Österreichische Eishockey-Liga

ICE Hockey League
Sport Hockey su ghiaccio
TipoClub
FederazioneÖEHV
PaeseBandiera dell'Austria Austria
OrganizzatoreFederazione di hockey su ghiaccio dell'Austria
TitoloCampione della ICEHL / Campione d'Austria
Cadenzaannuale
Aperturasettembre
Partecipanti13 squadre
Bandiera dell'Austria Austria (8 squadre)
Bandiera dell'Italia Italia (3 squadre)
Bandiera della Slovenia Slovenia (1 squadra)
Bandiera dell'Ungheria Ungheria (1 squadra)
FormulaStagione regolare
Play-off
Sito Internethttps://www.ice.hockey/en/
Storia
Fondazione1965
DetentoreRed Bull Salisburgo
Edizione in corsoICE Hockey League 2023-2024
Karl Nedwed Trophy
Trofeo o riconoscimento

La Österreichische Eishockey-Liga, meglio nota come win2day ICE Hockey League (ICE) per motivi di sponsorizzazione, è il massimo livello del campionato austriaco di hockey su ghiaccio. Dal 2003 al 2020 era nota come Erste Bank Eishockey Liga (EBEL)[1] È stata fondata nel 1965 e, dopo la riforma del 2006 comprende anche squadre straniere, trasformandosi così in un campionato internazionale: attualmente vi partecipano squadre che provengono da Austria, Italia, Slovenia e Ungheria (in passato anche da Croazia, Repubblica Ceca e Slovacchia).

Il Klagenfurter AC è l'unica squadra che ha preso parte a tutte le edizioni del campionato, nel quale detiene il record di titoli vinti con 22 successi. Complessivamente, comprendendo anche i titoli precedenti l'istituzione della ÖEL, il Klagenfurter AC si è aggiudicato 30 campionati.

La lega è membro di Hockey Europe, ed attualmente ha diritto ad iscrivere tre squadre alla Champions Hockey League (la vincitrice della stagione regolare, la vincitrice del Pick-Round e la vincitrice dei play-off).

Il campionato di livello inferiore è di fatto la Alps Hockey League, ambedue i tornei sono infatti organizzati dallo stesso ente.

Formula[modifica | modifica wikitesto]

La formula subisce dei piccoli ritocchi quasi ad ogni stagione, comunque a partire dal 1989-1990 si sono giocati regolarmente i play-off per l'assegnazione del titolo. In precedenza, al termine della stagione regolare veniva giocato un girone finale all'italiana tra le migliori classificate.

Dalla stagione 2003-2004 vi sono due trofei, uno assegnato dalla lega e uno assegnato dalla federazione (ÖEHV) destinato al club campione d'Austria. Anche se i club stranieri possono partecipare ai play-off, non possono in caso di vittoria fregiarsi del titolo di "Campione d'Austria", ma solo di campione della lega. Il titolo nazionale andrebbe assegnato alla squadra austriaca meglio piazzata (l'evento si è verificato per la prima volta al termine della Österreichische Eishockey-Liga 2013-2014, con gli italiani dell'HC Bolzano vincitori della EBEL e i finalisti sconfitti, l'EC Red Bull Salzburg, campioni d'Austria).[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nascita e sviluppo della nuova lega[modifica | modifica wikitesto]

Fino alla stagione 1964-1965 il campionato austriaco era suddiviso in due categorie, chiamate Nationalliga A e Nationalliga B, quest'ultima suddivisa in diversi gironi regionali. Nel 1965 la Nationalliga A comprendeva otto squadre: Klagenfurter AC, Innsbrucker EV, Wiener EVg, SV Ehrwald, EK Zell am See, ATSE Graz e Salzburger EV. In una riunione federale del 15 maggio 1965, viene deciso di creare una nuova massima serie, chiamata Bundesliga, comprendente appena 4 squadre, che si contenderanno il titolo di campione d'Austria[3]. Nel corso delle stagioni successive era previsto l'ampliamento del numero delle squadre partecipanti, dal momento che la ÖEHV dispose il blocco delle retrocessioni e i vincitori della Nationalliga B venivano progressivamente ammessi alla Bundesliga. Contemporaneamente, viene intrapreso un processo di professionalizzazione delle strutture sportive nazionali, in quanto la vecchia struttura semiprofessionistica non è più in grado di garantire competitività.

