Giuseppe Servetto

Giuseppe Servetto
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 74 kg
Calcio
Ruolo Difensore
Termine carriera 1910
Carriera
Squadre di club1
1905Juventus II3 (0)
1906-1910Pro Vercelli9+ (?)
Carriera da allenatore
1912Bandiera dell'Italia ItaliaCom. tecnica
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giuseppe Servetto (Vercelli, 14 febbraio 1886[1]Torino, 6 aprile 1965[1]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Con alcuni membri della C.T. nazionale il 6 gennaio 1911 (dopo la partita Italia-Ungheria 1-0). Da sin. Livio, Gama, Camperio, Meazza e Servetto (accompagnatore federale).

Trasferitosi dalla natia Vercelli a Torino per motivi di studio, entra a far parte della Juventus, società in cui milita nella formazione riserve, non disputando incontri ufficiali nella prima squadra.[2]

Ritornato nella città natale, diviene giocatore della Pro Vercelli, società con cui si aggiudicherà nel 1908 il primo campionato vinto dalle Bianche casacche,[3] successo bissato la stagione seguente.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1912 fece parte della commissione tecnica della nazionale di calcio dell'Italia.[4]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Pro Vercelli: 1908, 1909
Juventus: 1905
Pro Vercelli: 1907

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ufficio Stato Civile del Comune di Vercelli
  2. ^ Dizionario della grande Juventus, pag.167
  3. ^ 1908: nasceva il Novara calcio, la Pro Vercelli vinceva lo scudetto Ilsole24ore.com
  4. ^ ITALIAN NATIONAL TEAM COACHES Rsssf.com

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Renato Tavella, Dizionario della grande Juventus, Newton & Compton Editore, 2007 (edizione aggiornata)
  • Gianni Brera, Franco Tomati, Genoa Amore mio, Nuove Edizioni Periodiche.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]