Giuseppe Gandini (calciatore)

Giuseppe Gandini
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Attaccante, centrocampista
Termine carriera 1932
Carriera
Squadre di club1
1920-1921Valenzana? (?)
1921-1932Alessandria222 (16)
Nazionale
1925-1928Bandiera dell'Italia Italia6 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giuseppe Gandini (Alessandria, 18 marzo 1900Alessandria, 15 ottobre 1989) è stato un calciatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario del sobborgo di Spinetta Marengo, iniziò a praticare il calcio nell'uliciana Liberi e Forti di Alessandria. In gioventù lavorò come operaio all'Ansaldo di San Pier d'Arena, per poi ritornare in Piemonte durante il servizio di leva e debuttare in massima serie con la Valenzana[1].

Giocò nell'Alessandria per oltre un decennio. Interrotta improvvisamente la carriera nel 1932 per un infortunio patito in allenamento, lasciò il mondo del calcio e divenne impresario edile[2]. Morì nel 1989, a 89 anni[3].

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Viene ricordato come un «tipico esponente della scuola piemontese di provincia che prima e dopo della Grande Guerra esprime un calcio grintoso, ruvido, molto concreto. [...] Un combattente, sia pur con piedi discreti»[4]. Nel corso della sua carriera rivestì diversi ruoli. Inizialmente, secondo Carlo Felice Chiesa, si affermò da attaccante interno per «notevoli doti fisiche e irruente agonismo»[1].

Quando fu spostato dall'allenatore dell'Alessandria Béla Révész sulla fascia sinistra nel 1923 e poi, dall'anno successivo, al ruolo di centrosostegno rivelò «il tocco nitido dell'attaccante e il piglio del grande trascinatore»[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

L'Alessandria 1927-1928. Gandini è sulla destra, in piedi, accanto all'allenatore Carcano.

Club[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver militato in gioventù nell'alessandrina Liberi e Forti, debuttò in Prima Divisione con la Valenzana nella stagione 1920-1921[1]; notato da Augusto Rangone, passò al termine di quel torneo all'Alessandria. Giocò la sua prima partita in maglia grigia il 2 ottobre 1921, a Casale Monferrato, nel derby Casale-Alessandria 0-0[5].

Rimase tra i grigi per 11 stagioni, diventandone capitano e leader: in piena epoca fascista, veniva soprannominato dai tifosi "il Duce" per l'entusiasmo e il carisma che dimostrava in campo[6]; titolare inamovibile per Carcano, che ricopriva il suo stesso ruolo da calciatore, rifiutò la richiesta dell'allenatore di seguirlo alla Juventus[1]. Con i grigi vinse la Coppa CONI del 1927 e sfiòrò la vittoria dello scudetto 1927-1928; in merito alla sua esperienza da calciatore dichiarò: «Giocavo con passione, per me era un divertimento, tanto che non sentivo neppure la fatica»[7].

Il 6 dicembre 1931 disputò l'ultima gara della sua carriera, nuovamente a Casale; giovedì 10, durante la preparazione per l'imminente gara di campionato contro la Triestina, patì un infortunio ai legamenti del ginocchio, inizialmente catalogato come «leggera distorsione» e poi rivelatosi tanto grave da obbligarlo a chiudere la carriera[8]. In un'intervista del 1989 commentò l'incidente, imputandolo al «freddo terribile» di quei giorni: «non è mai facile accettare un cambiamento radicale, anche se, in fondo, stavo già meditando di smettere perché, dopo 12 annate in A, anche giocare stava diventando pesante»[8]. È ad oggi il sesto giocatore grigio per numero di presenze ufficiali (236, cui si aggiungerebbe lo spareggio Padova-Alessandria del 1923)[9].

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

In Nazionale non conobbe particolari successi: perse cinque delle sei gare giocate in totale[4]. Debuttò il 14 giugno 1925, al Mestalla di Valencia, nell'amichevole Spagna-Italia 1-0, schierato dal suo pigmalione Augusto Rangone nel ruolo di mediano sinistro[1].

L'ultima gara (Portogallo-Italia 4-1 del 1928) fu invece anche quella dell'esordio nello stesso ruolo che aveva all'epoca all'Alessandria, quello di centrosostegno, normalmente riservato al titolare Fulvio Bernardini[1].

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1920-1921 Bandiera dell'Italia Valenzana 1ª Cat ? ? - - - ? ?
1921-1922 Bandiera dell'Italia Alessandria 1ª Div 21 6 - - - 21 6
1922-1923 1ª Div 22+1 1 - - - 22+1 0
1923-1924 1ª Div 21 1 - - - 21 1
1924-1925 1ª Div 24 1 - - - 24 1
1925-1926 1ª Div 21 1 - - - 21 1
1926-1927 DN 16 0 CONI+CI 12+1 1+0 29 1
1927-1928 DN 28 3 - - - 28 3
1928-1929 DN 22 3 - - - 22 3
1929-1930 A 24 0 - - - 24 0
1930-1931 A 13 0 - - - 13 0
1931-1932 A 11 0 - - - 11 0
Totale Alessandria 222+1 16 13 1 236+1 17

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-6-1925 Valencia Spagna Bandiera della Spagna 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
18-6-1925 Lisbona Portogallo Bandiera del Portogallo 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
4-11-1925 Padova Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole -
18-7-1926 Stoccolma Svezia Bandiera della Svezia 5 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
28-10-1926 Praga Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
15-4-1928 Porto Portogallo Bandiera del Portogallo 4 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
Totale Presenze 6 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Alessandria: 1927

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Chiesa, p. 269.
  2. ^ Emma Camagna, Muore a 33 anni il figlio di una gloria dei grigi, da «La Stampa» di Alessandria e provincia, 2 gennaio 1982, p. 26
  3. ^ Franco Marchiaro, È morto a 89 anni Pippo Gandini, da «La Stampa», 17 ottobre 1989, p. 47
  4. ^ a b Sappino, p. 245.
  5. ^ Boccassi et al., p. 22.
  6. ^ Boccassi et al., p. 76.
  7. ^ Franco Marchiaro, Pippo Gandini e la sua nidiata di campioni, da «La Stampa», 19 marzo 1987, p. 32
  8. ^ a b Caligaris, p. 43.
  9. ^ Boccassi et al., p. 299.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ugo Boccassi, Enrico Dericci e Marcello Marcellini, Alessandria U.S.: 60 anni, Milano, G.E.P., 1973.
  • Mimma Caligaris, Grig100. Un secolo di Alessandria in cento partite, Alessandria, Il Piccolo, 2012.
  • Carlo F. Chiesa, Il secolo azzurro, Bologna, Minerva, 2010.
  • Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 2002, Modena, Panini, 2001.
  • Marco Sappino (a cura di), Dizionario del calcio italiano - Vol. 2, Milano, Baldini, Castoldi & Dalai, 2000.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]