Nella stagione 1965-1966 viene disputato il primo torneo "professionistico", con tre squadre provenienti dalla ex-Nationalliga A (KAC, IEV, WEVg) e un nuovo club, il Kitzbüheler EC. Erhart Hermann dell'IEV segna il primo gol della nuova Bundesliga; il KAC a fine stagione festeggia il titolo, l'ottavo della sua storia. La formula del campionato prevedeva un girone all'italiana con partite di andata e ritorno, senza play-off. Entro il 1970 la Bundesliga raddoppiò, passando a 8 squadre, mentre nella stagione 1968-1969 era stato istituito il Meisterrunde, primo esempio di post-season nell'hockey su ghiaccio austriaco. Venne anche introdotto un meccanismo di promozione/retrocessione con spareggio tra l'ultima classificata di Bundesliga e la vincitrice dell'Oberliga. In questi anni il campionato viene sempre vinto dal KAC.

Il dominio del Klagenfurter AC[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni settanta il Klagenfurter AC proseguì il suo dominio in campionato. Dal 1966 al 1980 solo due volte la squadra della Carinzia lasciò lo scettro di campione d'Austria, e in entrambi i casi (1975 e 1978) a beneficio dell'ATSE Graz. In questo periodo la formula del campionato è stata oggetto di varie modifiche, sebbene il numero delle squadre resti stabile a quota 8 dal 1970 al 1984, con la sola eccezione del torneo 1976-1977 giocato da 7 squadre. Nella stagione 1973-1974 vengono introdotti i play-off, con semifinali, finale per il 3º posto e finale per il titolo. La stessa formula viene usata nei campionati 1976-1977 e 1977-1978, poi nel 1978-1979 viene reintrodotto il Meisterrunde con partite di andata e ritorno. Il numero di partite, che nella prima stagione era di 24 e nel 1968-1969 di 100, balzò a 148 nel 1979-1980.

Contestualmente continuò la professionalizzazione del campionato. Più soldi, e anche per la prima volta giocatori stranieri. Nella stagione 1970-1971 venne disputato il primo campionato scolastico a livello nazionale, con l'intento di promuovere l'hockey su ghiaccio e la formazione di nuovi talenti. Nel 1972 la federazione introduce l'obbligo di portare il casco protettivo nelle partite e, negli anni successivi, si moltiplicano gli interventi per limitare il gioco violento.

Nella stagione 1972-1973 avviene un episodio curioso: al Wiener EV vengono inflitti 16 punti di penalizzazione per aver messo sotto contratto un giocatore straniero, Paul Kremz, cecoslovacco poi naturalizzato. Kremz peraltro giocava a Vienna già dal 1971. Quello degli stranieri era un problema molto sentitio: nel 1975 la ÖEHV introdusse la regola che consentiva di tesserare un solo giocatore proveniente da un'altra federazione, con l'obiettivo di migliorare la crescita dei talenti austriaci. Ma la naturalizzazione era un potente (e sfruttatissimo) fattore di aggiramento della regola: i cosiddetti Austros, giocatori con doppia nazionalità e di origini austriache, crebbero insieme alla competitività della lega. Nel 1975 venne introdotta anche la regola che consentiva la sostituzione del portiere.

Nel 1978 il neoeletto presidente federale, Hans Dobida, negoziò con la ORF il primo contratto televisivo della storia dell'hockey su ghiaccio austriaco. Da allora le partite di campionato vengono regolarmente trasmesse in televisione.

Gli anni ottanta e novanta[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni ottanta è emerso un problema di costi, dal momento che le squadre del campionato erano tutte relativamente distanti, le spese per le trasferte si alzarono sempre più. La federazione lavorò sulla qualità della classe arbitrale, con l'introduzione di un sistema di controllo e formazione.

