con largo anticipo la concessione della Seconda Banca degli Stati Uniti a fungere da banca centrale, promosso dai senatori Henry Clay e Daniel Webster, venne bloccato dal veto di Jackson. Ad opporsi erano due opposte visioni del ruolo della banca centrale nel sistema economico statunitense: da un lato, i sostenitori della Banca la ritenevano uno strumento utile a stabilizzare l'economia a tutto vantaggio delle attività imprenditoriali del Nord, mentre Jackson e i suoi sostenitori ne vedevano gli effetti negativi sul settore agricolo e artigiano, oltre che ritenere che la Banca fosse in mano alle élite finanziarie e delle classi più privilegiate. Il dibattito sulla Banca divenne il perno su cui si concentrò lo scontro per le elezioni presidenziali del 1832 (vinte nuovamente da Jackson) e il veto del presidente fu il primo caso dell'utilizzo di questo strumento per una questione politica, più che giuridica[1].

Durante questo congresso tutti i partiti adottano per la prima volta l'utilizzo della convention nazionale in vista delle elezioni presidenziali. I partiti, ovvero, riuniscono i propri delegati provenienti da tutti gli stati in una grande riunione nella quale decidono chi si candiderà alle elezioni. Una procedura che (in parte) ancora oggi viene utilizzata.

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

  • 18 marzo 1831 - La Corte suprema degli Stati Uniti rigetta un'ingiunzione federale presentata dalla nazione Cherokee che chiedevano l'abrogazione di alcune leggi dello stato della Georgia che a loro giudizio erano "dirette ad annichilire i Cherokee come società politica" e quindi da considerarsi incostituzionali perché in violazione di diversi trattati conclusi tra la nazione Cherokee e il governo federale degli Stati Uniti. Il presidente John Marshall, estensore della decisione, nel rigettare l'istanza sostiene che non ha alcun diritto di decidere sul caso, dato che la nazione Cherokee non è uno stato indipendente dagli Stati Uniti. La rimozione forzata degli indiani verso oltre la riva occidentale del Mississippi prosegue.
  • 18 aprile 1831 - A Tuscaloosa viene fondata l'Università dell'Alabama, una delle più antiche università pubbliche degli Stati Uniti.
  • 21 aprile 1831 - Nasce l'Università di New York.
  • 21 agosto 1831 - Nat Turner, uno schiavo afroamericano, guida una rivolta di schiavi nella contea di Southampton, in Virginia. Per due giorni devastano piantagioni e le cronache riportano l'uccisione di una sessantina di persone di etnia bianca. La rivolta viene sedata ben presto dalle milizie dei padroni degli schiavi con numerose condanne a morte, ma Nat Turner riuscirà a darsi alla fuga e soltanto due mesi dopo verrà catturato e impiccato.
  • 26-28 settembre 1831 - A Baltimora si tiene la prima convention del Partito Anti-massonico per decidere chi candidare alle prossime elezioni presidenziali. I candidati del partito saranno William Wirt alla presidenza e Amos Ellmaker alla vicepresidenza. Per la prima volta nella storia della politica statunitense un partito si organizza a livello nazionale per decidere i propri candidati alle presidenziali.
  • Dicembre 1831 - A Baltimora si tiene la prima convention nazionale del Partito Nazional-Repubblicano, ovvero il partito nato dagli oppositori della democrazia jacksoniana. Ad ottenere la candidatura è Henry Clay, con candidato alla vicepresidenza John Sergeant.
  • 28 dicembre 1832 - Il vicepresidente John C. Calhoun si dimette dalla sua carica. Già da diverso tempi i suoi rapporti con il presidente Jackson erano tesi e la crisi della Nullificazione non fece altro che aggravarli. Calhoun, dopo essere stato eletto in una tornata elettorale straordinaria, prese così possesso del seggio al Senato per la Carolina del Sud che era stato lasciato da Robert Y. Hayne, il quale si era contemporaneamente dimesso da senatore per assumere la carica di governatore dello stato. Calhoun è stato il primo vicepresidente della storia degli Stati Uniti a dimettersi (il secondo sarà Spiro Agnew nel 1973)[2].
  • 3 marzo 1832 - Tornando parzialmente sui suoi passi, la Corte suprema degli Stati Uniti nella sentenza Worchester v. Georgia afferma in una sentenza che la nazione Cherokee è protetta dalla legge federale contro le ingerenze di qualsiasi atto legislativo statale a loro discapito.
  • 6 aprile 1832 - Falco Nero guida una fazione di indiani Sauk alla riconquista del loro villaggio di Saukenuk, la cui terra era stata ceduta agli Stati Uniti con il trattato di St. Louis nel 1804 ma che fu fin da subito contestato dalle tribù native. Inizia la cosiddetta "Guerra di Falco Nero", che vedrà il coinvolgimento dall'altro lato delle milizie dell'Illinois e del Territorio del Michigan. Fra le milizie dell'Illinois combatte un giovanissimo Abraham Lincoln.
  • 21-23 maggio 1832 - A Baltimora si tiene la prima convention nazionale del futuro Partito Democratico. Il presidente in carica Andrew Jackson viene scelto come candidato alle future elezioni presidenziali, con candidato alla vicepresidenza il suo fido alleato Martin Van Buren.
  • 10 luglio 1832 - Andrew Jackson oppone il suo veto presidenziale ad una proposta di legge (promossa da Henry Clay) che punta a rinnovare l'autorizzazione alla Seconda Banca degli Stati Uniti a fungere da banca centrale del governo federale.
  • 24 luglio 1832 - Benjamin Bonneville, su incarico del governo federale, conduce una missione di esplorazione verso le terre dell'ovest. La sua esplorazione, ch si concluderà nel 1835, parte dal Missouri e attraversa gli odierni Wyoming, Idaho, Utah e tenta di raggiungere l'Oregon, mentre una squadra della sua spedizione individua un percorso per raggiungere la California passando per il Nevada.
  • luglio-agosto 1832 - A New York arriva la pandemia di colera che dal 1829 colpisce buona parte del globo terrestre.
  • 27 agosto 1832 - Falco Nero si arrende alle truppe statunitensi dell'Illinois e del Territorio del Michigan. Con la sua cattura finisce la resistenza dei nativi americani all'espansionismo statunitense nel Territorio del nord-ovest e le politiche di rimozione indiane applicate nel Sud vengono subito implementate anche in queste regioni.
  • 14 novembre 1832 - Muore nel Maryland all'età di 95 anni Charles Carroll of Carrollton, l'ultimo firmatario vivente della Dichiarazione d'indipendenza.
  • 24 novembre 1832 - La Carolina del Sud approva l'Ordinanza di Nullificazione, con la quale dichiara incostituzionali le tariffe doganali imposte nel 1828 e in quello stesso anno.
  • 5 dicembre 1832 - Andrew Jackson sconfigge Henry Clay alle elezioni presidenziali e viene riconfermato presidente degli Stati Uniti.
  • 10 dicembre 1832 - Subito dopo aver vinto le elezioni presidenziali, Andrew Jackson emana il "Proclama al popolo della Carolina del Sud", con il quale si rigetta la teoria della Nullificazione promossa da quello stato e la piena validità costituzionale delle tariffe doganali, minacciando inoltre l'intervento dell'esercito per far applicare le norme.
  • 28 dicembre 1832 - John C. Calhoun si dimette dalla vicepresidenza degli Stati Uniti.
  • 2 marzo 1833 - Poco prima di chiudere i propri lavori, il 22º Congresso approva una riforma delle tariffe doganali e una legge che autorizza esplicitamente il presidente Jackson ad utilizzare la forza per far applicare le norme federali riguardo alle tariffe doganali nella Carolina del Sud, al centro della Nullification crisis.

