Vestibolo (architettura)

Pianta schematica di un moderno vestibolo (in rosso)

Per vestibolo (lat. vestibulum) s'intende, nell'architettura dell'evo moderno, una sala d'ingresso di rappresentanza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Johannes Emil Kuntze, lo scopo originario del vestibolo era quello di scuderia e luogo di stazionamento di cavalli in una fattoria.

Antica Grecia[modifica | modifica wikitesto]

I vestiboli erano assai comuni nei templi dell'antica Grecia. A causa delle tecniche costruttive disponibili a quell'epoca, non era possibile costruire ampie campate e quindi molti ingressi avevano due file di colonne che sostenevano il tetto e creavano uno spazio separato intorno all'ingresso. [1]

I greci li chiamavano prodromos o prothyron: si trattava di una specie di corte, situata fra la porta d'ingresso e la via pubblica, ove veniva ricevuto colui che si recava a salutare il padrone di casa in modo che, pur non entrando all'interno di questa, egli non restasse sulla pubblica via.

Roma antica[modifica | modifica wikitesto]

Nell'antica architettura romana si intendeva inizialmente per vestibulum uno spazio sontuosamente costruito fra la strada e la porta d'ingresso delle case di persone ricche. Nel periodo tardo-romano il termine prese a indicare lo spazio fra la porta d'ingresso della casa e l'Atrio. Si trattava di una via di mezzo fra una moderna sala d'ingresso e un porticato. Per entrare nella casa romana (domus) bisognava attraversare il vestibolo prima di entrare nell'atrio.[2]

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il V secolo i vestiboli furono usati nelle chiese cristiane sia in Oriente che in Occidente. [3] L'insieme di portico e vestibolo era chiamato galilea.

Tuttavia non vi è traccia di vestiboli nei castelli o nelle case signorili feudali, ove le scale sono a vista o celate non più di quanto lo siano nelle case borghesi, ove la porta d'ingresso si apre direttamente sulla sala o sulla cucina.

Vestiboli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) F.B. Tarbel, A History of Ancient Greek Art, su ellopos.net. URL consultato il 2 marzo 2006.
  2. ^ (EN) Barbara McManus, Sample Plan of a Roman House, su VRoma, The College of New Rochelle. URL consultato il 2 marzo 2006 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2017).
  3. ^ (EN) Vestibule, in Catholic Encyclopedia, New York, Robert Appleton Company, 1913.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Johannes Emil Kuntze, Prolegomena zur Geschichte Roms. Oraculum. Auspicium., Seite 134, Online bei Archive.org

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