Un vero e proprio boom di interesse ha suscitato l'ascesa della Nazionale nel gruppo B del Mondiale. Sulla scia di questo successo il pubblico della Bundesliga ha continuato ad aumentare, e alcune società si sono indebitate sempre di più per poter allestire roster competitivi. Nel 1984 il fallimento del Kapfenberger SV, e l'anno seguente i gravi problemi finanziari del WAT Stadlau, portarono alla luce le difficoltà dei club di competere con investimenti sempre più elevati.

Con gli anni novanta una nuova competizione, la Alpenliga, affiancò i campionati nazionali di Austria, Slovenia, Italia e Jugoslavia. Per dare spazio a questo torneo, il numero di partite di campionato venne ridotto. Nella stagione 1993-1994 solo quattro squadre presero parte alla Bundesliga, e contemporaneamente disputarono anche l'Alpenliga. In questo periodo il VEU Feldkirch riuscì a dominare il campionato, forte dei numerosi investimenti operati, conquistando cinque titoli consecutivi oltre a quattro Alpenliga e all'edizione 1997-1998 della European Hockey League, laureandosi campione d'Europa, prima volta di un club austriaco. Nel 1999 solo 4 squadre prendevano parte alla Bundesliga, nella stagione 2000-2001 il loro numero salì a 10. Questo perché l'ennesimo fallimento, stavolta proprio del VEU Feldkirch, mise in allarme la federazione, che decise di creare un nuovo campionato con budget più ragionevoli. Si trovò anche uno sponsor per il torneo: la compagnia d'assicurazioni UNIQA.

La nascita della EBEL[modifica | modifica wikitesto]

Il logo della lega tra il 2003 ed il 2020

Nella stagione 2003-2004 il campionato prese il nome di Erste Bank Eishockey Liga grazie alla sponsorizzazione della Erste Bank. Nelle stagioni successive il numero di squadre è notevolmente aumentato (inizialmente erano solo 7 i team iscritti), con l'ingresso dei primi club stranieri. Primo fra tutti, lo Jesenice (Slovenia) nel 2006-2007, fino ad arrivare poi a un torneo sempre più competitivo con squadre da Slovenia, Croazia, Ungheria ed altri Paesi, tra cui l'Italia.

Il Villach festeggia il titolo del campionato 2005-2006

Nella stagione 2009-2010 la lega è risultata il settimo campionato più seguito d'Europa in termini di pubblico e competitività, entrando così a far parte della Hockey Europe, l'associazione che riunisce le sette leghe professionistiche più sviluppate d'Europa[4].

Zagabria vs Vienna in un match del 2011

Nella stagione 2012-2013, a seguito dello scioglimento della Nationalliga (il secondo livello del campionato austriaco) per la costituzione della neonata Inter-National-League, due squadre (Dornbirner e TWK Innsbruck, quest'ultima squadra vincitrice del campionato e già presente negli anni passati in EBEL) optarono per la richiesta d'iscrizione in EBEL, la quale fu in seguito accettata. In vista della stagione 2013-14, data la partenza del Medveščak per la Kontinental Hockey League, fu accettata l'iscrizione in EBEL dell'HC Bolzano, squadra fino ad allora appartenente alla Serie A italiana[5] e che più volte aveva manifestato l'interesse di partecipare a tale Lega, ricevendo però sempre parere negativo da parte della Federazione italiana. Proprio il Bolzano, al suo primo anno in EBEL, vincerà poi il titolo, prima squadra straniera a riuscire nell'impresa.[2]

Winter Classic 2016-17 tra SAPA Fehervar AV19 e Red Bull Salisburgo giocato nel parco cittadino di Budapest

Le due stagioni successive sono segnate dal dominio del Red-Bull Salzburg, che batterà in finale nel 2015 i Vienna Capitals e nel 2016 l'Orli Znojmo. Nella stagione 2016-2017 si assisterà invece ad un impressionante dominio dei Vienna Capitals che vinceranno la regular season, il pick-round e poi i play-off senza perdere nemmeno una delle 12 partite disputate. Nel frattempo prenderà forma la Alps Hockey League, lega di livello inferiore dove si iscriveranno alcune seconde squadre di team iscritti in EBEL.