Atti legislativi più importanti[modifica | modifica wikitesto]

  • 14 luglio 1832: Tariff Act del 1832, 4 Stat. 583, ch. 227 (An Act to alter and amend the several acts imposing duties on imports) - La legge (elaborata in gran parte dall'ex presidente John Quincy Adams) riduce le tariffe doganali imposte nel 1928 che avevano fatto esplodere le polemiche negli stati del Sud. La riduzione, tuttavia, non venne ritenuta soddisfacente dalla Carolina del Sud, che decise di disapplicare la norma ritenendola incostituzionale.
  • 2 marzo 1833: Compromise Tariff Act del 1833, 4 Stat. 629, ch. 55 (An Act to modify the act of the fourteenth of July, one thousand eight hundred and thirty-two, and all other acts imposing duties on imports) - In riforma della legge del 1832, la norma prevede un piano di riduzione progressivo delle tariffe doganali. La legge è stata proposta da Henry Clay e John C. Calhoun come un compromesso per evitare un aggravarsi dello scontro con la Carolina del Sud, che aveva minacciato la secessione.
  • 2 marzo 1833: Force Bill, 4 Stat. 632, ch. 57 (An Act further to provide for the collection of duties on imports) - La legge fornisce un insieme di disposizioni in merito alla riscossione materiale dei dazi. Inoltre si prevede che il presidente possa inviare l'esercito per far rispettare la norma. La legge è un chiaro tentativo di frenare eventuali future polemiche con la Carolina del Sud, la quale ha ottenuto (con il Compromise Tariff Act emanato lo stesso giorno) un parziale accoglimento delle sue proteste.

