Massimiliano Cappellini

Massimiliano Cappellini
Cappellini all'Empoli nel 1997
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 174 cm
Peso 72 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 2005
Carriera
Giovanili
1981-1987Milan
Squadre di club1
1987-1989Milan5 (0)
1989Monza5 (0)
1989-1992Piacenza74 (14)
1992Atalanta0 (0)
1992-1993Como15 (14)
1993-1995Foggia49 (13)
1995-1996Piacenza28 (2)
1996-2005Empoli231 (39)
Nazionale
1988Bandiera dell'Italia Italia U-165 (4)
1993Bandiera dell'Italia Italia U-230 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Massimiliano Cappellini (Bollate, 2 gennaio 1971) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Promettente prodotto del vivaio del Milan, nel quale entra all'età di 10 anni. Compie tutta la trafila delle giovanili e il 28 febbraio 1988 a 17 anni esordisce in Serie A in prima squadra, contro la Sampdoria[1]. Nella stagione successiva esordisce anche in Coppa dei Campioni, subentrando nei tempi supplementari nella gara di ritorno degli ottavi di finale giocata a Belgrado, contro la Stella Rossa, e vinta ai calci di rigore.[2]

Nel 1989 passa al Monza, in Serie B, ma già a novembre viene girato al Piacenza[3], dove rimane per tre stagioni conquistando la promozione in Serie B nel campionato 1990-1991, nel quale realizza 7 reti[4].

Un giovane Cappellini agli esordi con il Milan nella stagione 1988-1989.

Rientrato al Milan, passa nuovamente in prestito all'Atalanta[5], dove non gioca mai chiuso da Ganz e Rambaudi, e da settembre al Como[6], dove mette a segno 14 reti in 15 partite nel campionato di Serie C1 1992-1993, anche se a fine dicembre '92 si rompre il perone, infortunio che lo tiene lontano dal campo per due mesi e mezzo.[2]

La buona stagione lariana gli vale il trasferimento in comproprietà al Foggia in Serie A[7]. Rimane in Puglia per due stagioni nella massima serie, conquistando la salvezza con Zdeněk Zeman e senza poter evitare la retrocessione nella stagione successiva con Enrico Catuzzi. Nel 1995 lo preleva il Parma, per girarlo al Piacenza nell'ambito del trasferimento di Filippo Inzaghi ai ducali[8][9], dove è la seconda scelta dell'attacco emiliano dietro Nicola Caccia e Gianpietro Piovani; contribuisce comunque con due reti in 28 partite alla prima salvezza della squadra piacentina in Serie A.

A fine stagione viene ceduto all'Empoli[10], dove realizza 16 reti contribuendo alla promozione dei toscani in Serie A; nella stagione successiva le reti nella massima serie sono 9, record personale. All'inizio della stagione 1998-1999 subisce un grave infortunio al ginocchio, che ne pregiudica la stagione[11] e ne modifica il gioco, arretrando la posizione negli anni successivi nel ruolo di mezzapunta[12]. Rimane in forza agli azzurri fino alla stagione 2004-2005, diventandone una bandiera e disputando in totale quattro stagioni in Serie A e cinque in Serie B.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Appena uscito dalla primavera del Milan, nel 1988, giocò 5 partite con la nazionale Under-16, realizzando 4 reti[1].

Nel 1993 con la nazionale olimpica partecipò ai Giochi del Mediterraneo in Francia, venendo convocato per 5 partite ma senza mai scendere in campo.

Dirigente sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver appeso le scarpette al chiodo ha svolto il ruolo di team manager dell'Empoli[13]. Nel dicembre 2010 diviene direttore generale dello Spezia[13], incarico che mantiene fino al 15 marzo 2011[14].

Nel luglio 2011 fa nuovamente ritorno all'Empoli, come direttore generale del settore giovanile[15].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1987-88
Piacenza: 1990-1991
Empoli: 2004-2005

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1988-1989

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Profilo su Magliarossonera.it
  2. ^ a b Cappellini, bello il risveglio dopo il sogno ingombrante, in Gazzetta dello Sport, 16 giugno 1997. URL consultato il 31 maggio 2020.
  3. ^ Rosa 1989-1990 storiapiacenza1919.it
  4. ^ Rosa 1990-1991 storiapiacenza1919.it
  5. ^ ' NOI OSIAMO, VOI NON FATEVI ILLUSIONI' La Repubblica, 5 agosto 1992, pag.21
  6. ^ E il Como comincia la scalata in Veneto Il Corriere della Sera, 26 settembre 1992, pag.47
  7. ^ In arrivo Balbo per la ricostruzione giallorossa Il Corriere della Sera, 19 giugno 1993, pag.30
  8. ^ PARMA, STOICHKOV HA DETTO SI' La Repubblica, 28 giugno 1995, pag.41
  9. ^ Rosa 1995-1996 storiapiacenza1919.it
  10. ^ Acquisti e cessioni 1996-1997 storiapiacenza1919.it
  11. ^ Empoli Bologna è un mistero Mazzone: " Avevamo segnato " Il Corriere della Sera, 18 ottobre 1998, pag.39
  12. ^ Rotto l'incantesimo: l'Empoli trionfa a Pistoia rangers.it
  13. ^ a b Spezia Calcio, direttore generale l'ex empolese Cappellini lanazione.it
  14. ^ Spezia: via Pane e Cappellini Archiviato il 18 marzo 2011 in Internet Archive. pianetaempoli.it
  15. ^ Torna Cappellini. Farà il direttore generale del settore giovanile[collegamento interrotto] gonews.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Perrone (a cura di), Il libro del calcio italiano 1999/2000, Roma, Corriere dello Sport - Stadio, 1999, p. 31.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]