Aleksandr Aleksandrovič Lieven

Aleksandr Aleksandrovič Lieven
Nascita7 luglio 1860
MorteUdine, 23 febbraio 1914
Dati militari
Paese servitoImpero russo
Forza armataMarina imperiale russa
Anni di servizio1870-1908
GradoAmmiraglio
GuerreGuerra russo-giapponese
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Il principe Aleksandr Aleksandrovič Lieven, (in russo: Александр Александрович Ливен) (7 luglio 1860Udine, 23 febbraio 1914), è stato un ammiraglio russo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio del generale Aleksandr Karlovič Lieven (1801-1880), e di sua moglie, Ekaterina Nikiticna Pankrat'eva (1818-1867).

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Servì inizialmente nel Reggimento Semënovskij. Tuttavia, nel 1884[1], si trasferì alla Marina imperiale russa. Nel 1898 si è laureato presso l'accademia navale ed è stato promosso al grado di capitano, in seguito venne assegnato alla corazzata Poltava (1898-1901).

Nel 1900 venne inviato come addetto militare negli Stati Uniti e agì come un osservatore militare durante la guerra ispano-americana.

Durante la guerra russo-giapponese, era inizialmente al comando della difesa di Port Arthur. In seguito venne nominato capitano della incrociatore Diana. Durante la Battaglia del Mar Giallo, è stato uno dei pochi capitani a rompere il blocco giapponese, e fu internato a Saigon fino alla fine della guerra[1]. Per questa impresa venne promosso al grado di capitano.

Dopo la fine della guerra, divenne capitano della incrociatore Pamiat Azova nel 1906. Dal 1908, è stato assegnato allo Stato Maggiore della Marina. Fu promosso contrammiraglio nel 1911, a viceammiraglio e capo della Marina Stato Maggiore nel 1912.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Continuò nel suo intento di ricostruire la Marina imperiale russa, ma morì nei pressi di Udine, mentre era di ritorno da una vacanza a Venezia, sul treno per San Pietroburgo[1]. Venne sepolto nella sua tenuta di famiglia in Curlandia.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze russe[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Kowner, Historical Dictionary of the Russo-Japanese War, p. 209.

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