Trattati ratificati[modifica | modifica wikitesto]

24 febbraio 1831 - Il Congresso ratifica il trattato di Dancing Rabbit Creek che gli Stati Uniti conclusero con la tribù dei Choctaw. Con il trattato i Choctaw cedono circa 11 milioni di acri di terra (in quello che ora è il Mississippi) in cambio di 15 milioni di acri oltre il fiume Mississippi, nel Territorio Indiano (che corrisponde più o meno all'odierno Oklahoma).

Partiti[modifica | modifica wikitesto]

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Partiti Totali Vacanti
Anti-jacksoniani

(Anti-J)

Jacksoniani

(J)

Nullifier (N)
Congresso precedente 22 25 0 47 1
Inizio 20 24 2 46 2
Fine 22 24 1 47 1
% Fine 46,8% 51,1% 2,1%
Inizio Congresso successivo 25 20 1 46 0

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Partiti Totali Vacanti
Anti-jacksoniani

(Anti-J)

Anti-massonico (AM) Jacksoniani

(J)

Nullifier (N)
Congresso precedente 72 6 134 0 212 1
Inizio 65 16 127 4 212 1
Fine 63 17 128 4 212 1
% Fine 29,7% 8,0% 60,4% 1,9%
Inizio Congresso successivo 62 25 144 9 240 0

Leadership[modifica | modifica wikitesto]

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Membri[modifica | modifica wikitesto]

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Il presidente del Senato pro tempore Samuel Smith.

I senatori sono stati eletti ogni due anni, dove ad ogni Congresso soltanto un terzo di esso viene rinnovato. Prima del nome di ogni senatore viene indicata la "classe", ovvero il ciclo di elezioni in cui è stato eletto. In questo 22º Congresso i senatori di classe 1 erano in scadenza.

Alabama[modifica | modifica wikitesto]

Carolina del Nord[modifica | modifica wikitesto]

Carolina del Sud[modifica | modifica wikitesto]

Connecticut[modifica | modifica wikitesto]

Delaware[modifica | modifica wikitesto]

Georgia[modifica | modifica wikitesto]

Illinois[modifica | modifica wikitesto]

Indiana[modifica | modifica wikitesto]

Kentucky[modifica | modifica wikitesto]

Louisiana[modifica | modifica wikitesto]

Maine[modifica | modifica wikitesto]

Maryland[modifica | modifica wikitesto]

Massachusetts[modifica | modifica wikitesto]

Mississippi[modifica | modifica wikitesto]

Missouri[modifica | modifica wikitesto]

New Hampshire[modifica | modifica wikitesto]

New Jersey[modifica | modifica wikitesto]

New York[modifica | modifica wikitesto]

Ohio[modifica | modifica wikitesto]

Pennsylvania[modifica | modifica wikitesto]

Rhode Island[modifica | modifica wikitesto]

Tennessee[modifica | modifica wikitesto]

Vermont[modifica | modifica wikitesto]

Virginia[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Nell'elenco, prima del nome del membro, viene indicato il distretto elettorale di provenienza o se quel membro è stato eletto in un collegio unico (at large).

Lo speaker della Camera dei Rappresentanti Andrew Stevenson.

Alabama[modifica | modifica wikitesto]

Carolina del Nord[modifica | modifica wikitesto]

Carolina del Sud[modifica | modifica wikitesto]

Connecticut[modifica | modifica wikitesto]

Delaware[modifica | modifica wikitesto]

Georgia[modifica | modifica wikitesto]

Illinois[modifica | modifica wikitesto]

Indiana[modifica | modifica wikitesto]

Kentucky[modifica | modifica wikitesto]

Louisiana[modifica | modifica wikitesto]

Maine[modifica | modifica wikitesto]

Maryland[modifica | modifica wikitesto]

Massachusetts[modifica | modifica wikitesto]

Mississippi[modifica | modifica wikitesto]

Missouri[modifica | modifica wikitesto]

New Hampshire[modifica | modifica wikitesto]

New Jersey[modifica | modifica wikitesto]

New York[modifica | modifica wikitesto]

Ohio[modifica | modifica wikitesto]

Pennsylvania[modifica | modifica wikitesto]

Rhode Island[modifica | modifica wikitesto]

Tennessee[modifica | modifica wikitesto]

Vermont[modifica | modifica wikitesto]

Virginia[modifica | modifica wikitesto]

Membri non votanti[modifica | modifica wikitesto]

Territorio dell'Arkansas[modifica | modifica wikitesto]
Territorio della Florida[modifica | modifica wikitesto]
Territorio del Michigan[modifica | modifica wikitesto]

Cambiamenti nella rappresentanza[modifica | modifica wikitesto]

