Cimitero di St. Marx
Cimitero di St. Marx | |
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Cenotafio di Mozart | |
Tipo | civile |
Confessione religiosa | cattolica |
Stato attuale | dismesso |
Ubicazione | |
Stato | Austria |
Città | Vienna |
Luogo | Landstraße |
Costruzione | |
Periodo costruzione | 1784 |
Data apertura | 1784 |
Data chiusura | 1874 |
Data riapertura | 1937 al pubblico |
Tombe famose | Mozart, Josef Strauß |
Mappa di localizzazione | |
Il cimitero di St. Marx (Sankt Marxer Friedhof) è un cimitero storico del distretto di Landstraße, Vienna, utilizzato dal 1784 al 1874.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il suo nome deriva da un vicino ospizio di carità. Il cimitero, uno dei pochissimi in stile Biedermeier ad essersi conservato fino ai giorni nostri, venne aperto, insieme ad altri quattro cimiteri comunali (l'Hundsturmer Friedhof, il Matzleinsdorfer Friedhof, lo Schmelzer Friedhof e il Währinger Friedhof) in risposta ad un decreto emanato nell'agosto 1784 dall'imperatore Giuseppe II d'Asburgo-Lorena (Josephinische Begräbnisordnung). Il sovrano, per ragioni igienico-sanitarie, impose la chiusura dei vecchi cimiteri ubicati nell'area urbana e vietò ulteriori sepolture nelle chiese e nei monasteri all'interno delle mura della città. Egli ordinò anche che, nei nuovi cimiteri, i corpi fossero sepolti in fosse comuni, senza bara e non imbalsamati, per favorirne una più rapida decomposizione. Tuttavia, tali disposizioni non entrarono mai pienamente in vigore a Vienna, in quanto le autorità cittadine si rifiutarono di approvarle a causa dell'opposizione della popolazione e del clero cittadino: essi avevano ancora fresco il ricordo delle fosse comuni scavate e riempite durante l'ultima epidemia di peste che flagellò Vienna, nel 1713. In conseguenza di ciò, Giuseppe II corresse il regolamento, lasciando solo una "raccomandazione". Nella Vienna della fine del XVIII secolo, quindi, la pratica standard di tumulazione per gli appartenenti alle classi sociali a medio reddito consisteva nell'inumare i defunti in tombe “a pozzo”, ognuna capace di accogliere al massimo sei bare.
Pertanto, va sfatato il falso mito che vorrebbe Wolfgang Amadeus Mozart sepolto in una fossa comune per indigenti: in realtà, la sua sepoltura, avvenuta il 6 o il 7 dicembre 1791 dopo un funerale di terza classe nella Stephansdom, si svolse come quella di molti altri cittadini viennesi nella sua medesima posizione sociale, secondo le regole in vigore al tempo. Il cadavere di Mozart fu, infatti, sigillato in una cassa di legno e inumato nel terreno, in un tumulo non contrassegnato da alcun cippo o croce, insieme ad altre quattro o cinque salme: un procedimento erroneamente associato alle vere e proprie fosse comuni.
Dalla metà del XIX secolo, a causa dell'esplosione demografica di Vienna, i cimiteri comunali divennero rapidamente saturi, motivo per cui si decise di costruire il Zentralfriedhof (Cimitero Centrale di Vienna), ufficialmente inaugurato il 1° novembre 1874, con la contestuale dismissione dei cinque cimiteri comunali. A quel tempo, il Sankt Marxer Friedhof aveva raggiunto - dopo diversi ampliamenti - una superficie di oltre 60.000 m², con più di 8.000 sepolture. Sebbene occasionalmente venissero ancora eseguite inumazioni anche dopo il 1874, specialmente in tombe di famiglia già esistenti, a partire dagli anni '80 dell'Ottocento si iniziò con il riesumare le salme dei più illustri defunti dal cimitero di St. Marx, ai fini del loro trasferimento nel nuovo cimitero centrale, poiché lì furono creati gruppi di tombe d'onore per aumentare l'attrattiva della nuova "città dei morti".
Il Sankt Marxer Friedhof è stato successivamente abbandonato a se stesso e lasciato nella più totale incuria. Secondo una decisione del Consiglio comunale di Vienna del 1922, i cinque ex cimiteri comunali dovevano essere definitivamente soppressi e trasformati in aree verdi, con l'eliminazione di tutti i monumenti funerari. Tuttavia, si optò per la conservazione del solo cimitero di St. Marx, in considerazione del suo elevato valore storico-artistico. Dopo una ristrutturazione e risistemazione dell'intero cimitero, esso fu riaperto alla popolazione viennese nell'ottobre 1937 come parco pubblico.