La stagione seguente vedrà invece la vittoria dell'HC Bolzano che firmerà un'impresa memorabile vincendo il suo secondo titolo EBEL in modo rocambolesco. Dopo essere stati per lungo tempo ultimi in classifica, aver cambiato allenatore durante la stagione ed essersi qualificati ai play-off all'ultima partita del qualification-round (un mini girone tra le ultime 6 squadre in classifica dopo la regular season per conquistarsi gli ultimi 2 posti disponibili per i play-off; le prime 6 invece disputavano un altro gironcino a parte detto pick-round) i biancorossi riusciranno a eliminare nell'ordine Klagenfurt e Vienna per approdare in finale nuovamente contro i Red-Bull di Salisburgo, che riusciranno a battere in gara 7.

Nella stagione 2018-2019 il titolo è stato vinto dal KAC in finale contro i Vienna Capitals, mentre quella successiva venne cancellata durante la disputa dei play-off, a causa della pandemia di COVID-19, senza assegnare il titolo.

Il cambio di sponsor e di denominazione: nasce la ICE Hockey League[modifica | modifica wikitesto]

Il logo della Ice Hockey League

Nell'ottobre 2019 Erste Bank rese noto che non avrebbe più rinnovato il contratto come sponsor principale della lega, che durava dalla stagione 2003-2004. Contestualmente anche il canale televisivo gratuito che da dieci stagioni trasmetteva alcuni incontri, Servus TV, comunicò che non avrebbe rinnovato il contratto.[6]

Ad aprile 2020 la lega sottoscrisse un nuovo contratto di sponsorizzazione triennale con bet-at-home.com[7][8], e nell'estate successiva venne resa nota la nuova denominazione International Central European (ICE) Hockey League, col relativo nuovo logo[9]. A maggio venne invece reso noto il nuovo partner televisivo gratuito, Puls 24, mentre rimaneva Sky Austria per la pay-tv[10].

Nel frattempo si iscrissero al campionato altri due club italiani: il Val Pusteria nel campionato 2021-2022 seguito dall'Asiago Hockey l'anno successivo.

Organico nella ICE Hockey League[modifica | modifica wikitesto]

Squadre iscritte nella lega dall'anno di nascita della EBEL (stagione 2003-2004). Attualmente sono iscritte al campionato 13 squadre provenienti da Austria, Italia, Slovenia e Ungheria.