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Stato (classe) Membro precedente Ragione del cambiamento Successore Data della successione
Indiana (1) Seggio vacante Il senatore eletto James Noble è deceduto il 26 febbraio 1831, prima dell'inizio dei lavori di questo Congresso. Robert Hanna (Anti-J) Nominato ad interim il 19 agosto 1831
Kentucky (3) Seggio vacante Le elezioni si sono tenute dopo l'inizio dei lavori di questo Congresso. Henry Clay (Anti-J) Insediato il 10 novembre 1831
Louisiana (2) Edward Livingston (J) Livingston si è dimesso il 24 maggio 1831 per assumere la carica di Segretario di stato. Si sono indette nuove elezioni. George A. Waggaman (Anti-J) Insediato il 15 novembre 1831
Pennsylvania (1) Isaac D. Barnard (J) Barnard si è dimesso il 6 dicembre 1831 per motivi di salute. Si sono tenute nuove elezioni. George M. Dallas (J) Insediato il 13 dicembre 1831
Indiana (1) Robert Hanna (Anti-J) L'incarico ad interim di Hanna è finito quando si sono tenute nuove elezioni. John Tipton (J) Insediato il 3 gennaio 1832
Mississippi (1) Powhatan Ellis (J) Ellis si è dimesso il 16 luglio 1832 dopo essere stato nominato giudice. È stato nominato un successore. John Black (J) Insediato il 12 novembre 1832
Virginia (2) Littleton W. Tazewell (J) Tazewell si è dimesso il 16 luglio 1832. Si sono tenute nuove elezioni. William C. Rives (J) Insediato il 10 dicembre 1832
Carolina del Sud (2) Robert Y. Hayne (N) Hayne si è dimesso il 13 dicembre 1832 per assumere la carica di governatore della Carolina del Sud. Si sono tenute nuove elezioni. John C. Calhoun (N) Insediato il 29 dicembre 1832
New York (3) William L. Marcy (J) Marcy si è dimesso il 1º gennaio 1833 per assumere la carica di governatore dello stato di New York. Si sono tenute nuove elezioni. Silas Wright, Jr. (J) Insediato il 4 gennaio 1833
Carolina del Sud (3) Stephen D. Miller (N) Miller si è dimesso il 2 marzo 1833 per motivi di salute. Seggio vacante -

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Distretto Membro precedente Ragione del cambiamento Successore Data della successione
2° Carolina del Nord Seggio vacante - John Branch (J) Insediato il 12 maggio 1831
At-large Georgia Wilson Lumpkin (J) Lumpkin si è dimesso nel 1831 prima dell'inizio dei lavori di questo Congresso. Augustin S. Clayton (J) Insediato il 21 gennaio 1832
2° Vermont Rollin C. Mallary (Anti-J) Mallary è deceduto il 15 aprile 1831. William Slade (Anti-M) Insediato il 1º novembre 1831
At-large Missouri Spencer D. Pettis (J) Pettis è deceduto il 28 agosto 1831. William H. Ashley (J) Insediato il 31 ottobre 1831
11° Pennsylvania William Ramsey (J) Ramsey è deceduto il 29 settembre 1831. Robert McCoy (J) Insediato il 22 novembre 1831
6° Carolina del Nord Robert Potter (J) Potter si è dimesso nel novembre 1831. Micajah T. Hawkins (J) Insediato il 15 dicembre 1831
1° Vermont Jonathan Hunt (Anti-J) Hunt è deceduto il 15 maggio 1832. Hiland Hall (Anti-J) Insediato il 6 dicembre 1832
22° Virginia Charles C. Johnston (J) Johnston è deceduto il 17 giugno 1832. Joseph Draper (J) Insediato il 6 dicembre 1832
6° Maryland George E. Mitchell (J) Mitchell è deceduto il 28 giugno 1832. Charles S. Sewall (J) Insediato il 1º ottobre 1832
18° Virginia Philip Doddridge (Anti-J) Doddridge è deceduto il 19 novembre 1832. Joseph Johnson (J) Insediato il 21 gennaio 1833
1° New York James Lent (J) Lent è deceduto il 22 febbraio 1833. Seggio vacante -

Comitati[modifica | modifica wikitesto]

Qui di seguito si elencano i singoli comitati e i presidenti di ognuno (se disponibili).

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Comitati bicamerali (Joint)[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 22nd Congress, su history.house.gov.
  2. ^ (EN) History com Editors, Calhoun resigns vice presidency, su HISTORY. URL consultato il 7 dicembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Martis, Kenneth C., The Historical Atlas of Political Parties in the United States Congress, Macmillan Publishing Company, New York 1989.
  • Martis, Kenneth C., The Historical Atlas of Political Parties in the United States Congress, Macmillan Publishing Company, New York 1982.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]