Enrico Burlando

Enrico Burlando
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 172 cm
Peso 74 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1976 - giocatore
2004 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1964-1965Pietrasanta28 (4)
1965-1966Massese31 (10)
1966-1967Lazio19 (0)
1967-1968Varese18 (2)
1968-1970Monza19 (4)
1970-1971Pisa33 (0)
1971-1973Piacenza57 (4)
1973-1976Udinese46 (4)
Carriera da allenatore
1979-1981Pordenone
1982-1983Pro Gorizia
1987-1988TriestinaVice
2004Pordenone
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Enrico Burlando (La Spezia, 5 agosto 1944) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce nel Pietrasanta, militante in Serie D 1964-1965, e nella stagione successiva passa alla Massese, in Serie C. In maglia bianconera mette a segno 10 reti in 31 incontri e suscita l'interesse della Lazio, che lo acquista e lo fa esordire in Serie A, il 16 ottobre 1966 in Milan-Lazio 2-2. A fine stagione totalizza 19 presenze, ma la Lazio retrocede in Serie B e lo cede al Varese, a sua volta neopromosso nella massima serie. Dopo aver ottenuto 16 presenze con 2 reti, scende in Serie B nell'ottobre 1968, vestendo le maglie di Monza e Pisa, dove riesce a imporsi da titolare.

Nel novembre 1971 scende ulteriormente di categoria passando al Piacenza, in Serie C[1]. Per due stagioni è titolare fisso del centrocampo piacentino, indossando anche la fascia di capitano[2]. Conclude la carriera giocando per tre stagioni nell'Udinese, sempre in Serie C.

In carriera ha totalizzato complessivamente 37 presenze e 2 reti in Serie A e 67 presenze e 6 reti in Serie B

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Svolge la sua attività sempre in Friuli Venezia Giulia, guidando il Pordenone nel suo primo campionato di Serie C2 1979-1980[3]. In seguito guida anche il Pro Gorizia[4] ed è allenatore in seconda alla Triestina[5], e nel campionato di Eccellenza 2003-2004 torna al Pordenone a oltre vent'anni di distanza, senza evitare la retrocessione dei neroverdi[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rosa 1971-1972 storiapiacenza1919.it
  2. ^ Rosa 1972-1973 storiapiacenza1919.it
  3. ^ a b Storia del Pordenone Calcio Archiviato il 25 giugno 2011 in Internet Archive. pordenonecalcio.com
  4. ^ Almanacco illustrato del calcio 1984, edizioni Panini, pag. 303
  5. ^ Almanacco illustrato del calcio 1988, edizioni Panini, pag. 275

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]