Dati aggiornati al termine della stagione 2022-23

Squadra Paese Regione Città Stadio Capacità Periodo in EBEL/ICE Campionati giocati Campionati EBEL/ICE vinti
Squadre attuali
Graz 99ers Bandiera dell'Austria Stiria Graz Eisstadion Liebenau 4.050 dal 2003–04 20
HC TWK Innsbruck Bandiera dell'Austria Tirolo Innsbruck OlympiaWorld Innsbruck 7.212 dal 2003–04 al 2008–09 e dal 2012–13 17
EC KAC Bandiera dell'Austria Carinzia Klagenfurt Stadthalle Klagenfurt 5.500 dal 2003–04 20 5
Black Wings Linz Bandiera dell'Austria Alta Austria Linz Donauhalle 3.800 dal 2003–04 20 1
Vienna Capitals Bandiera dell'Austria Vienna Albert-Schultz-Eishalle 7.022 dal 2003–04 20 2
EC VSV Bandiera dell'Austria Carinzia Villach Villacher Stadthalle 4.800 dal 2003–04 20 1
Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria Salisburghese Salisburgo Eisarena Salzburg 3.600 dal 2004–05 19 8
SAPA Fehérvár AV 19 Bandiera dell'Ungheria Transdanubio Centrale Székesfehérvár Ifjabb Ocskay Gábor Ice Hall 3.600 dal 2007–08 16
HC Bolzano Bandiera dell'Italia Trentino-Alto Adige Bolzano Sparkasse Arena 7.220 dal 2013–14 10 2
HC Val Pusteria Bandiera dell'Italia Trentino-Alto Adige Brunico Arena Brunico 3.100 dal 2021–22 2
HK Olimpija Bandiera della Slovenia Slovenia Centrale Lubiana Hala Tivoli 5.000 dal 2021–22 2
Pioneers Vorarlberg Bandiera dell'Austria Vorarlberg Feldkirch Vorarlberghalle 5.200 dal 2022–23 1
Asiago Hockey Bandiera dell'Italia Veneto Asiago Hodegart 1.891 dal 2022–23 1
Altre squadre che hanno partecipato alla EBEL/ICE Hockey League
VEU Feldkirch Bandiera dell'Austria Vorarlberg Feldkirch Vorarlberghalle 5.200 2003–2004 1
HK Acroni Jesenice Bandiera della Slovenia Alta Carniola Jesenice Podmežakla Hall 5.900 dal 2006–07 al 2011–12 6
HDD Olimpija Ljubljana Bandiera della Slovenia Slovenia Centrale Lubiana Hala Tivoli 5.000 dal 2007–08 al 2016–17 10
KHL Medveščak Zagreb Bandiera della Croazia Zagabria Dom Sportova 5.000 dal 2009–10 al 2012–13 e 2017–18[11] 5
Orli Znojmo Bandiera della Rep. Ceca Moravia Meridionale Znojmo Hostan Arena 5.500 dal 2011–12 al 2019–20 e 2021–22 10
Dornbirner EC Bandiera dell'Austria Vorarlberg Dornbirn Messestadion 4.270 dal 2012–13 al 2021–22 10
Bratislava Capitals Bandiera della Slovacchia Bratislava Bratislava Slovnaft Aréna 10.055 dal 2020–21 al 2021–22 2

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Meistertafel (1939-1965)
Anno Campione d'Austria
1923 Wiener EV
1924 Wiener EV
1925 Wiener EV
1926 Wiener EV
1927 Wiener EV
1928 Wiener EV
1929 Wiener EV
1930 Wiener EV
1931 Wiener EV
1932 Pötzleinsdorfer SK
1933 Wiener EV
1934 EC KAC
1935 EC KAC
1936 EK Engelmann
1937 Wiener EV
1938 EK Engelmann
1939-1945 non disputato per l'annessione alla Germania
1946 EK Engelmann
1947 Wiener EV
1948 Wiener EV
1949 Wiener EV
1950 Wiener EV
1951 Wiener EV
1952 EC KAC
1953 Innsbrucker EV
1954 Innsbrucker EV
1955 EC KAC
1956 EK Engelmann
1957 EK Engelmann
1958 Innsbrucker EV
1959 Innsbrucker EV
1960 EC KAC
1961 Innsbrucker EV
1962 Wiener EV
1963 Innsbrucker EV
1964 EC KAC
1965 EC KAC
Bundesliga
Anno Campione d'Austria
1966 EC KAC
1967 EC KAC
1968 EC KAC
1969 EC KAC
1970 EC KAC
1971 EC KAC
1972 EC KAC
1973 EC KAC
1974 EC KAC
1975 ATSE Graz
1976 EC KAC
1977 EC KAC
1978 ATSE Graz
1979 EC KAC
1980 EC KAC
1981 Villacher SV
1982 VEU Feldkirch
1983 VEU Feldkirch
1984 VEU Feldkirch
1985 EC KAC
1986 EC KAC
1987 EC KAC
1988 EC KAC
1989 Innsbrucker EV
1990 VEU Feldkirch
1991 EC KAC
1992 Villacher SV
1993 Villacher SV
1994 VEU Feldkirch
1995 VEU Feldkirch
1996 VEU Feldkirch
1997 VEU Feldkirch
1998 VEU Feldkirch
1999 Villacher SV
2000 EC KAC
2001 EC KAC
2002 Villacher SV
2003 EHC Black Wings Linz
Österreichische Eishockey-Liga
Anno Vincitore Campione d'Austria
2004 EC KAC
2005 Vienna Capitals
2006 Villacher SV
2007 EC Red Bull Salzburg
2008 Red Bull Salzburg
2009 EC KAC
2010 Red Bull Salzburg
2011 Red Bull Salzburg
2012 Black Wings Linz
2013 EC KAC
2014 HC Bolzano Red Bull Salzburg
2015 Red Bull Salzburg
2016 Red Bull Salzburg
2017 Vienna Capitals
2018 HC Bolzano Red Bull Salzburg
2019 EC KAC
2020 Titolo non assegnato a causa della pandemia di COVID-19
2021 EC KAC
2022 Red Bull Salzburg
2023 Red Bull Salzburg