Nel 1945, durante l'offensiva di Vienna, il Sankt Marxer Friedhof fu teatro di scontri tra l'Armata Rossa e un reparto delle SS, e parti dell'area furono gravemente danneggiate dai bombardamenti dei mesi precedenti. A partire dal 1957, a seguito dell'ampliamento della rete stradale ed autostradale e dell'adozione di nuovi piani di lottizzazione, la superficie dell'ex cimitero subì una notevole riduzione, finendo con l'assumere l'attuale pianta rettangolare.
Sepolture illustri[modifica | modifica wikitesto]
Nel Sankt Marxer Friedhof sono state sepolte, o lo sono tuttora, svariate personalità di spicco. Alcune di loro erano originariamente sepolte nei vecchi cimiteri suburbani e sono state trasferite qui dopo la loro chiusura nel 1784. Altre, dopo la dismissione del cimitero di St. Marx, sono state successivamente traslate in tombe d'onore presso il nuovo cimitero centrale di Vienna o presso altri cimiteri.
- Johann Georg Albrechtsberger
- Philipp von Cobenzl
- Moritz Michael Daffinger (salma traslata al Zentralfriedhof)
- Anton Diabelli
- Franz Joseph von Dietrichstein
- Georg Rafael Donner
- Peter Fendi (salma traslata al Zentralfriedhof)
- Ernst von Feuchtersleben (salma traslata al Zentralfriedhof)
- Anna Gottlieb
- Anton Hasenhut
- Vuk Stefanović Karadžić (salma traslata presso la Cattedrale di San Michele Arcangelo, Belgrado)
- Ján Kollár (salma traslata al cimitero di Olšany, Praga)
- Joseph Kornhäusel (salma traslata al Zentralfriedhof)
- Johann Natterer
- Luigi Negrelli (salma traslata al Zentralfriedhof)
- Elias Parish Alvars
- Franz Pfeiffer
- Ida Pfeiffer (salma traslata al Zentralfriedhof)
- Maximilian Stadler
- Josef Strauss (salma traslata al Zentralfriedhof)
- Nannette Streicher (salma traslata al Zentralfriedhof)
- Franz Xaver Süßmayr
- Michael Thonet (salma traslata al Zentralfriedhof)
- Alessandro Ypsilanti (salma traslata presso il Pedion tou Areos, Atene)
Indubbiamente, la personalità più nota sepolta nel cimitero è Wolfgang Amadeus Mozart. Diciassette anni dopo la sua morte, la vedova Constanze Weber non fu in grado di trovare la tomba comune in cui esso fu sepolto, e non vi riuscì neppure Vincent Novello nel 1829. Solo nel 1855, un anno prima del centenario della nascita di Mozart, venne avviata da parte del Comune di Vienna un'indagine ufficiale, al fine di rinvenire e contrassegnare la posizione più esatta possibile della tomba del compositore salisburghese. Dopo la valutazione delle testimonianze di varie persone e un'ispezione del cimitero, fu presa la decisione di porre una lapide funeraria nell'area della terza e quarta fila di tombe a pozzo - sul lato sinistro della monumentale croce che sorge al centro del sentiero principale del cimitero - dove si supponeva che le spoglie di Mozart si trovassero "con la massima probabilità". Nel 1891, in occasione del centesimo anniversario della morte di Mozart, tale lapide venne trasferita allo Zentralfriedhof e collocata nell'area riservata ai musicisti e compositori famosi, come Ludwig van Beethoven, Franz Schubert, Johannes Brahms e gli Strauss. Il custode del cimitero di St. Marx provvide a sostituirla con una nuova lapide commemorativa, successivamente ampliata da altri.
L’attuale cenotafio di Mozart, da ultimo restaurato nel 2005, è sormontato dalla statua di un angelo piangente appoggiato ad una colonna semispezzata, a simboleggiare la morte prematura del compositore.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul cimitero di St. Marx
- Mozart‘s grave https://www.youtube.com/watch?v=j2nNvx1ZPNI
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (DE) Storia del cimitero con una lista di tombe, su wien.gv.at. URL consultato il 5 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2007).
- Oasi di tranquillità e gioiello di cultura - il cimitero Biedermeier di San Marx, su wien.gv.at. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 245437515 · GND (DE) 4843295-7 · WorldCat Identities (EN) lccn-nb2007025563 |
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