Nel caso la Österreichische Eishockey-Liga venga vinta da una squadra non austriaca, il titolo di campione d'Austria va alla squadra austriaca meglio classificata, altrimenti coincide.

Titoli per squadra[modifica | modifica wikitesto]

Club Titoli Anni
KAC
32
1934, 1935, 1952, 1955, 1960, 1964, 1965, 1966, 1967, 1968, 1969, 1970, 1971, 1972, 1973, 1974, 1976, 1977, 1979, 1980, 1985, 1986, 1987, 1988, 1991, 2000, 2001, 2004, 2009, 2013, 2019, 2021
Wiener EV
Wiener EG
17
1923, 1924, 1925, 1926, 1927, 1928, 1929, 1930, 1931, 1937, 1947, 1948, 1949, 1950, 1951, 1962
VEU Feldkirch
9
1982, 1983, 1984, 1990, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998
Red Bull Salisburgo
8
2007, 2008, 2010, 2011, 2015, 2016, 2022, 2023
EV Innsbruck
7
1953, 1954, 1958, 1959, 1961, 1963, 1989
Villacher SV
6
1981, 1992, 1993, 1999, 2002, 2006
Engelmann Vienna
5
1936, 1938, 1946, 1956, 1957
ATSE Graz
2
1975, 1978
Black Wings Linz
2
2003, 2012
Vienna Capitals
2
2005, 2017
Bolzano
2
2014, 2018
Pötzleinsdorfer SK
1
1932

In grassetto le vittorie nel campionato quando alla conquista del titolo partecipavano anche squadre provenienti da fuori Austria.

Finali di Österreichische Eishockey-Liga[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Nazionalità delle squadre Campione Serie Finalista
2003-04 Bandiera dell'Austria EC KAC Bandiera dell'Austria 3-2 EC VSV Bandiera dell'Austria
2004-05 Bandiera dell'Austria Vienna Capitals Bandiera dell'Austria 4-3 EC KAC Bandiera dell'Austria
2005-06 Bandiera dell'Austria EC VSV Bandiera dell'Austria 4-2 EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria
2006-07 Bandiera dell'AustriaBandiera della Slovenia EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria 4-1 EC VSV Bandiera dell'Austria
2007-08 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'Ungheria EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria 4-2 HDD Olimpija Ljubljana Bandiera della Slovenia
2008-09 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'Ungheria EC KAC Bandiera dell'Austria 4-3 Red Bulls Salzburg Bandiera dell'Austria
2009-10 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'UngheriaBandiera della Croazia EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria 4-2 EHC Linz Bandiera dell'Austria
2010-11 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'UngheriaBandiera della Croazia EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria 4-3 EC KAC Bandiera dell'Austria
2011-12 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'UngheriaBandiera della CroaziaBandiera della Rep. Ceca EHC Linz Bandiera dell'Austria 4-1 EC KAC Bandiera dell'Austria
2012-13 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'UngheriaBandiera della CroaziaBandiera della Rep. Ceca EC KAC Bandiera dell'Austria 4-0 Vienna Capitals Bandiera dell'Austria
2013-14 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'UngheriaBandiera della Rep. CecaBandiera dell'Italia HC Bolzano Bandiera dell'Italia 3-2 EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria
2014-15 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'UngheriaBandiera della Rep. CecaBandiera dell'Italia EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria 4-0 Vienna Capitals Bandiera dell'Austria
2015-16 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'UngheriaBandiera della Rep. CecaBandiera dell'Italia EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria 4-2 Orli Znojmo Bandiera della Rep. Ceca
2016-17 Bandiera dell'AustriaBandiera della SloveniaBandiera dell'UngheriaBandiera della Rep. CecaBandiera dell'Italia UPC Vienna Capitals Bandiera dell'Austria 4-0 EC-KAC Bandiera dell'Austria
2017-18 Bandiera dell'AustriaBandiera dell'UngheriaBandiera della Rep. CecaBandiera dell'ItaliaBandiera della Croazia HC Bolzano Bandiera dell'Italia 4-3 EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria
2018-19 Bandiera dell'AustriaBandiera dell'UngheriaBandiera della Rep. CecaBandiera dell'ItaliaBandiera della Croazia EC KAC Bandiera dell'Austria 4-2 Vienna Capitals Bandiera dell'Austria
2019-20 Bandiera dell'AustriaBandiera dell'UngheriaBandiera della Rep. CecaBandiera dell'Italia Titolo non assegnato per la pandemia di COVID-19
2020-21 Bandiera dell'AustriaBandiera dell'UngheriaBandiera dell'ItaliaBandiera della Slovacchia EC KAC Bandiera dell'Austria 4-1 HC Bolzano Bandiera dell'Italia
2021-22 Bandiera dell'AustriaBandiera dell'UngheriaBandiera dell'ItaliaBandiera della SlovacchiaBandiera della Rep. CecaBandiera della Slovenia EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria 4-0 Fehérvár AV19 Bandiera dell'Ungheria
2022-23 Bandiera dell'AustriaBandiera dell'UngheriaBandiera dell'ItaliaBandiera della Slovenia EC Red Bull Salzburg Bandiera dell'Austria 4-3 HC Bolzano Bandiera dell'Italia

Titoli per squadra dalla nascita del nuovo campionato[modifica | modifica wikitesto]

Club Titoli
Bandiera dell'Austria EC Red Bull Salzburg
8
Bandiera dell'Austria EC KAC
5
Bandiera dell'Austria Vienna Capitals
2
Bandiera dell'Italia HC Bolzano
2
Bandiera dell'Austria EC VSV
1
Bandiera dell'Austria EHC Linz
1

Premi ai giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Ogni anno vengono assegnati il premio Ron Kennedy Trophy e il premio EBEL YoungStar, riservati rispettivamente al miglior giocatore e al miglior giovane del campionato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Ligasponsor verlängert bis 2012, su hockeyfans.at. URL consultato il 30 aprile 2011.
  2. ^ a b (EN) Italians win Austrian EBEL, su iihf.com, 14 aprile 2014. URL consultato il 18 aprile 2014.
  3. ^ (DE) Geschichte des Eishockeysport, su hockeyfans.at. URL consultato il 30 aprile 2011.
  4. ^ (DE) EBEL in Hockey Europe aufgenommen, su eishockeynews.com. URL consultato il 30 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2012).
  5. ^ Hockey, il Bolzano parteciperà alla Ebel, su altoadige.gelocal.it, altoadige.it. URL consultato il 26 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2013).
  6. ^ La Erste Bank lascia la lega Dal 2020 addio a 2 milioni, su altoadige.it, 21 ottobre 2019. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  7. ^ Erste Bank ai saluti, il nuovo sponsor è bet-at-home, su hockeytime.net, 21 aprile 2020. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  8. ^ La Bet-at-home prenderà il posto della Ebel, su altoadige.it, 22 aprile 2020. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  9. ^ La Ebel diventa ICE Hockey League, su video33.it, 4 luglio 2020. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  10. ^ Puls 24 nuovo partner televisivo della Eishockey Liga, su hockeytime.net, 4 maggio 2020. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  11. ^ Dal 2013 al 2017 abbandona la EBEL per giocare in KHL

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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